Malindikenya.net/ Un mercato “italiano” nell'entroterra costiero del Kenya

MALINDI\ aise\ - “L’organizzazione di volontariato Karibuni negli anni si è guadagnata la credibilità e la fiducia della popolazione e delle autorità locali e può a buon titolo rappresentare l’Italia della solidarietà nell’entroterra costiero, grazie alla sua capacità di affiancarsi al substrato delle comunità, condividendo con loro quanto di più fondamentale aspirino ad avere e mantenere: la terra, la salute e l’educazione per i figli. Così, dopo un crescendo di progetti e cooperazione in vent’anni di attività, l’organizzazione nata a Como e che ormai ha affiliati in tutta Italia e tanti amici a Malindi e Watamu, oltre a dispensari, scuole e le fattorie modello di Langobaya, dopo iniziative d’emergenza, progetti idrici e “game changer” (come il mercato della cittadina di Langobaya) ha inaugurato e donato alla comunità di Baolala un nuovo mercato ortofrutticolo che sorge in una posizione commercialmente strategica, ovvero sulla strada per lo Tsavo in uno dei più frequentati crocevia”. A riportare la notizia è Malindikenya.net, portale diretto da Freddie del Curatolo.
“Grazie alle donazioni di Flora Como e di GioKids, grande catena di negozi in franchising dedicati alla vendita di giocattoli e cartoleria, in pochi mesi il nuovo mercato è realtà.
Le donne, vera forza trainante delle comunità rurali keniane, avranno il loro spazio in una struttura accogliente e riparata, per vendere i prodotti dei loro campi: un mercato nuovo ed efficiente alimenta tutto un indotto di lavoro, che parte dal lavoro dei contadini a quello dei trasporti e fa crescere la consapevolezza che il lavoro “pulito” paga molto più di espedienti e falsi miti dell’epoca moderna e della crescita insostenibile. Grazie al mercato saranno creati oltre 100 posti di lavoro, che significa mediamente poter dare sostentamento ad almeno 400 persone, considerando le famiglie che spesso in quelle zone si reggono grazie al lavoro di un solo componente.
Davanti ad un progetto come quello di Baolala, anche le istituzioni locali sembrano aver colto il messaggio, tanto che hanno promesso un’attenzione particolare a Baolala e alla sua posizione strategica per il turismo, come area di sosta per i veicoli diretti in safari. Di fianco al mercato donato da Karibuni potrebbero sorgere altre “facilities” per il commercio legato anche al turismo e dare lavoro ai giovani.
“Siamo orgogliosi che i nostri progetti non siano solo necessari, ma vengano riconosciuti da una comunità di oltre 25 mila persone, tra Langobaya e Baolala, come fondamentali non solo nell’ambito della solidarietà, ma come segno distintivo di quello che gli italiani vogliono e riescono a fare per le fasce più bisognose della popolazione della costa keniana nell’ambito della cooperazione. Così come da tempo in quella zona Karibuni è considerata un partner da anni, fa piacere che anche le istituzioni condividano la nostra visione” ha detto il presidente di Karibuni Onlus, Gianfranco Ranieri”. (aise)