EuNews/ Presentati i tre finalisti del Premio Sakharov per la libertà di pensiero – di Enrico Pascarella


BRUXELLES\ aise\ - “Pubblicata la lista con i tre finalisti del Premio Sakharov. La short list in lizza per ottenere il massimo riconoscimento dell’Unione Europea in materia di diritti umani è composta da giornalisti e operatori umanitari. Il vincitore sarà annunciato mercoledì 22 ottobre durante l’Assemblea plenaria di Strasburgo. La cerimonia di premiazione sarà il 16 dicembre sempre all’emiciclo della città francese”. Ne ha scritto in queste ore Enrico Pascarella su EuNews, quotidiano online diretto a Bruxelles da Lorenzo Robustelli.
“Secondo il regolamento, i tre finalisti sono stati scelti dalle Commissioni per gli Affari Esteri (AFET) e per lo Sviluppo (DEVE), insieme alla Sottocommissione per i Diritti Umani (DROI), da una lista di candidati presentata ad ottobre dai gruppi politici.
La prima candidatura è formata da una coppia di giornalisti, entrambi in carcere per aver denunciato la violazione dei diritti umani nei propri Paesi di origine. Il duo è composto dal bielorusso Andrzej Poczobut e dalla georgiana Mzia Amaglobeli.
Poczobut, in carcere dal 2021, è stato condannato a otto anni per aver denunciato le condizioni della minoranza polacca in Bielorussia e le storture illiberali dell’amministrazione del Presidente Aleksandr Lukašenko. La sua candidatura è stata portata avanti dal gruppo dei Popolari europei (EPP) e da quello dei Conservatori (ECR).
Mzia Amoglobeli, georgiana, è invece in carcere da gennaio 2025, con l’accusa pretestuosa di oltraggio a pubblico ufficiale. Ha fondato due testate indipendenti, Batumelebi e Netgazeti, spesso critiche nei confronti dell’amministrazione pubblica del partito Sogno Georgiano. La sua candidatura è stata proposta dalla popolare Rasa Juknevičienė (PPE, Lituania) e da altri 60 eurodeputati.
La proposta del gruppo parlamentare Socialisti e Democratici (S&D) è invece legata al conflitto a Gaza. Ne fanno parte l’Associazione della stampa palestinese, la Società della Mezzaluna Rossa Palestinese (PRCS) e l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA). Gaza è considerata la regione più mortale al mondo per il giornalismo, almeno 274 giornalisti. La candidatura è sostenuta anche dagli europarlamentari di The Left. Lo ha confermato la nota congiunta dei due eurodeputati pentastellati, Danilo Della Valle e Carolina Morace: «Ci appelliamo a tutti i gruppi politici per lanciare un messaggio di pace e di speranza, i giornalisti palestinesi meritano il Premio».
L’ultimo finalista è espressione delle volontà del raggruppamento riformista Renew Europe. La candidatura propone come vincitori gli studenti serbi, artefici delle manifestazioni contro la corruzione nel Paese. Un movimento che da essere solo giovanile, ora comprende gran parte della società civile.
Il vincitore otterrà un assegno da 50.000 euro. La scelta sarà effettuata nei prossimi giorni dalla Conferenza dei presidenti, composta dalla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e dai leader dei vari gruppi politici. Si annoverano tra i precedenti vincitori personalità illustri come il presidente del Sudafrica Nelson Mandela, il dissidente russo Alexei Navalny o la premio Nobel per la pace 2025 María Corina Machado”. (aise)