SBS Italian/ L'italoaustraliana Rosanna Barbero premiata con la medaglia ai diritti umani in NSW - di Massimiliano Gugole

SYDNEY\ aise\ - “I genitori italiani hanno insegnato a Rosanna il dovere di aiutare, sempre, tutti. Rosanna Barbero, che ha ricevuto il 14 marzo la NSW Human Rights Medal, ha aggiunto un tocco di italianità anche nel suo impegno quotidiano per aiutare i più poveri a Sydney”. A incontrarla e raccontarne la storia è Massimiliano Gugole in un articolo pubblicato oggi sul portale di SBS Italian, lo Special Broadcasting Service che diffonde notizie in lingua italiana in tutta l’Australia.
“Dal 18 al 24 marzo in Australia si celebrerà la Harmony Week, la settimana che abbraccia quel 21 marzo in cui le Nazioni Unite hanno stabilito la Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale, ribattezzata in Australia come Harmony Day.
Ogni anno in NSW il premier statale ospita una serata in cui la multiculturalità dello stato è celebrata e vengono conferite delle onorificenze che riconoscono il ruolo di alcuni esponenti delle varie comunità linguistiche e culturali in diverse aree, dalle arti all’istruzione, dallo sport alla lingua etc.
Ad essere premiata con la medaglia nel campo di diritti umani quest’anno è Rosanna Barbero, CEO della associazione no profit Addi Road.
“Sono la figlia di migranti che sono venuti qui in Australia, il mio papà è piemontese e la mia mamma della provincia di Salerno“, racconta Rosanna Barbero ai microfoni di SBS, attribuendo proprio ai genitori il merito di aver instillato in lei la passione per la difesa dei diritti umani.
I genitori di Rosanna, come tanti italiani, hanno fatto una vita dura, di sacrifici e lei già da piccola si è trovata a combattere contro la discriminazione allora riservata anche alla comunità italiana.
Le difficoltà vissute anche in Italia dal padre, come partigiano antifascista, sono state raccontate in tenera età a Rosanna che ha così iniziato a sviluppare la sua coscienza civile. “Sono sempre cresciuta con questa sensazione che il mondo non è proprio giusto per tutti e non tutti hanno i diritti degli altri”.
Attivista in diversi continenti, nel 2012 Rosanna è rientrata a Sydney e da allora dirige Addi Road, un'associazione che aiuta migliaia di persone tramite la fornitura di generi alimentari.
Rosanna racconta dello shock nell'apprendere al suo ritorno quante persone a Sydney non potevano permettersi più di un pasto al giorno “in una nazione non povera, ricca“ e la disuguaglianza continua a crescere ancora oggi a causa del carovita. “Per noi italiani, mangiare insieme è sempre stato un modo di comunicare. Io ho trasportato questa cultura italiana nel lavoro che faccio”.
“Quando avevo 8-9 anni e veniva una nuova famiglia migrante e non capivano le lettere che dovevano leggere, per l'immigrazione, etc“, racconta Rosanna, “mamma e papà mi chiedevano di aiutare questa gente“. Essendo bilingue, la piccola Rosanna poteva offrire un prezioso aiuto a chi arrivava dall'Italia.
Rosanna non ha mai interrotto il suo impegno e nella lettera che spiega le motivazioni dietro la sua scelta per la Medaglia ai Diritti Umani in NSW si legge: “all’inizio della pandemia Addi Road è stata una delle poche organizzazioni ad operare per fornire aiuti alimentari e sostegno alle persone più isolate, povere e vulnerabili. Questi pacchi alimentari di emergenza consegnati a casa delle persone hanno letteralmente salvato vite umane”.
Con l'invio dei pasti, ai tempi della pandemia e ancora oggi, Rosanna e il suo team vogliono comunicare un messaggio preciso: “sappiamo che sei là, siamo dove sei, ti sentiamo, ti vediamo. Non siete soli“”. (aise)