La voce di New York/ L’Italia guida il dibattito sul disarmo all’ONU nella Prima Commissione – di Simone d'Altavilla

NEW YORK\ aise\ - “Nell’ambito dei lavori dell’80ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l’Ambasciatore Maurizio Massari, Rappresentante Permanente d’Italia presso l’ONU, ha presieduto oggi (ieri - ndr) il primo dibattito generale della Prima Commissione, quella che si occupa di disarmo, regolamentazione degli armamenti e sicurezza internazionale”. Ne scrive Simone d’Altavilla su “La voce di New York”, quotidiano online diretto da Giampaolo Pioli.
“L’Italia, eletta alla presidenza per acclamazione lo scorso giugno, assume così un ruolo di rilievo in una delle aree più delicate dell’agenda multilaterale, in un momento segnato da tensioni globali crescenti e da nuovi rischi legati alle tecnologie emergenti.
“Presiedere la Prima Commissione è un grande onore e un riconoscimento del ruolo profilato dell’Italia nell’agenda multilaterale e onusiana”, ha dichiarato l’Ambasciatore Massari, sottolineando che la presidenza italiana “si impegnerà per promuovere un dialogo costruttivo, efficace e pragmatico tra gli Stati membri, volto ad avanzare l’agenda del disarmo e della non proliferazione”.
Il dibattito inaugurale ha visto anche gli interventi della neoeletta Presidente dell’Assemblea Generale, Annalena Baerbock, e della Sottosegretaria generale e Alta Rappresentante per gli Affari del Disarmo, Izumi Nakamitsu, entrambe concordi nel riconoscere il ruolo di mediazione e competenza dell’Italia nel campo del disarmo.
Baerbock ha sottolineato la necessità di “tornare allo spirito del dialogo e della fiducia reciproca”, mentre Nakamitsu ha richiamato l’urgenza di “modernizzare gli strumenti multilaterali di controllo degli armamenti” alla luce delle nuove sfide globali.
Sotto la presidenza italiana, la Prima Commissione si occuperà non solo delle questioni tradizionali – come il disarmo nucleare, la limitazione delle armi convenzionali e la messa al bando delle armi biologiche e chimiche – ma anche di temi sempre più attuali, come l’impatto dell’intelligenza artificiale sulla sicurezza internazionale.
“In un contesto internazionale caratterizzato da accentuate tensioni e conflitti”, ha aggiunto Massari, “è opportuno che tutti si adoperino per costruire un’architettura di sicurezza globale più solida, capace di rispondere alle sfide del futuro”.
Il mandato della presidenza italiana si preannuncia impegnativo: tra le priorità figurano la riduzione dei rischi nucleari, la promozione della trasparenza negli armamenti e il rafforzamento del ruolo delle Nazioni Unite come piattaforma di dialogo in un’epoca in cui il rischio di frammentazione geopolitica è sempre più alto.
Con questa presidenza, l’Italia riafferma la propria tradizione diplomatica come ponte tra Nord e Sud del mondo, tra potenze nucleari e Paesi non allineati, in difesa di un multilateralismo fondato su regole, cooperazione e sicurezza condivisa. In un momento in cui l’ONU fatica a imporsi come arbitro credibile nei conflitti, l’impegno dell’Italia al vertice della Prima Commissione offre un’occasione per riaffermare la centralità del dialogo e del diritto internazionale. Ma perché questo ruolo non resti solo simbolico, serviranno coraggio politico, continuità diplomatica e una visione realmente globale del disarmo”. (aise)