SBS Italian/ Le elezioni più “democratiche” al mondo, ma gli italiani in Australia non votano - di Francesca Valdinoci e Domenico Gentile

MELBOURNE\ aise\ - “Secondo la legge elettorale italiana, al di fuori dell'Unione Europea gli italiani non possono esprimere la loro preferenza alle Europee, eppure i cittadini di altri Paesi membri voteranno per eleggere il prossimo Parlamento a Bruxelles”. È quanto denunciano, alla vigilia delle elezioni europee, Francesca Valdinoci e Domenico Gentile in un articolo/podcast pubblicato oggi dal portale di SBS Italian, lo Special Broadcasting Service che diffonde notizie in lingua italiana in tutta l’Australia, con la presentazione di Carlo Oreglia e Paolo Gallo.
“Il 2024 è stato definito l’anno “più elettorale” di sempre: 2 miliardi di persone saranno chiamate a esprimere il proprio voto in tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna, dalla Russia all’India.
“Il 60% della popolazione mondiale andrà alle urne quest’anno”, spiega Gabriele Visentin, ambasciatore europeo in Australia, ai microfoni di SBS Italian. “L’Unione porterà alle urne 400 mila persone, si tratta dell’unica elezione di un parlamento multinazionale eletto dai cittadini”.
Su 71 Paesi al voto quest’anno, secondo il Democracy Index, solo 43 avranno elezioni pienamente libere e democratiche.
In questo senso le elezioni europee “rappresentano il valore che la democrazia, la libertà, la possibilità di vivere come si vuole ha per i cittadini europei e deve avere, votare è un diritto ma dovrebbe anche essere considerato un dovere... Un imperativo morale”, dichiara Visentin.
I cittadini greci in Australia potranno votare per la prima volta per l’Unione tramite voto postale, i francesi potranno recarsi nelle sedi consolari per esprimere la propria preferenza tramite voto elettronico, ad esempio.
Seppure il voto quest’anno sarà “più importante del solito” secondo Visentin, gli italiani in Australia non potranno esprimere la loro preferenza a meno che non rientrino in Italia, previa richiesta. La normativa italiana relativa all’elezione di membri del Parlamento europeo non prevede infatti il voto all’estero al di fuori dei Paesi UE.
Elettori ed elettrici italiani iscritti all’AIRE e residenti negli Stati che non sono membri dell’Unione Europea potranno votare solo rientrando in Italia, recandosi presso i seggi istituiti dai Comuni nelle cui liste elettorali risultano iscritti.
“Secondo me, il fatto che gli italiani non possano votare al di fuori dei Paesi dell’Unione Europea è un fatto gravissimo”, dichiara il senatore Francesco Giacobbe, eletto nella circoscrizione estera che comprende l’Australia. “L'Italia è stata uno dei primi Paesi al mondo che ha dato il diritto di voto ai suoi connazionali all’estero, si può votare per il referendum ma non per le Europee, mi sembra un controsenso”.
In passato, il PD ha presentato un emendamento che prevedesse la possibilità di far votare gli italiani all’estero “poi bocciato dalla maggioranza con delle motivazioni assurde”, prosegue il Senatore. “Abbiamo poi tentato alla Camera con due emendamenti diversi e non sono passati, si tratta di un vulnus della Costituzione Italiana che va sistemato””. (aise)