Presenza/ La Vespucci: proclamare la pace, il richiamo alle radici – di Nello Gargiulo

SANTIAGO\ aise\ - “Il passaggio per il Cile della Nave Vespucci nel suo lungo viaggio intorno al mondo (luglio 2023 -marzo 2025) lascia a nostro parere almeno due riflessioni da fare”. Inizia così l’editoriale con cui Nello Gargiulo apre il nuovo numero del quindicinale “Presenza” che dirige a Santiago.
“La prima, senza dubbio, è in netto contrasto con i tempi difficili che viviamo, tra guerre e minacce che quotidianamente mettono a dura prova la pace universale. La guerra si contrasta solo con il coraggio di ridurre gli armamenti e ridando spazio alla politica e alle relazioni internazionali per un nuovo slancio di amicizia e fratellanza tra i popoli.
Anche la Nave Scuola Vespucci naviga in queste “acque turbolente” che vive l’umanità, ma nelle parole d’ordine di bordo – “non chi comincia ma quel che persevera” – si alimenta il coraggio di tutto l’equipaggio (circa 450) nel dispiegare le imponenti vele che, già da sole, inneggiano al loro passaggio a un messaggio di pace. È l’Italia, quindi, che si fa messaggera di pace e lo proclama con l’arrivo di questa nave in ogni paese.
Ma questo giro del mondo porta con sé anche un richiamo alle radici per le comunità italiane sparse per il mondo che accorrono numerose ad ammirare la Vespucci. Ogni raduno nei porti di arrivo, oltre all’omaggio all’equipaggio, è anche occasione per manifestare l’attaccamento alla Patria lontana. È stato un vero richiamo della Patria; anche per chi solo da lontano - come nel breve scalo a Talcahuano di fronte all’isola Quiriquina - o chi ha potuto vederla dall’alto - dal “Cerro di Playa Ancha di Valparaiso – perché arrivato un minuto dopo la chiusura dell’orario delle visite.
Ricordi indelebili rimarranno nei cuori di molti, ma anche nuovi sussulti ed entusiasmi all’interno soprattutto delle associazioni regionali per un rinnovato impegno volto a generare momenti di convivenza e di promozione culturale e coinvolgere, così, sotto lo stesso cappello la numerosa schiera degli italo-discendenti.
La giornata delle radici (espressione del programma Turismo delle radici) del primo maggio, svolta nella scuola Italiana di Viña del Mar, in concomitanza con il soggiorno della Vespucci, promossa dalla nostra Ambasciata ne è stato un tentativo ben riuscito. Un buon inizio per riprendere quelle manifestazioni regionali con gastronomia, folklore e quanto in passato si realizzava in forma spontanea e numerosa.
I tempi cambiano, ma il cuore dei connazionali è chiamato a mantenersi sempre giovane e creativo”. (aise)