Il cittadino canadese/ Festa del Patrimonio italiano a St-Léonard – di Vittorio Giordano

MONTRÉAL\ aise\ - “Dal 2017, il mese di giugno è il Mese del Patrimonio Italiano in Canada. Ogni anno, dal 1º al 30 giugno, in tutto il Paese si moltipliano le iniziative per celebrare il contributo della comunità italiana allo sviluppo della società multietnica canadese. Quest’anno si è tenuta una celebrazione anche a Saint-Léonard, su iniziativa della deputata Patricia Lattanzio, orgogliosissima delle sue radici tricolori”. Così scrive Vittorio Giordano sul “Cittadino canadese”, settimanale che dirige a Montreal.
“E così, nella mattinata del 21 giugno scorso, circa 200 italo-canadesi – oltre a parlamentari, consiglieri comunali, presidenti di associazioni, autorità e personalità – hanno preso parte alla prima Edizione della “Festa del Patrimonio italiano” nel ‘quartiere italiano per eccellenza’ in città, davanti al Centro Leonardo da Vinci.
Tra gli ospiti, il Console d’Italia Fortunato Mangiola, il deputato di Alfred-Pellan Angelo Iacono, il deputato di Viau Frantz Benjamin, il Sindaco di Saint-Léonard Michel Bissonnet, i consiglieri comunali di Saint-Léonard Suzanne De Larochelliere e Arij El Korbi, ed il consigliere comunale di Villeray–Saint-Michel–Parc-Extension, Josué Corvil.
Assente il Sen. Loffreda, trattenuto da impegni parlamentari a Ottawa. Presenti, invece, numerosi giovani studenti di lingua italiana: li ha voluti espressamente la Lattanzio, come “segno di continuità del nostro ricco patrimonio”.
Dopo gli inni nazionali intonati da Sonia Benedetto, a prendersi la scena è stato il coro della scuola “Pierre de Coubertin”, che si è esibito con i brani “Supereroi” e “Bella Ciao”, quest’ultimo interpretato dall’undicenne Adamo Angelo De Benedictis al violino. Insieme a loro, Maria Alongi, insegnante di musica, Sonia Bertone e Carmela Bonifacio, insegnanti di italiano.
A chiudere l’evento è stato il gruppo folkoristico del Club “Parc Delorme” con danze in costumi tipici. “Sono profondamente grata della vostra presenza – ha detto la Lattanzio – perché ognuno di voi ha contribuito a fare della nostra Comunità un modello di successo (…) Riflettendo sul mio percorso di vita, ricordo il profondo impatto che le mie radici italiane e la Comunità di Saint-Léonard hanno avuto nel plasmare la mia identità, i miei valori e le mie prospettive”. (aise)