Il Cittadino canadese/ Gli Jelsesi di Montréal festeggiano la Sagra del Grano – di Vittorio Giordano


MONTRÉAL\ aise\ - “Anche quest’anno Montréal ha ospitato una delle manifestazioni folkloristiche e religiose più suggestive della Comunità italo-canadese, un evento che unisce tradizione contadina, devozione e creatività in un’esperienza unica e coinvolgente. Da venerdì 29 a domenica 31 agosto, l’Associazione Jelsese, guidata dal neo-presidente Biagio Zilembo (che il 1º gennaio 2025 ha preso il posto di Joe Di Toto), ha organizzato la 44ª edizione della Festa del Grano e della Sagra delle Traglie, un appuntamento storico che il sodalizio molisano propone ogni anno, a circa un mese di distanza dalla festa “madre” in Molise”. Ne scrive Vittorio Giordano sul “Cittadino canadese”, settimanale che dirige a Montreal.
“Nel piccolo centro di Jelsi, in provincia di Campobasso, la manifestazione in onore di Sant’Anna – Protettrice delle partorienti e, più in generale, delle madri e dei bambini - ha raggiunto quest’anno la sua 220ª edizione, celebrata lo scorso 26 luglio. Basti pensare che la Festa del Grano di Jelsi è riconosciuta come Patrimonio Culturale Immateriale d’Italia e che ha ricevuto il marchio dell’Anno Europeo del Patrimonio 2018 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (MIBACT).
LA “CRIANZA’’ JELSESE.
L’Associazione Jelsese di Montréal rappresenta uno straordinario esempio di trapianto riuscitissimo di una cultura antica in un Paese moderno come il Canada. Questo piccolo borgo molisano, nel cuore del Molise, ha saputo integrarsi perfettamente nella metropoli canadese grazie alla laboriosità, alla perseveranza, allo spirito di sacrificio, alla religiosità, all’umanità, al profondo senso dell’amicizia e della lealtà, tutti valori che rientrano nel concetto di “crianza” che ogni anno raggiunge la sua massima espressione nella Sagra del grano in onore di Sant’Anna.
UN SODALIZIO CON OLTRE 450 ISCRITTI.
Oggi l’Associazione Jelsese, affiliata alla Federazione Molisana del Québec, conta oltre 450 iscritti, ma gli Jelsesi a Montréal sono almeno 3 mila. Tantissimi se consideriamo che gli abitanti di Jelsi sono 1550 circa. “La festa del Grano fa parte del nostro dna”, ci ha detto Andrea Passarelli, iscritto al sodalizio dal 1978, già presidente dal 2014 al 2020, oggi responsabile delle relazioni pubbliche. “Con il grano si fa la farina, e con la farina il pane: un bene popolare, così il nostro messaggio di pace diventa universale”.
LE ORIGINI STORICHE DELLA FESTA.
Secondo l’antica tradizione jelsese, la festa ha avuto origine dal voto solenne che la Comunità di Jelsi attribuì a Sant’Anna come ringraziamento per la protezione ricevuta in seguito ai disastrosi eventi del terremoto che nel 1805 si abbatté su tutto il territorio molisano, risparmiando il paese di Jelsi.
“Il giorno dopo - ci ha raccontato Passarelli - il paese ammassò dei covoni di grano in piazza in segno di devozione verso Sant’Anna per la protezione ricevuta. La festa non è mai stata interrotta, nemmeno durante le due guerre mondiali e la recente pandemia”.
Negli anni il rito dell’offerta del grano ha registrato un crescente interesse nella Comunità di Jelsi. All’origine si trattava solo del conferimento e del trasporto dei covoni di grano, poi cominciò il trasporto con carri di legno, che per la forma ricordano una slitta, le cosiddette “Traglie”. Sono mezzi di trasporto senza ruote, trainati da buoi o da mezzi agricoli, sui quali sono raffigurati momenti di vita religiosa e rappresentazioni di vita contadina.
LE CELEBRAZIONI DEL 2025, L’EDIZIONE NUMERO 44.
Circa 2.000 persone, tra cui numerose famiglie giunte dal Molise, hanno partecipato ai festeggiamenti, tenutisi in un tendone, venerdì 29, sabato 30 e domenica 31 agosto, nel parco San Simone Apostolo, all’angolo tra le strade Reims e Beauharnois, nell’arrondissement di Ahuntsic-Cartierville, quartiere dove ancora oggi risiedono molti jelsesi avanti con gli anni. Questa edizione ha rappresentato anche la fine di un’epoca: la storica Chiesa San Simone Apostolo, che dal 1982 ospita la statua di Sant’Anna giunta direttamente dall’Italia, è stata ufficialmente ceduta all’Église Évangélique Missionnaire du Bon Berger.
A partire dall’anno prossimo, la celebrazione liturgica jelsese dedicata a Sant’Anna si trasferirà nella vicina chiesa Saint-AndréApôtre, al 10530 Rue Waverly, dove sarà collocata la statua della Protettrice. Un ritorno simbolico, che chiude un cerchio: anche nel paese natio, infatti, la statua di Sant’Anna si trova nella chiesa del Patrono Sant’Andrea, rafforzando così il legame tra Montréal e Jelsi, tra tradizione, fede, devozione e senso di appartenenza.
Tra le personalità e autorità presenti alla manifestazione, ricordiamo: Enrico Pavone, Console Generale d’Italia a Montréal; Claudia Panzera, presidente della Federazione delle Associazioni Molisane del Québec; Angelo Iacono, deputato federale; Émilie Thuillier e Julie Roy, rispettivamente Sindaca e consigliera municipale dell’arrondissement Ahuntsic-Cartierville; e Giovanni Ra panà, consigliere municipale di Rivière-des-Prairies.
Le celebrazioni hanno preso il via venerdì sera, con la Sagra du Funnateglie, piatto tipico fatto con peperoni, cipolle e pomodori arricchiti con la famosa salsiccia conservata nello strutto e poi servito con le uova. Una ricetta squisita e autentica di una cucina d’altri tempi, quella delle nostre nonne. Come ogni anno, a preparare questa delizia è stato lo Chef Antonio Zilembo, in arte “Mancazione”, giunto appositamente dall’Italia, un esperto della ricetta non solo nella preparazione ma anche nella maniera in cui va servita a tavola.
Sabato sera, poi, il divertimento ha preso il sopravvento con la musica del DJ Sam Pellegrino, mentre i partecipanti potevano gustare panini, gelati e bibite in un’atmosfera festosa e conviviale.
Domenica, infine, dopo la Santa Messa celebrata da Padre Maurice Belemsigri nel Parco di San Simone Apostolo, la statua Sant’Anna ha preso posto su un magnifico carro di grandi dimensioni ed è stata portata in processione insieme ad una decina di altri carri allegorici (le famose Traglie molisane), decorati con spighe e chicchi di grano. La scelta del grano come elemento “decorativo” è chiaramente simbolica: rappresenta il ringraziamento offerto alla “Grande Madre”, Sant’Anna, per i frutti della terra e la protezione dalle calamità naturali.
Le celebrazioni sono proseguite nel pomeriggio con la gastronomia sempre protagonista: panini succulenti, gelato artigianale, caffè e bibite hanno deliziato grandi e piccoli. L’animazione non è mancata: giochi e attività per bambini si sono alternati a musica e balli con Joe de Simone e Sam Pellegrino, creando un’atmosfera di festa contagiosa. Il gran finale è arrivato con uno spettacolo di fuochi d’artificio, che ha illuminato il cielo e suggellato la conclusione dell’evento. Numerosi giovani hanno partecipato con curiosità ed entusiasmo, contribuendo attivamente sia all’allestimento dei carri che all’organizzazione della festa, confermando così che la tradizione continua a vivere grazie alla passione delle nuove generazioni”. (aise)