Punto d’incontro/ Accademia Europea di Firenze, sei anni di alleanze in Messico – di Massimo Barzizza
CITTÀ DEL MESSICO\ aise\ - “Nel sesto anniversario dell’Accademia Europea di Firenze (Aef) in Messico e in occasione dei 20 anni dell’istituzione, abbiamo incontrato il suo presidente, Gustavo Gesteira Costa, con Marcela López Enríquez, responsabile dello sviluppo istituzionale per il Messico e Adriana Quiroz, direttrice del dipartimento di Arti, design e architettura dell’Università Iberoamericana di Puebla e membro del Consiglio consultivo accademico dell’AEF”. Ad intervistare Gesteira Costa è stato Massimo Barzizza che a Città del Messico dirige “Punto d’incontro”.
“Dall’inizio delle sue relazioni con il Messico nel 2018, l’istituzione ha consolidato una rete di alleanze strategiche con università messicane, rafforzando lo scambio culturale e accademico tra i due Paesi.
In questa intervista esclusiva, il presidente Gustavo Gesteira condivide i risultati raggiunti, i valori fondamentali che guidano il suo lavoro e le prospettive future di questa collaborazione, che continua a trasformare vite e a costruire ponti tra l’Italia e il Messico.
D. Congratulazioni per il sesto anniversario dell’Accademia Europea di Firenze in Messico. Come descriveresti il percorso intrapreso dal 2018 ad oggi?
R. Grazie. Abbiamo iniziato il nostro rapporto con il Messico alla fine del 2018 ed è stato un percorso ricco di apprendimento e collaborazione. La prima fase si è concentrata sull’analisi, l’esplorazione e l’identificazione di istituzioni con valori simili e potenziale di crescita congiunta. È così che abbiamo cominciato questa storia di cooperazione che oggi celebriamo con grande orgoglio insieme ai nostri partner messicani.
D. Quali sono i valori fondamentali dell’Aef e come si riflettono nel vostro lavoro con il Messico?
R. All’Aef, i nostri valori fondamentali sono il rispetto, la comunità e la sostenibilità. Questi valori sono presenti in tutti i nostri corsi, attività e iniziative. Ci concentriamo sulla costruzione di strette relazioni con le nostre istituzioni partner, comprendendo le loro esigenze specifiche e gli interessi degli studenti. Grazie a questo approccio strategico, offriamo esperienze formative uniche che completano la formazione presso le loro università di origine.
D. Di recente avete effettuato visite ufficiali in Messico. Quali sono stati gli obiettivi in questi viaggi e quali risultati vuoi sottolineare?
R. L’anno scorso abbiamo fatto due viaggi ufficiali. A febbraio abbiamo promosso a Firenze il nostro Summer Program 2024, a cui hanno partecipato 65 studenti provenienti da istituti partner messicani. A novembre abbiamo visitato nuove università come l’Anáhuac a Querétaro e Veracruz e l’Ibero a León, con le quali abbiamo firmato accordi di collaborazione. Abbiamo inoltre rafforzato le alleanze con istituzioni degli anni precedenti, come l’Anáhuac Norte e Sur a Città del Messico, l’Anáhuac de Puebla, l’Ibero di Città del Messico, l’Ibero di Puebla, l’Udlap e la Buap. Stiamo inoltre dialogando con Unarte, Iteso e altri istituti scolastici per integrarli nella nostra rete. Torneremo in Messico nel febbraio 2025 e non vediamo l’ora di visitare tutte le università partner.
D. Sei stato nominato presidente dell’Accademia Europea di Firenze nel 2022. Quali cambiamenti sono avvenuti da allora?
R. L’Aef compirà 20 anni nel gennaio 2025: questo periodo è stato molto significativo. Dalla mia nomina nel 2022, la nostra evoluzione è stata il risultato di uno sforzo collettivo. All’AEF lavoriamo in squadra e l’impegno di ogni persona è stato fondamentale per il raggiungimento dei nostri obiettivi. Il mio ruolo è stato quello di coordinare e guidare queste azioni, ma i risultati sono il merito del lavoro congiunto. Vorrei anche sottolineare l’eccellente collaborazione con Marcela López Enríquez, la nostra responsabile dello sviluppo istituzionale per il Messico. La sua esperienza e dedizione sono state essenziali per consolidare i nostri rapporti con le università partner e rafforzare la nostra presenza nel Paese. Questa crescita è stata possibile grazie alla comunicazione costante e all’allineamento strategico con le esigenze e gli obiettivi delle nostre istituzioni partner.
D. Quali sono stati i principali risultati conseguiti in questo periodo?
R. In termini di risultati, abbiamo assistito a una crescita significativa della partecipazione degli studenti e dei professori in visita. Nel 2019 abbiamo accolto 5 studenti e 1 professore da due università partner messicane. Nel 2024 questo numero si è moltiplicato, raggiungendo i 65 alunni. Entro il 2025 prevediamo di ospitare più di 100 studenti e 7 professori provenienti da 11 o più università messicane nel programma estivo. Questo progresso riflette non solo l’attrattiva dei nostri programmi, ma anche la forza delle nostre alleanze.
D. Come è cambiata l’offerta accademica dell’Aef per adattarsi alle esigenze delle università messicane?
R. Dal 2022 lavoriamo a stretto contatto con i nostri istituti partner per diversificare l’offerta accademica. Abbiamo ampliato la nostra collaborazione con altre facoltà e dipartimenti, consentendo a più studenti di avere l’opportunità di vivere un’esperienza di studio all’estero a Firenze. Nel 2024 abbiamo aggiunto corsi di Design e Moda alla nostra offerta accademica di lingua e cultura Italiana, arti visive e arti performative. Inoltre, nel 2025 introdurremo nuovi corsi di economia e diritti umani, progettati su richiesta di una delle università partner. Ciò dimostra il nostro impegno nell’ascoltare e nell’adattarci alle esigenze specifiche di ogni istituzione, di ogni dipartimento e dei suoi studenti.
D. In che modo l’Aef valorizza il rapporto con la comunità degli ex studenti in Messico?
R. Il rapporto con gli ex studenti è un aspetto fondamentale della nostra agenda in Messico. Apprezziamo molto la loro vicinanza e retroazione. Molti di loro ritornano all’Aef per vivere nuove esperienze. Come raccontiamo, il programma estivo all’Accademia Europea di Firenze è stato l’inizio di un’amicizia destinata a durare per sempre e l’Aef diventa la loro casa in Italia.
D. Come vedi il futuro dell’Aef in Messico?
R. Prevedo che l’Aef consoliderà ulteriormente i rapporti con le attuali università partner e accoglierà nuove istituzioni. Siamo orgogliosi e aspiriamo a diventare sempre di più una piattaforma creativa collettiva, integrando approcci pedagogici multidisciplinari, sviluppando progetti e iniziative che abbiano un impatto positivo sulla comunità e sulla società in generale.
D. L’Aef ha una presenza consolidata in Messico, ma sappiamo che intrattiene relazioni anche con istituzioni di altri Paesi. Potresti raccontarci qualcosa di più sulle vostre alleanze internazionali?
R. Certo. Negli ultimi 20 anni abbiamo accolto studenti da 40 Paesi diversi e solo nel 2024 sono arrivati alunni di 25 nazionalità. Oltre alla nostra solida presenza in Messico, abbiamo una forte presenza negli Stati Uniti, dove collaboriamo dal 2008 con l’Università di Elon, che non solo è leader negli scambi negli Usa, ma per noi funge anche da school of records. In America Latina abbiamo recentemente ampliato le relazioni. In Brasile abbiamo firmato accordi con istituzioni prestigiose come la Faculdade Santa Marcelina, Belas Artes ed ESPM. In Ecuador abbiamo avviato colloqui con l’Università Espíritu Santo, l’Università di Azuay e l’Università di San Francisco a Quito. In Colombia stiamo conversando con l’Università Javeriana. Ci auguriamo di accogliere i loro studenti a partire dal 2025 e di raggiungere più istituti in altri Paesi latinoamericani. Anche in Europa abbiamo ampliato la presenza. Di recente abbiamo firmato un accordo con l’Università di Bath, rinomata istituzione del Regno Unito, che ci ha già inviato studenti nel 2024.
D. Qual è l’impatto di queste alleanze internazionali sugli studenti e sull’Aef come istituzione?
R. L’impatto è molto significativo. Da un lato, ci consente di accogliere studenti provenienti da culture diverse, arricchendo l’ambiente accademico e promuovendo un’esperienza veramente globale a Firenze. Inoltre, gli accordi rafforzano la reputazione dell’Aef come destinazione accademica di eccellenza nel campo dell’istruzione internazionale.
D. Potresti parlarci dell’approccio pedagogico Cbgl (Community-based global learning) adottato dall’Aef?
R. È una metodologia che coniuga l’apprendimento accademico con un impegno attivo ed etico nei confronti delle comunità locali in contesti globali. Attraverso questo modello, gli studenti applicano le loro conoscenze in situazioni di vita reale, lavorando insieme alle comunità per affrontare sfide specifiche.
D. In che modo l’apprendimento globale basato sulla comunità apporta benefici alle collettività locali?
R. Ciò che rende il Cbgl unico è l’enfasi sulla reciprocità: non solo gli studenti ampliano la loro prospettiva globale e sviluppano competenze pratiche, ma anche le comunità traggono benefici tangibili dalla collaborazione. L’approccio promuove l’empatia, la consapevolezza culturale e la responsabilità globale, costruendo un ponte tra il mondo accademico e la realtà interconnessa in cui viviamo. Una delle nostre iniziative, denominata “Il modello Lucignano”, è stata presentata come progetto innovativo alla conferenza Forum on Education Abroad di Atene, nel settembre dello scorso anno, dalla nostra direttrice accademica, Elisabetta Santanni, e dal nostro professore di italiano, Giuseppe Mennelli, insieme a Maureen Vandermaas-Peeler e Mary McManamy dell’Università di Elon.
D. La sostenibilità sembra essere un pilastro importante per l’Aef. Quali iniziative avete implementato in questo ambito?
R. La sostenibilità è uno dei nostri valori fondamentali. Abbiamo il Sustainability action group (Sag), guidato da Daniel Ponce-Taylor, un esperto in materia. Tra le nostre iniziative rientrano la raccolta differenziata dei rifiuti, la distribuzione di eco bags ed eco bottles e il progetto Un albero per ogni studente, in collaborazione con Firenze e Lucignano. Tutti i nostri corsi sono stati verificati e rivisti per garantire che siano in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Inoltre, in collaborazione con il Carbon Literacy Project di Manchester, offriamo il corso Carbon Literacy, che consente agli studenti di ottenere un badge per i loro curriculum e profili professionali.
D. L’Aef ha un comitato consultivo accademico. Qual è la sua missione e in che modo contribuisce alla qualità accademica?
R. Il comitato consultivo accademico è composto da nove dirigenti provenienti da università statunitensi e messicane ed è guidato dal dott. Nick J. Gozik, preside della facoltà di Scienze della formazione globale presso l’Elon University. I membri dell’Aac provengono da istituzioni quali la Drake University, l’Elon University, il Franklin & Marshall College, il Providence College, la Santa Clara University, l’Universidad Iberoamericana di Puebla, l’Università di San Diego e la Washington University di St. Louis. Il gruppo garantisce che l’Aef mantenga l’eccellenza accademica e continui a offrire programmi distintivi e di alta qualità che rispondano alle esigenze degli studenti e delle università partner.
D. Qual è il tuo messaggio finale per le nostre istituzioni partner in Messico e per i futuri studenti?
R. Il nostro impegno è continuare a innovare, collaborare e generare un impatto positivo. Vogliamo costruire relazioni significative, guidate dai nostri valori di rispetto, comunità e sostenibilità. Il Messico è e continuerà ad essere un pilastro fondamentale della nostra missione: offrire esperienze educative arricchenti e trasformative. Ci vediamo a Firenze per il Summer Program 2025”. (aise)