Progetto Repubblica Ceca/ Diplomazia della buona tavola: quando l’ossobuco fa rima con la politica – di Giovanni Usai

PRAGA\ aise\ - “Altro che leggi, decreti e votazioni infuocate. La sera del 25 settembre 2024 tra i severi stucchi della Camera dei Deputati della Repubblica Ceca, la politica ha lasciato spazio alla cucina. E che cucina! Con l’aria pervasa dal profumo ricco e avvolgente dell’ossobuco alla milanese, il Parlamento ceco ha ospitato una conviviale della Delegazione di Praga dell’Accademia Italiana della Cucina (AIC), una serata durante la quale buona cucina, piacere dello stare a tavola e diplomazia si sono fusi in perfetta armonia”. Così scrive Giovanni Usai che pubblica il resoconto della giornata su “Progetto Repubblica Ceca”, rivista edita a Praga di cui è caporedattore.
““Un colpo di stato gastronomico senza spargimento di sugo”, ha sussurrato un autorevole commensale, fra un bicchiere e l’altro di Pinot Grigio.
Scherzi a parte, promotore di questa incursione culinaria nel cuore della politica ceca è stato Claudio Pocci, imprenditore di mestiere, gourmet per passione e delegato a Praga dell’AIC, il quale ha messo insieme un mirabile corpo di spedizione, formato da istituzioni italiane e ceche in un mix perfetto. La serata è stata resa possibile grazie alla collaborazione dell’Ambasciata d’Italia a Praga, della Camera di Commercio Italo-Ceca, del Comites (Comitato degli Italiani all’Estero) e, naturalmente, grazie all’ospitalità offerta dalla Camera dei Deputati della Repubblica Ceca.
IL TOUR PRIMA DI CENA, POI L’APERITIVO CON VISTA SUL CASTELLO
A fare gli onori di casa l’onorevole Vojtěch Munzar, deputato e presidente del Gruppo interparlamentare di amicizia Italia-Repubblica Ceca, nonché membro dell’AIC, che da squisito anfitrione ha accompagnato i partecipanti in una visita guidata attraverso i corridoi e le sale storiche della Poslanecká sněmovna, sotto soffitti dorati e maestosi lampadari. Munzar, nella austera aula consiliare, non ha mancato di ricordare che proprio in questo luogo, nel 1918, Tomas Garrigue Masaryk fu eletto primo Presidente della Cecoslovacchia. Inevitabile, dunque, pensare a Masaryk e ai suoi soggiorni curativi a Capri nel 1921 e 1922, dove – forse grazie a qualche piatto di spaghetti al pomodoro – riuscì a rimettersi in sesto. Miracoli della dieta mediterranea.
Dopo la breve visita guidata e gli accenni alla storia ceca, la conviviale è entrata finalmente nel vivo. Gli ospiti si sono spostati sulla terrazza per un raffinato aperitivo, avvolti dal crepuscolo e dalle luci suggestive del maestoso dirimpettaio, il Castello di Praga, tra tintinnii di bicchieri e conversazioni leggere.
UN VIAGGIO CULINARIO ATTRAVERSO L’ITALIA
Quando finalmente è stato il momento di sedersi a tavola, il menù ha preso la scena. Più che una cena, un vero e proprio viaggio attraverso la Penisola e le sue Isole, senza bisogno del passaporto. Lo chef Lorenzo Cortesi ha orchestrato un percorso degno dei migliori viaggiatori gourmet, supportato dal catering impeccabile di Nicola Martelli. Si è iniziato con parmigiana di melanzane, un classico intramontabile, seguito da vitello tonnato e tartare di salmone con crema di mango, perché anche in Parlamento è giusto non rinunciare a un tocco di esotico.
Il piatto principale? L’ossobuco alla milanese con riso allo zafferano, un simbolo della cucina lombarda, sempre capace di conquistare anche i palati più esigenti. E per concludere in dolcezza, una millefoglie alla vaniglia accompagnata da frutta di stagione, perché ogni serata che si rispetti deve finire, appunto, in dolcezza.
DIPLOMAZIA A COLPI DI FORCHETTA
Ma questa serata non è stata solo un tripudio di sapori. Appena seduti a tavola e prima che si iniziasse a mangiare, ci sono stati anche i discorsi ufficiali di saluto, come è inevitabile in queste occasioni. Tutti gli intervenuti, il delegato Claudio Pocci, l’onorevole Vojtěch Munzar, l’ambasciatore Mauro Marsili e il presidente della Camera di Commercio Italo-Ceca Danilo Manghi, hanno messo in rilievo l’importanza di momenti come questi per rafforzare i già stretti legami tra Italia e Repubblica Ceca, a tutti i livelli. Perché, quando il cibo è buono anche la diplomazia e i rapporti bilaterali fanno meno fatica.
E così, per una sera, la Camera dei Deputati della Repubblica Ceca si è quasi tramutata – per magia – in un raffinato ristorante italiano, con la parmigiana a rubare la scena alla politica e l’ossobuco a far da portavoce di una cultura culinaria celebre in tutto il mondo e che non smette mai di incantare. Tra discorsi ufficiali e brindisi, la serata ha celebrato la convivialità italiana nel cuore della politica ceca, dimostrando ancora una volta che l’Italia, soprattutto quando si tratta di buona cucina, trova sempre porte aperte dappertutto”. (aise)