LondraItalia.com/ Disonestà e avidità: 1.700 pagine chiariscono lo scandalo Grenfell Tower – di Alessandro Allocca

LONDRA\ aise\ - ““72 morti evitabili”. È la conclusione a cui è giunta l’inchiesta pubblica sul violento incendio che nel 2017 causò la morte di decine di persone, tra le quali la coppia di ragazzi italiani Gloria e Marco, nella Grenfell Tower di Londra, il grattacielo di 25 piani situato a North Kensington. Il rapporto finale, composto da oltre 1.700 pagine elaborate al termine di più di 300 audizioni pubbliche e 1.600 dichiarazioni di testimoni, evidenzia decenni di fallimenti da parte del governo britannico e di aziende private coinvolte nella gestione della sicurezza antincendio e nella ristrutturazione dell'edificio in una combinazione di deregolamentazione, negligenza e disonestà sistematica”. Ne scrive Alessandro Allocca su “LondraItalia.com”, quotidiano online diretto da Francesco Ragni.
“Le aziende coinvolte nella produzione dei materiali per il rivestimento dell'edificio sono state criticate per aver deliberatamente fuorviato il mercato sui rischi di infiammabilità. La relazione evidenzia che queste aziende non hanno rispettato le normative di sicurezza, manipolando i test sui materiali per farli apparire conformi, pur sapendo che non lo erano. Questo ha portato all'uso di materiali altamente infiammabili nel rivestimento dell'edificio, che ha favorito la rapida diffusione delle fiamme.
Anche il governo è stato aspramente criticato per la sua "persistente indifferenza" alle ripetute segnalazioni di rischio, a partire dagli anni '90, e per non aver attuato regolamentazioni più severe nonostante gli avvertimenti ricevuti in merito ai materiali pericolosi. Il rapporto ha sottolineato come, già dopo l'incendio del Lakanal House nel 2009, che causò sei morti, ci fossero raccomandazioni specifiche su come migliorare la sicurezza antincendio, ma nessuna di queste è stata attuata in modo efficace.
Il rapporto può forse dare ai sopravvissuti alcune delle risposte che cercano da tempo, ma non giustizia: la polizia infatti sta ancora indagando e valutando le accuse - che includono l'omicidio colposo aziendale e individuale - prima di decidere se perseguire i presunti responsabili. Secondo quanto dichiarato dalle autorità, è improbabile che si arrivi a un'azione penale prima della fine del 2026”. (aise)