Messaggero Sant’Antonio/ Sapori italiani a Tallinn – di Generoso D’Agnese

PADOVA\ aise\ - “Per noi l’Estonia è uno dei tre Paesi baltici che si affacciano sul Mare del Nord. Gli estoni invece si considerano un Paese della regione nordica perché la loro lingua e cultura sono di origini ugro-finniche. Per Fabrizio Righetti, l’Estonia rappresenta un’altra importante tappa del suo percorso professionale iniziato quando aveva 22 anni. Oggi Fabrizio lavora a Tallinn, capitale del piccolo Stato che conta meno di un milione e mezzo di abitanti, più di un quarto proprio nella città distante appena 80 chilometri da Helsinki”. Ad intervistarlo è stato Generoso D’Agnese per il “Messaggero di Sant’Antonio – edizione per l’estero” di gennaio.
““Vivo qui in Estonia da quasi tre anni – esordisce Fabrizio –. Essendo uno chef che lavora principalmente in hotel, la pandemia del Covid mi aveva lasciato letteralmente a terra. Quindi la prima opportunità che sono riuscito a trovare è stata qui, in Estonia. E in questo mi ha aiutato molto il fatto di parlare russo”.
Fabrizio Righetti, nato a Terracina (Latina), è romano a tutti gli effetti, anche se nel corso degli anni si è spostato numerose volte, vivendo prima in Inghilterra, poi nei Paesi Bassi, nel Principato di Monaco, in Libia e, infine, in Ucraina e in Lettonia. “In Ucraina lavoravo con uno chef italiano con cui avevo avuto già esperienze precedenti, quindi è stato facile sentirsi un po’ a casa. Abbiamo formato un gruppo di amici con alcuni clienti del ristorante che venivano tutti i giorni a pranzo, ad esempio l’amministratore delegato di una grande banca, gli impiegati dell’Ambasciata d’Italia e vari imprenditori italiani. In Lettonia ho trovato una comunità più piccola, e ho legato molto con 2 o 3 italiani che vivevano lì da tempo. Qui in Estonia, invece, ho stretto la maggior parte delle nuove conoscenze grazie alle famiglie. Visto che ho una bambina di 5 anni, è stato facile raggrupparci con altri italiani con bimbi piccoli”.
Iscrittosi alla Scuola Alberghiera di Roma per caso e per curiosità, Fabrizio si è scoperto innamorato della ristorazione e ha portato la propria passione ad altissimi livelli, tanto da essere richiestissimo nel settore, vero e proprio ambasciatore nel mondo della nostra arte culinaria.
“Per noi italiani, il cibo, a differenza di altri Paesi e culture, non rappresenta solamente un mezzo di sostentamento, ma scava più a fondo nelle nostre radici e nella nostra cultura. Per noi la tavola fa rima con formazione, educazione, condivisione e rispetto, tutti valori che impariamo in famiglia e che poi ci portiamo dietro nella vita di tutti i giorni. Nei Paesi dell’Est, per esempio, ognuno mangia quando gli pare, e spesso mangiano da soli. Questo cambia il modo con cui le persone si presentano. Noi italiani, invece, abbiamo una vera passione per il cibo. Possiamo andare al cinema a vedere un film che descriveremo con cinque parole, ma se andiamo al ristorante e mangiamo qualcosa di buono, poi per ore, giorni, mesi, decanteremo la bontà di quel cibo”.
Sposato con Ksenia Greensun, conosciuta in Ucraina, Fabrizio Righetti è Executive chef all’Hilton Hotels & Resorts di Tallinn, ma non ha mai smesso gli abiti dell’italianità, nonostante sia in giro per il mondo dall’età di 22 anni.
“A mia figlia insegno i nostri modi di fare anche se so bene che, prima o poi, smetterà di ascoltarmi o comunque sarà influenzata dai suoi amici, dalla scuola e giustamente anche dalla cultura di mia moglie. Io e mia figlia parliamo solo in italiano, leggiamo i libri in italiano – conclude Righetti –, quindi spero che possa mantenere una buona dose del nostro modo di essere anche in futuro””. (aise)