Bellunesi nel mondo/ Anna Tormen: Da Limana a Montreal. Una carriera nel mondo dell’Aviazione civile – di Marco Crepaz
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BELLUNO\ aise\ - “Da Limana a Montreal: la storia di Anna Tormen, giovane professionista bellunese che ha intrapreso un’avventura all’estero, in un settore di nicchia, quello dell’aviazione civile. Con uno spiccato interesse per il diritto aeronautico e la gestione degli aeroporti, Anna ha trovato nella metropoli canadese l’ambiente ideale per crescere, lavorare e coltivare le proprie passioni”. Ad intervistarla è stato Marco Crepaz per il numero di febbraio di “Bellunesi nel mondo”, mensile dell’omonima associazione diretto da Dario Bridda.
““Sono nata a Limana, un piccolo paese della provincia di Belluno”, racconta Anna, mentre si trova nel suo ufficio a Montreal. “Ho frequentato il liceo linguistico a Belluno e, dopo, mi sono trasferita a Udine per la triennale in giurisprudenza, per poi proseguire con la magistrale a Torino. Durante gli studi, però, ho capito che la mia vera passione non era il diritto in senso tradizionale, ma il diritto aeronautico, in particolare quello legato all’aviazione civile”.
La pandemia di COVID- 19, come per molti altri, è stata un momento di riflessione.
“È stato un periodo di grandi domande sul mio futuro”, confessa Anna. “In quel momento ho capito che volevo qualcosa di diverso. Così ho deciso di trasferirmi a Montreal, per studiare e, in seguito, lavorare nel settore dell’aviazione civile”.
Il passaggio dall’Italia al Canada non è stato facile. “Non avevo supporto diretto quando mi sono trasferita, ma ero pronta ad affrontare la sfida. Quando sono arrivata a Montreal, ho trovato una città cosmopolita, dove il mix di culture europee e nordamericane mi ha fatto sentire subito a casa. Montreal è una città che accoglie chiunque, e questo è stato un aspetto fondamentale per me”, afferma Anna.
Montreal, infatti, è un crocevia internazionale, dove convivono centinaia di culture diverse. “Quando studiavo, la mia classe era composta da persone provenienti da tutto il mondo. Questo scambio culturale mi ha arricchita moltissimo e ha reso l’adattamento molto più facile”.
Oggi, Anna lavora come rappresentante per gli aeroporti in sedi internazionali, un incarico che ricopre nell’ambito di un’organizzazione globale.
“Lavoro per l’Airports Council International (ACI), un’organizzazione che rappresenta gli aeroporti a livello mondiale”, spiega. “Il nostro compito è di portare le esigenze degli aeroporti in seno alle istituzioni internazionali, come l’ICAO (Organizzazione Internazionale per l’Aviazione Civile), affinché le politiche globali rispondano alle necessità del settore”.
Nonostante le difficoltà iniziali nel trovare un impiego, Anna è riuscita a inserirsi in un ambiente stimolante e dinamico.
“Il lavoro che faccio mi permette di affrontare sfide quotidiane e di lavorare in un contesto internazionale. Per il momento, Montreal è il posto ideale per farlo, soprattutto in un settore come quello dell’aviazione, che è molto forte qui”.
Il settore in cui lavora è internazionale, e la squadra con cui collabora è composta da professionisti provenienti da tutto il mondo. “Il mio capo è francese e la maggior parte dei miei colleghi sono canadesi o provengono da altre nazioni. Nonostante ci siano tanti italiani nel mondo dell’aviazione civile, in questo momento non ho ancora incontrato molti connazionali nel mio campo”, racconta Anna.
Sebbene Montreal rappresenti il cuore della sua carriera, Anna non esclude la possibilità di un ritorno in Italia. “Sono sempre aperta a nuove opportunità, ma per ora non ho intenzione di lasciare il Canada. Tuttavia, non so cosa mi riserverà il futuro. Non sono mai stata capace di fare piani a lungo termine”, confessa. Montreal, d’altronde, le offre molte opportunità. La città è un hub internazionale per l’aviazione e, secondo Anna, non potrebbe esserci posto migliore per sviluppare una carriera in questo settore. “L’ambiente qui è perfetto per crescere. È una città che crede nelle potenzialità dei giovani e offre loro strumenti per emergere. Per questo motivo, mi sento di consigliare ai giovani di Belluno e all’Italia in generale di non avere paura di cercare nuove opportunità, anche all’estero”.
Nonostante la sua nuova vita a Montreal, Anna conserva un forte legame con la sua terra d’origine. “Mi manca il mercato di Belluno, quella sensazione di serenità che si prova passeggiando tra i banchi. È un posto che mi fa sentire a casa, lontano dal caos della vita quotidiana”, dice con un sorriso.
Il legame con Belluno, però, non si è mai spezzato. La riflessione di Anna sui giovani bellunesi e sul futuro della provincia è significativa: “Purtroppo, il fenomeno dello spopolamento è una realtà che dobbiamo affrontare. Ma credo che ci siano tante opportunità per chi è disposto a mettersi in gioco. Non bisogna avere paura di cercare il proprio posto nel mondo, ovunque esso sia”.
Anna Tormen è la prova che, con determinazione e passione, è possibile trovare la propria strada, anche a migliaia di chilometri da casa. Un esempio di come l’internazionalizzazione possa diventare un’opportunità di crescita personale e professionale, mantenendo però sempre vivo il legame con le proprie radici”. (aise)