Allora!/ Il Console Rubagotti presenta “Traces of Italy”


SYDENY\ aise\ - "Sydney si prepara a vivere un’esperienza culturale all’insegna della riscoperta delle radici italiane nella terra dei canguri. L’Istituto Italiano di Cultura, guidato in questo periodo dal Console Generale Gianluca Rubagotti in veste anche di direttore ad interim, lancia due nuove e innovative iniziative per valorizzare il contributo italiano al patrimonio culturale australiano". Ne ha scritto in queste ore la testata italiana “Allora!”, diretta a Sydney da Marco Testa.
""Sto ricoprendo un doppio ruolo, e proprio per questo ho pensato fosse il momento giusto per avviare qualcosa di nuovo — racconta Rubagotti —. Sono iniziative mai tentate prima dall’Istituto qui a Sydney, con l’obiettivo di recuperare e raccontare le tracce lasciate dagli italiani nella cultura australiana, e parallelamente di far emergere come l’Italia abbia ispirato creativi australiani contemporanei".
La prima serie, “Traces of Italy – Legacies of Italians Shaping Australia’s Cultural Landscape”, nasce proprio dalla volontà di far conoscere e valorizzare quel patrimonio culturale che spesso resta nascosto o poco conosciuto. “Molti conoscono il contributo degli italiani in vari ambiti della vita quotidiana australiana, ma raramente si parla dell’apporto artistico e culturale che è stato invece fondamentale nel corso dei decenni.”
Il progetto prenderà il via giovedì 17 luglio, alle 18:00, con un evento dedicato alla figura di Carlo Felice Cillario, considerato “padre” dell’opera in Australia. Sarà presentato il libro del professor Stephen Mould, esperto di musica e docente al Conservatorio di Sydney, che ha ricostruito la vita e la carriera di questo maestro dal talento straordinario. “Cillario è un personaggio che non tutti conoscono – spiega Rubagotti – eppure è stato fondamentale per lo sviluppo della musica lirica qui in Australia, dirigendo oltre mille spettacoli con le più grandi voci del suo tempo.”
Il Console sottolinea anche le vicende di Cillario, il suo viaggio dalle origini argentine, passando per l’Europa, fino all’Australia, e come a volte le circostanze storiche e culturali abbiano rallentato un rapporto che poteva essere ancora più intenso, specie agli inizi della Sydney Opera House. “Ma negli anni Ottanta il rapporto si è rinsaldato e Cillario ha lasciato un segno indelebile.”
La serie proseguirà il 31 luglio con un incontro dedicato ai Fratelli Melocco, pionieri dell’arte “painting with stones”, che con i loro mosaici e decorazioni hanno abbellito edifici iconici di Sydney. Sempre all’interno di “Traces of Italy” verrà poi raccontata la figura meno nota ma altrettanto importante di Cesare Vagarini, restauratore e pittore autore di opere a carattere mariano nella chiesa di Waverley.
In parallelo, prende il via la seconda serie, “My Italian Connections – Australian Creatives Inspired by Italy”, che esplora il lato inverso del legame culturale: come l’Italia, con la sua storia e la sua arte, influenzi e ispiri artisti australiani contemporanei. “Non sempre è un legame diretto o immediato, ma scavando un po’ emerge sempre un rapporto profondo con l’Italia” afferma il Console. Primo appuntamento il 24 luglio con Shazia Imran, artista pakistano-australiana che ha esposto in Italia e ha tratto dalla cultura italiana stimoli importanti per il suo lavoro.
A suggellare questa duplice prospettiva culturale sarà poi la presenza al primo incontro del maestro Daniel Smith, direttore d’orchestra australiano di fama internazionale che vive e lavora a Roma. “Daniel rappresenta lo specchio di Cillario: se quest’ultimo è stato un italiano che ha arricchito la cultura australiana, Daniel è un australiano che porta avanti la musica australiana in Italia.”
“Spero davvero di incontrare la comunità italiana a questi eventi – conclude Gianluca Rubagotti – perché sono occasioni preziose per conoscere e riconoscere il legame forte e creativo che unisce i nostri due Paesi.”
L’appuntamento è quindi per domani giovedì 17 luglio alle ore 18 all’Istituto Italiano di Cultura di Sydney, con ingresso libero e gratuito. Un’occasione per ritrovare le tracce d’Italia che hanno segnato la storia culturale australiana". (aise)