SBS Italian/ Vera Italia: un progetto di turismo esperienziale che celebra l’Italia della tradizione – di Manuela Rispoli

BRISBANE\ aise\ - “Chiara Barbera ha fondato "Vera Italia", una piattaforma che offre ai turisti esperienze autentiche delle tradizioni italiane, attraverso attività con artigiani, contadini e custodi del patrimonio”. Ne parla Manuela Rispoli in un articolo e relativo podcast di approfondimento pubblicati sul portale di SBS Italian, lo Special Broadcasting Service che diffonde notizie in lingua italiana in tutta l’Australia.
“Chiara Barbera, italoaustraliana residente a Brisbane, ha sempre avuto un legame speciale con le sue radici. Cresciuta circondata dall'affetto di quattro nonni italiani, ha assorbito fin da bambina il valore delle tradizioni e dei gesti tramandati di generazione in generazione.
Questo legame profondo l'ha spinta ad iniziare progetti volti alla conservazione della memoria e alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano.
Tutto è iniziato con "Assaggio", un archivio video in cui Chiara ha raccolto testimonianze visive di alcune tradizioni che temeva potessero scomparire.
Ma il viaggio di Chiara non si è fermato lì. La sua passione per le tradizioni l'ha spinta a immaginare un'evoluzione del progetto: una piattaforma che non fosse soltanto un archivio, ma un ponte tra il passato e il presente, tra l'Italia e l'Australia, tra chi cerca un contatto autentico con la cultura italiana e chi custodisce ancora queste tradizioni nella quotidianità.
"La sto chiamando Vera Italia perché offre esperienze in persona, è un’opportunità di immergersi nel mondo della vera Italia", racconta Chiara al microfono di SBS Italian.
Non esistono pacchetti preconfezionati, ma piuttosto un elenco di persone e attività tra cui i viaggiatori possono scegliere, costruendo un percorso su misura per i loro interessi. Si può passare una giornata con un pastore, imparare l’arte dell’intreccio dei cestini, partecipare alla vendemmia o alla raccolta delle olive.
Chiara ha scelto di partire dalla Calabria, una regione meno battuta dal turismo di massa, ma ricca di cultura e autenticità.
"Diciamo che ho deciso di fare questo perché penso che sia il modo adatto di portare luce alle persone che, con umiltà, portano avanti le usanze che rappresentano la vera e semplice bellezza della cultura italiana", spiega ancora Chiara.
Secondo Chiara il progetto ha anche una dimensione di sostenibilità culturale: offrire queste esperienze non è solo un modo per far conoscere il patrimonio italiano, ma anche per dare nuova linfa a mestieri e pratiche che rischiano di scomparire.
"È bellissimo che io possa fare queste cose, ma quando queste persone non ci saranno più, cosa succederà al maiale, al vino, alla vendemmia, al raccolto delle olive?", si chiede Chiara”. (aise)