La voce di New York/ Negli USA scatta l’obbligo di riconoscimento facciale per tutti i non cittadini – di Anna Cappelli

NEW YORK\ aise\ - “Gli Stati Uniti hanno esteso in modo significativo l’uso dei dati biometrici ai confini per garantire sicurezza, prevenire frodi e, soprattutto, monitorare chi rimane all’interno del Paese oltre il termine stabilito dai visti. La misura, intitolata “Collection of Biometric Data from Aliens Upon Entry to and Departure from the United States”, entra in vigore nel bel mezzo della stagione natalizia rallentando i controlli alle dogane”. Ne scrive Anna Cappelli su “La voce di New York”, quotidiano online diretto da Giampaolo Pioli.
“La novità principale è che il Dipartimento della Sicurezza Interna (DHS) e la U.S. Customs and Border Protection (CBP) hanno reso obbligatorio il riconoscimento facciale per tutti i non cittadini che entrano o lasciano gli Stati Uniti, in aeroporti, porti e valichi terrestri.
Finora, il riconoscimento facciale era usato solo in alcuni aeroporti, in modo parziale e con esenzioni per alcune categorie, come i cittadini canadesi, i diplomatici, i bambini piccoli o le persone molto anziane. Da ieri, tutti coloro che viaggiano con Carta Verde o con visto devono essere sottoposti a foto facciale sia all’ingresso che all’uscita dagli Stati Uniti, senza eccezioni. In alcuni casi, i controllori potrebbero richiedere anche le impronte digitali. I cittadini statunitensi non sono obbligati, ma posso decidere di partecipare volontariamente.
Le foto raccolte saranno conservate nel sistema biometrico del Dipartimento di Sicurezza Interna fino a 75 anni, molto più a lungo rispetto al passato. Tuttavia gli esperti sollevano dubbi sulla possibilità che la norma violi la privacy e sulle modalità con cui vengono custoditi i dati personali, oltre all’accuratezza nell’identificare i viaggiatori”. (aise)