Messaggero di Sant’Antonio/ Il mio sogno? Rivedere Gattinara – di Laura Napoletano

PADOVA\ aise\ - ““Las Terrenas, un piccolo centro sull’Atlantico allora ancora quasi sconosciuto al turismo di massa. Difficile da raggiungere se non dopo un viaggio in auto attraverso l’interno del Paese, per circa 5 ore, dall’aeroporto di Santo Domingo. Mare turchese, spiagge immense, tantissime palme, sole. Era quello che avevo sempre sognato”. Inizia così il racconto di Ennio Marchetti, nato a Gattinara, centro vinicolo della provincia di Vercelli, al confine tra le risaie del vercellese e la Valsesia. Marchetti, dalla fine degli anni ’90 del secolo scorso, ha trasformato il suo sogno in realtà, e oggi rappresenta un punto di riferimento per gli italiani che vivono nell’isola”. Ad intervistarlo è stata Laura Napoletano per il “Messaggero di Sant’Antonio – edizione per l’estero” di gennaio.
“Ex proprietario di una radio privata, musicista, giornalista per il quotidiano “La Stampa” e lui stesso editore, Marchetti ha sostituito le brume piemontesi con il sole dei Caraibi, ma non ha mai messo da parte le sue passioni, e ha continuato a coltivare il senso della comunità.
“In questi 25 anni ho sempre cercato di fare qualcosa che fosse anche al servizio degli altri. All’inizio, a Las Terrenas gli unici luoghi italiani erano il bar del Tio Billy e la pizzeria alla Capannina. La prima associazione che cercò di coinvolgerci fu il Ctim, Comitato tricolore italiani nel mondo. Poi ho dato vita al mensile stampato “L’Uovo di Colombo”. Con la diffusione di internet, ho creato alcune pubblicazioni e anche una web radio: Radio Tricolore. Trasmettevamo da casa mia, e alcuni amici venivano a fare i dj e gli intrattenitori. Oggi il mio impegno lo riverso nel quotidiano online “Fatti Nostri”, ma le soddisfazioni più grandi sono venute dai miei romanzi: Una Storia Contadina, Radio Crazy, Las Terrenas Goodbye, l’autobiografico Sognavo i Caraibi, poi Rex - Il medaglione di Aton, scritto a quattro mani con l’amico Vincenzo Odoguardi, quindi Il Segreto di Gregorio, Il Mistero della Torre Scomparsa e Il Signore della Luce. Alcuni di questi sono stati tradotti anche in spagnolo. Rex in spagnolo e in inglese”.
Corrispondente consolare dell’Ambasciata d’Italia a Santo Domingo, Ennio Marchetti ambienta i suoi libri sia nella Repubblica Dominicana che in Italia.
“La mia identità italiana è riflessa nella melodia delle mie canzoni. Mi sento totalmente italiano. Quando un connazionale mi chiede perché, dopo 25 anni nella Repubblica Dominicana, non ho mai desiderato ottenere anche la cittadinanza di questo Paese, rispondo sempre: “Perché io sono italiano, non dominicano”. Amo questa terra, con i suoi pro e contro, ho amici dominicani e italiani, ma io sono profondamente italiano. Qui mantengo le mie tradizioni. In particolare quelle che riguardano la cucina italiana”.
I legami con l’Italia sono soprattutto via internet. “Io lavoro, ma gli stipendi dominicani non mi permettono di risparmiare e di concedermi quel viaggio che vorrei fare per rivedere quella casa dove sono nato 71 anni fa, e per salutare le persone che leggono i miei romanzi, molti dei quali ambientati a Gattinara. Mi piacerebbe tenere un concerto con le mie canzoni, scritte e incise nella Repubblica Dominicana, come in gioventù nelle balere locali dove facevo ballare la gente, cantando e suonando con la mia banda di Rhythm and Blues””. (aise)