La voce di New York/ Puccini a New York: il 2024 degli anniversari a Casa Italiana – di Luciana Capretti

NEW YORK\ aise\ - “100 anni dalla morte di Giacomo Puccini, 70 dalla nascita del Festival Pucciniano di Torre del Lago, 120 dal debutto di Madama Butterfly (che sarà anche rappresentata al Metropolitan): molti i motivi per festeggiare e il Festival Pucciniano di Torre del Lago e quello della Lunigiana sono venuti a New York per dare inizio qui alle celebrazioni”. Ne scrive Luciana Capretti su “La voce di New York”, quotidiano online diretto da Giampaolo Pioli.
“Alla Casa Italiana Zerilli Marimò hanno portato i giovani artisti del Festival della Lunigiana e la star di quello di Torre del Lago Marina Nachkebiya Medici, per uno spettacolo che è stato insieme un racconto della vita del compositore toscano, grazie alla narrazione di Simone Dini Gandini, Content Creator del Festival di Torre del Lago, ed un riepilogo dei brani celebri delle sue opere. Un assaggio dei cartelloni di quest’anno, c’erano quindi brani da Madama Butterfly, Gianni Schicchi, Manon Lescaut, La Bohème, Tosca, Suor Angelica e inserti strumentali.
Uno spettacolo completo di immagini d’epoca e l’ascolto straordinario dell’unica registrazione della voce di Puccini realizzata durante il suo secondo viaggio a New York. Era il 1912 e Puccini si recò negli studi della Columbia Records per incidere un saluto ai suoi fan americani. Non parlava inglese, quindi espresse il suo ringraziamento al pubblico in italiano concludendo con la frase della Madama Butterfly “America forever!”. Puccini si era innamorato di New York e New York si era innamorata di lui: l’accoglienza del pubblico per le sue opere al Met fu grandiosa. Venne due volte, sempre invitato dal teatro: nel 1907 per le prime di Manon Lescaut e Madama Butterfly, e nel 1910 per la prima mondiale della sua opera “americana” La Fanciulla del West. Nel 1918 non riuscì invece a venire per la prima del Trittico (i tre atti unici Suor Angelica, Il tabarro, Gianni Schicchi) perché era in corso la prima guerra mondiale e si temeva che l’Atlantico fosse infestato dalle mine. Puccini è morto nel novembre 1924 lasciando 12 opere tutte ancora rappresentate nel mondo con grande successo.
Il festival di Torre del Lago, sotto la direzione artistica di Pier Luigi Pizzi, contiene quest’anno sei titoli pucciniani, nuove produzioni in scena dal 12 luglio al 24 agosto. Dall’opera d’esordio Le Villi (1884) abbinata a Edgar, a Manon Lescaut, La Bohème, Tosca fino all’ultima incompiuta Turandot che terminerà con la celebre struggente nota dell’ottavino che commenta la morte di Liù. Allestimenti sobri che valorizzeranno la musica e il canto più che fantasiose regie contemporanee. A questo cartellone si aggiungeranno altri eventi ed iniziative musicali su tutto il territorio di Viareggio e Torre del Lago, la Versilia, la Toscana e all’estero.
Il festival si svolge in un teatro da 3.300 posti ricostruito nel 2008 che si trova proprio di fronte la casa dove il compositore ha abitato dal 1891 al 1921 e dove è sepolto. Nel 2023 il Festival Puccini di Torre del Lago ha registrato oltre 28.000 spettatori provenienti da 59 Paesi del mondo da Taiwan, a Swaziland, alla Nuova Zelanda.
Star indiscussa dello spettacolo alla Casa Italiana Zerilli Marimò e del Festival di Torre del Lago Marina Nachkebiya Medici, georgiana di nascita ma ormai completamente italiana, dice, musicista da quando aveva 6 anni, ha studiato pianoforte e canto al conservatorio di Mosca e lavorato con leggende come Montserrat Caballé e Renata Scotto. “Puccini è congeniale alla mia voce – spiega – lui ha composto per un soprano lirico pieno”.
Il Festival della Lunigiana invece è giovane: arrivato alla sua settima edizione è stato ideato da Andrea Rossi (President) and Ms. Chantal Balestri (Artistic Director) con la collaborazione entusiasta del sindaco della cittadina di Fivizzano, Gianluigi Giannetti. È un festival- accademia: accoglie studenti di musica da tutto il mondo per lezioni di musica, di italiano, che si conclude in serate di concerti degli stessi studenti. Quest’anno si svolge dal 18 al 28 luglio con la novità dell’allestimento di un’opera pucciniana, Suor Angelica, il 31 luglio e 8 agosto.
Fivizzano è una piccola cittadina di soli 7500 abitanti ormai – spiega il sindaco “ma abbiamo una grande storia alle spalle: è stato capitanato di Firenze con i Medici, e nel 1471 Jacopo da Fivizzano vi introdusse la stampa appresa a Venezia. Siamo felici di accogliere il festival e speriamo di attrarre in Lunigiana sempre di più quel pubblico internazionale che ama Puccini””. (aise)