La voce di New York/ “La Convention Repubblicana si farà e io ci sarò”: Trump dopo l’attentato – di Federica Farina

NEW YORK\ aise\ - ““La Convention Repubblicana si farà e io ci sarò!”. Le rassicurazioni di Donald Trump sono arrivate nella notte americana dal suo golf club in New Jersey dov’è stato trasferito dopo l’attentato durante un suo rally a Butler, in Pennsylvania. L’ex presidente è stato ferito all’orecchio destro dal proiettile di un cecchino ed è stato trasportato d’urgenza in un ospedale locale”. Così scrive Federica Farina su “La voce di New York”, quotidiano online diretto da Giampaolo Pioli, che ha pubblicato questo articolo ieri, 14 luglio.
“L’agenda di Trump non è stata modificata, per il momento. Parteciperà alla Convention, anche se ancora non si ha una line-up definitiva. L’unico appuntamento sicuro è l’annuncio del vicepresidente mercoledì 17 luglio al pomeriggio. È molto probabile che il tycoon decida di intervenire l’ultimo giorno, a conclusione dell’assemblea e una volta che è stato confermato come unico candidato repubblicano per le elezioni del 5 novembre.
Intanto fuori dal Fiserv Forum a Milwaukee la sicurezza è stata rafforzata. Centinaia di poliziotti sono stati disposti attorno all’area in aggiunta a quelli già previsti dagli organizzatori. Le autorità stanno prendendo in considerazione la possibilità di creare delle zone cuscinetto, o “buffer zone”, tra un evento e l’altro per implementare i controlli. Alla Convention parteciperanno 2.400 delegati del partito repubblicano eletti durante le primarie, insieme a tutti coloro che sono partiti in queste ore da ogni parte del Paese per raggiungere la città in Wisconsin. Il palazzetto sportivo ha una capienza massima di oltre 17 mila persone.
Non ci deve essere una seconda volta dell’attacco di ieri sera (sabato – ndr). FBI e Secret Service stanno collaborando per capire perché è potuto succedere che una persona armata sia riuscita ad arrampicarsi sul tetto di una casa, quale passaggio nei controlli è mancato e come agire per la prossima settimana e i mesi a venire.
Dalle indagini è emerso che il perimetro di sicurezza individuato era troppo piccolo, secondo quanto riporta NBC. È stato identificato anche l’attentatore: il ventenne Thomas Matthew Crooks, ucciso subito dopo aver sparato all’ex presidente. Gli agenti hanno impiegato diverse ore prima di arrivare alla sua identità perché il giovane si trovava sul tetto senza documenti.
Oltre a Trump, altre due persone sono state ferite e una, riconosciuta come Corey Comperatore, è stata uccisa. “Un eroe”, lo ha definito il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro, presente all’evento. Comperatore si sarebbe lanciato sulla moglie e le due figlie per proteggerle come uno scudo durante la sparatoria.
Nella conferenza stampa straordinaria da poco conclusasi alla Casa Bianca, il presidente Joe Biden ha dichiarato di aver parlato con Trump ieri sera. “Sta bene e si sta riprendendo”. Ha espresso le sue condoglianze alla famiglia di Comperatore e la massima vicinanza con le due persone ferite. “Dobbiamo rimanere uniti. Non c’è posto in America per questo tipo di cose. Questa non è l’America. Lasciate fare il loro lavoro ai Servizi Segreti””. (aise)