Bini (Fvg): puntiamo a rafforzare il legame con gli Stati Uniti
UDINE\ aise\ - "In un momento storico caratterizzato da una forte incertezza e da equilibri globali in costante cambiamento, il Friuli Venezia Giulia lavora per rafforzare il rapporto istituzionale ed economico con gli Stati Uniti e le reciproche occasioni di business. Per le imprese regionali il mercato statunitense rappresenta un'opportunità da esplorare, forti anche di un interscambio commerciale che negli ultimi cinque anni si è consolidato e ha raggiunto i suoi massimi storici, stabilmente al di sopra dei 2,2 miliardi di euro". Lo ha detto l'assessore alle Attività produttive e Turismo del Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini, intervenendo a Milano, nel palazzo Giureconsulti, all'anteprima della terza edizione di Open Dialogues for the Future, evento atteso i prossimi 6 e 7 marzo a Udine.
L'evento è stato presentato nei giorni scorsi da Giovanni Da Pozzo, presidente della Camera di commercio Pordenone-Udine mentre sulla prospettiva istituzionale è intervenuta Mariangela Zappia, ambasciatrice d'Italia negli Stati Uniti d'America.
Filippo Malinverno coordinatore di Open Dialogues for the Future The European House-Ambrosetti ha illustrato il programma e le anticipazioni della terza edizione di Open Dialogues for Future mentre il direttore scientifico Federico Rampini ha affrontato il tema legato ai nuovi equilibri dell'America.
"L'intuizione alla base di Open Dialogues for Future è vincente - ha commentato Bini -: creare un evento ricorrente, di carattere locale e nazionale, capace di rendere Udine e il Friuli Venezia Giulia il centro di riferimento di un dibattito concreto che si consolida nel tempo, sui grandi temi della geopolitica e geoeconomia. Un dibattito di alto profilo, come gli ospiti intervenuti oggi, in grado di fornire a imprenditori e cittadini dati di realtà e analisi qualificate per comprendere il nostro presente e anticipare le sfide future".
"Nel contesto internazionale, il Friuli Venezia Giulia - ha precisato Bini - si è mosso con anticipo e con una scelta chiara di campo: occidentale e atlantista. In questi anni gli Stati americani stanno divenendo partner importanti e alleati strategici, come dimostrano la recente sinergia con la National italian american foundation (Niaf) e l'accordo siglato dal presidente Fedriga con lo Stato della Virginia, che prevede tra le altre cose una collaborazione tra imprese e istituzioni per condividere opportunità di business e una reciproca attività di promozione turistica nei rispettivi territori".
Nel suo intervento conclusivo, Bini ha offerto una panoramica sui rapporti commerciali Fvg-Usa ricordando come dal 2018 l'interscambio tra i due territori ha raggiunto i suoi massimi storici, con l'export che si è attestato stabilmente sopra i 2,2 miliardi di euro annui. Secondo i dati più aggiornati della Camera di Commercio di Pordenone-Udine, nel primo trimestre del 2024 la crescita è proseguita in maniera netta, con l'export che è triplicato rispetto allo stesso periodo del 2023.
"Questi numeri - ha proseguito Bini - fanno degli Stati Uniti il secondo partner commerciale del Friuli Venezia Giulia, appena dietro la Germania. I rapporti reciproci non sono mai stati così stretti e anche gli investimenti ne hanno beneficiato: non soltanto le imprese regionali - come Roncadin, Solari e Biofarma - si sono affacciate sul mercato americano, ma è cresciuta anche la presenza di imprese da oltre oceano in Regione". Ottimi dati anche sul fronte turistico, sempre secondo Bini: "nel 2023 le presenze di turisti americani in Friuli Venezia Giulia hanno sfiorato quota 130mila, con una crescita del +18,8% rispetto all'anno precedente".
L'appuntamento organizzato dalla Camera di commercio Pordenone-Udine ha visto anche la partecipazione di Giuseppe Morandini presidente della Fondazione Friuli, Roberto Pinton rettore dell'Università degli studi di Udine e Robert Allegrini presidente della National italian american foundation. (aise)