Messaggero S. Antonio/ Dai tropici alle stelle: in Guyana Francese il “sogno americano” di Fiorella Salvatori – di Generoso D'Agnese

PADOVA\ aise\ - “Tecnicamente viene definita una delle regioni ultraperiferiche dell’Unione europea. Per la Francia si tratta invece di un Dipartimento e una Regione d’oltremare (Drom). Per Fiorella Salvatori la Guyana Francese è il risultato concreto del suo “sogno americano”. Un sogno collocato tra il Brasile di lingua portoghese e il Suriname di lingua olandese, e bagnato dall’Oceano Atlantico. Una scelta che ha portato la giovane donna in uno degli angoli più incontaminati del nostro pianeta, con il 90% del territorio ancora ricoperto da fitte foreste”. Ad intervistarla è stato Generoso D’Agnese per il “Messaggero di Sant’Antonio – edizione per l’estero” di giugno.
““La Guyana – racconta Fiorella – è una terra con un clima tropicale, e quasi totalmente coperta da foresta amazzonica, ma ha un sistema legislativo francese, quindi ben funzionante ed europeo a tutti gli effetti. Sono arrivata qui per ragioni sentimentali. In Italia avevo perso il lavoro e quindi ho deciso di trasferirmi in quest’angolo del continente americano e di imparare il francese, prendere un diploma francese e cercare lavoro. Ho trovato molto sostegno da parte dello Stato francese il quale si è dimostrato pronto a investire sulle mie potenzialità professionali. Ho trovato un’ottima organizzazione da parte dell’ufficio di collocamento che mi ha permesso di fare formazioni pagate, e di trovare un lavoro di grande soddisfazione”.
Fiorella, madre di due figli rimasti in Italia, vive a Kourou, una città a una sessantina di chilometri da Caienna, sede del Dipartimento, e affacciata sull’Oceano Atlantico. Il nome di Kourou suona familiare agli appassionati dello spazio. La città ospita, infatti, la base di lancio dei vettori francesi ed europei.
“Ho lavorato nell’ambito delle risorse umane per un’azienda che si occupa di sicurezza per il centro spaziale guyanese – prosegue Fiorella –. Il mio compagno lavora al centro spaziale dove vengono lanciati i satelliti Vega e Ariane. Ora lavoro in un’altra azienda sempre legata al centro spaziale, e quando è possibile cerco di aiutare le persone che arrivano in Guyana, e hanno difficoltà a muovere i primi passi in questo Dipartimento. Li aiuto nel percorso burocratico per avere l’assistenza medica, per l’iscrizione all’ufficio di collocamento, per fare formazione e per trovare una prima abitazione”.
In un territorio che conta meno di 300 mila abitanti, gli italiani sono appena 170 (112 sono le famiglie) e non risultano associazioni italiane. Caienna è tristemente famosa per il noto bagno penale. Nella vicina Isola del Diavolo venne ambientato il film Papillon.
Nella Guyana francese la vita ruota in gran parte attorno alle attività del centro spaziale e al turismo dato che il territorio conserva gran parte del suo fascino selvaggio, con una costa caratterizzata da lunghe spiagge di sabbia bianca e alcuni promontori.
“Il rapporto con gli altri italiani – precisa Fiorella – è fatto di semplici amicizie. Ci siamo ritrovati a 9 mila chilometri dall’Italia. Del resto, ho perso la fiducia nel nostro Paese. Per il futuro spero di potermi riavvicinare, ma restando in territorio francese, dove mi trovo a mio agio. In campo professionale gli italiani sono molto apprezzati. Abbiamo quel savoir faire in più che ci distingue, siamo più smart e quindi più veloci ed efficienti. La vita in Guyana francese è caratterizzata per gran parte dalla foresta amazzonica, con una vegetazione rigogliosissima, ricca di fascino, con il suo mistero e le sue tantissime specie floreali e animali. Io cerco di mantenere almeno per il 50% un’alimentazione mediterranea – conclude Fiorella –, e per l’altra metà mi diverto a esplorare la cucina multietnica della Guyana””. (aise)