Eunews/ Le Pen è colpevole: la leader dell’estrema destra francese dice addio alla corsa all’Eliseo del 2027 – di Simone De La Feld

BRUXELLES\ aise\ - “Quattro anni di carcere – di cui due di reclusione, e cinque anni di ineleggibilità con effetto immediato: la condanna emessa dal Tribunale di Parigi a Marine Le Pen nell’ambito dell’inchiesta sull’uso improprio di fondi del Parlamento europeo è una stangata storica per la leader dell’estrema destra francese. Le Pen compromette così la sua candidatura alle elezioni presidenziali del 2027”. Ne scrive Simone De La Feld su “Eunews”, quotidiano online diretto a Bruxelles da Lorenzo Robustelli.
“L’ex presidente del Rassemblement national (RN) è stata riconosciuta colpevole insieme ad altri 23 esponenti del partito. Tra il 2004 e il 2016 la formazione di estrema destra francese ha messo in piedi un “sistema organizzato” di appropriazione indebita di fondi pubblici a danno del Parlamento europeo. Il Rassemblement National ha assunto decine di assistenti parlamentari europei fittizi, che in realtà lavoravano per il partito in Francia. Il partito avrebbe pagato funzionari con i fondi dell’Aula di Bruxelles per un totale di 2,9 milioni di euro.
Come richiesto dalla Procura, la condanna a cinque anni di ineleggibilità è provvisoriamente esecutiva, il che significa che si applica immediatamente in caso di condanna, anche se Le Pen decidesse di ricorrere in appello. La figlia di Jean Marie Le Pen, fondatore dell’allora Front National, dice così addio alla corsa all’Eliseo. Già candidata e sconfitta nel 2012, 2017 e 2022, l’ex presidente RN aveva ora grandi possibilità di portare per la prima volta l’estrema destra al potere a Parigi.
Le Pen dovrà pagare inoltre 100 mila euro di multa. Insieme a lei, condannati anche Louis Aliot, sindaco di Perpignan, l’ex tesoriere Wallerand de Saint-Just, e la nipote di Le Pen, Marion Maréchal, uscita dal partito nel 2022. Al partito è stata comminata una maxi-multa di 2 milioni di euro.
A sostegno di Le Pen si è subito espresso Viktor Orbán, fondatore del gruppo dei Patrioti per l’Europa al Parlamento europeo, di cui fa parte il Rassemblement National: “Je suis Marine!”, ha scritto su X il premier ungherese. Anche il Cremlino ha criticato la condanna di Le Pen, definendola “una violazione delle norme democratiche”. Mentre il vicepremier italiano Matteo Salvini si è scagliato contro l’Ue, parlando di “una dichiarazione di guerra da parte di Bruxelles in un momento in cui le pulsioni belliche di Von der Leyen e Macron sono spaventose””. (aise)