La voce di New York/ “Non dirmi che hai paura- Samia” unico film italiano al Tribeca Festival – di Monica Straniero

NEW YORK\ aise\ - “Non dirmi che hai paura” sarà l’unico film italiano presentato in concorso al Tribeca Film Festival 2024, la manifestazione cinematografica ideata da Robert De Niro, che si svolgerà a New York dal 5 al 16 giugno prossimi. Il film diretto dalla regista Yasemin Şamdereli, con llham Mohamed Osman, avrà due proiezioni, il 9 e il 12 giugno allo storico cinema Angelika a Greenwich Village e poi all’Amc della 19esima Strada”. Ne scrive Monica Straniero su “La voce di New York”, quotidiano online diretto da Giampaolo Pioli.
“Tratto dall’omonimo libro di Giuseppe Catozzella, pubblicato in Italia da Feltrinelli e vincitore del premio Strega Giovani nel 2014, la storia è quella di Samia, l’atleta somala di Pechino 2008 morta su un barcone per raggiungere l’Italia.
Samia Yusuf Omar, la maggiore di sei figli di una famiglia povera di Mogadiscio, ha vissuto un’infanzia segnata dalla guerra e dalle rigide restrizioni della shari’a. Nonostante le difficoltà finanziarie, nel 2008, all’età di 17 anni, questa ragazza piccola e gracile partecipa alle Olimpiadi di Pechino nei 200 metri femminili. Pur arrivando ultima a questa gara, Samia continua a sognare di partecipare alle Olimpiadi di Londra 2012 e per farlo decide di intraprendere il pericoloso viaggio verso l’Europa.
Lo stesso percorso che sua sorella maggiore ha completato in pochi mesi si trasforma per Samia in una tortura durata quasi due anni. Nel Sudan finisce in prigione per diversi mesi, durante il tragitto attraverso il Sahara rischia di morire di sete, è ripetutamente truffata e trattenuta dai trafficanti in attesa di ricevere denaro dalla famiglia per poter proseguire il viaggio… ma Samia non si arrende.
Finalmente, raggiunta Tripoli, ha di fronte a sé l’ultimo ostacolo: il Mar Mediterraneo. L’Europa è ormai a portata di mano. Il 30 marzo 2012, sale su un’imbarcazione sovraccarica di migranti che stenta a restare a galla. La donna più veloce della Somalia, Samia Yusuf Omar annega nelle acque di un mare dove negli ultimi dieci anni sono morte più di 29mila persone.
La regista Yasemin Şamdereli torna a ragionare sul tema della migrazione dopo il debutto con Almanya – La mia famiglia va in Germania, presentato fuori concorso a Berlino 2011. “Ho scoperto la straordinaria vita di Samia attraverso un articolo di giornale, e da allora la sua storia non ha mai smesso di affascinarmi”, afferma. “Samia non si è lasciata intimidire né fermare da divieti o ritorsioni misogine da parte di gruppi islamisti. La sua lotta contro un sistema che nega alle donne il diritto di praticare lo sport ha trascinato anche me nel suo vortice”.
La regista spiega che l’obiettivo del film è celebrare la vita di questa giovane atleta, mostrando la sua straordinaria forza e determinazione e perché gli islamisti la temessero con ferocia. Non dirmi che hai paura non solo offre una prospettiva profonda sulla storia della famiglia di Samia e sui dilemmi cruciali che affliggono la sua regione ma indaga anche i motivi che spingono le persone a rischiare il pericoloso viaggio attraverso il Mediterraneo per iniziare una nuova vita in Europa”. (aise)