A Bahía Blanca “L’Italia nella storia del Tango”

BAHIA BLANCA\ aise\ - Gli italiani hanno avuto un ruolo imprescindibile nella nascita, crescita e affermazione della cultura del tango, della sua poetica, della sua musica. Immigrati di prima e seconda generazione hanno saputo trasporre la nostalgia della madrepatria lontana nella forma più iconica dell’espressione artistica argentina.
Quale modo migliore, per sottolineare l’influenza culturale italiana in Argentina e per valorizzare l’amicizia e la vicinanza con l’Italia, che riscoprire le origini, anche italiane, di questa forma d’arte. E quale momento migliore di farlo che durante l’anno dedicato proprio alla riscoperta delle “Radici”.
Fin dai suoi inizi, infatti, il tango è stato profondamente influenzato dalla presenza di italiani e dei loro discendenti, che arrivarono in Argentina portando con sé una ricca eredità culturale. Le esperienze di questi immigrati, le loro lotte, solitudini e nostalgie si riflettono nei testi e nella musica del tango, trasformandolo in una vera espressione della loro realtà.
Lo spettacolo didattico-musicale “L’Italia nella storia del Tango” ha avuto luogo il 24 agosto scorso presso il centro culturale della Cooperativa Ibrera di Bahia Blanca, registrando il tutto esaurito. È stato inoltre trasmesso in streaming sul canale YouTube del Consolato Generale durante una puntata speciale di PizzaBirraStream, il programma settimanale a cura dei Giovani italiani di Bahia Blanca.
Hanno partecipato Gaby “La voce sensuale del tango” e Gustavo Von Holtun, noti cantanti del genere, Laura Borelli e Gustavo Rodríguez, riconosciuta coppia di maestri ballerini, e José Valle, scrittore, gestore culturale e membro dell’Accademia Nazionale del Tango, che ha offerto la sua prospettiva e conoscenza sulla tematica.
Tra i nomi che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia del tango si trovano immigrati di prima generazione come Luis César Amadori, Hugo Ricardo Baralis, Mario Battistella, José Bragato, Julio Camilloni, Julián Centeya, Ignacio Corsini e molti altri. Tra i discendenti di italiani che hanno anche segnato il genere ci sono veri e propri giganti come Vicente Greco, Ernesto Ponzio, Pascual Contursi, Roberto Firpo, Francisco Canaro, Carlos Di Sarli, Astor Piazzolla e i fratelli Julio e Francisco De Caro, tra gli altri.
Parte dello spettacolo sono stati i “fileteados” realizzati dall’artista Sergio Grasso, dedicati al tema della serata, ed estratti a sorte in premio al pubblico. Il fileteado è una forma d’arte che trova le sue radici ispiratrici nelle decorazioni dei carri siciliani. Su una tavola di piccole e medie dimensioni, l’artista dipinge ritratti e forme della tradizione del tango usando colori ad acrilico. (aise)