Il cittadino canadese/ Identikit degli italiani a Montréal: lingue, storie e identità – di Giulia Verticchio

MONTRÉAL\ aise\ - “Nel quadro della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, alla sua 25esima edizione, mercoledì 15 ottobre alle ore 18:00, l’Istituto Italiano di Cultura di Montréal presenta la conferenza Identikit degli italiani a Montréal: lingue, storie e identità, tenuta dal Prof. Fabio Scetti. Chi sono gli italiani di Montréal oggi? Come parlano? E cosa significa, per loro, parlare italiano? Questo contributo nasce da una ricerca di sociolinguistica condotta a Montréal, che ha raccolto più di cento interviste a persone di origine italiana – immigrati e discendenti – appartenenti a generazioni diverse e avendo professioni e background formativi molto diversi tra loro”. Ne scrive Giulia Verticchio sul “Cittadino canadese”, settimanale diretto a Montreal da Vittorio Giordano.
“L’obiettivo è quello di costruire degli identikit linguistici: ritratti individuali che raccontano non solo che lingua si parla, ma anche come e perché certe lingue o varietà (italiano standard, dialetti, francese, inglese) entrano nella vita quotidiana.
Attraverso queste biografie linguistiche, emergono storie di trasmissione familiare, di scuola, di lavoro, ma anche di appartenenza, di orgoglio, e talvolta di distanza o perdita. In una città come Montréal, dove coesistono due lingue principali, francese e inglese, la comunità italiana si distingue per un repertorio linguistico ricco e sfaccettato. L’italiano – in tutte le sue forme – rimane per molti un segno di appartenenza, un legame con le origini e una parte del patrimonio culturale da trasmettere. Ma cambia da persona a persona: c’è chi lo parla ancora ogni giorno, chi lo ha dimenticato, chi lo recupera da adulto, e chi lo associa solo alle ricette della nonna. Questa ricerca invita a guardare alle lingue non come etichette fisse, ma come pratiche vive e strumenti di identità, che si modellano attraverso le esperienze e le storie individuali.
Gli italiani di Montréal non sono un gruppo omogeneo, ma una costellazione di voci, esperienze e memorie linguistiche che vale la pena ascoltare.
Fabio Scetti è Dottore in Scienze del Linguaggio presso l’Université Paris-Descartes, in Francia. Oggi insegna linguistica all’Université du Québec à Trois-Rivières, affiliato al Laboratorio CRIEM della McGill University di Montreal. Ha scritto una tesi in Sociolinguistica sull’evoluzione della lingua portoghese parlata nella “comunità portoghese” di Montréal e dal 2019 studia la comunità italiana montrealese in Post-Dottorato. Inoltre, dal 2015, lavora per vari progetti su lingue minoritarie parlate soprattutto nelle Alpi italiane. Fabio si interessa principalmente al contatto tra le lingue, alle minoranze linguistiche, alla lessicografia e alla difesa dei patrimoni linguistici”. (aise)