Belgrado: l’ambasciatore Gori inaugura il programma di formazioni per curatori museali promosso con Fondazione Maxxi

BELGRADO\ aise\ - È stato aperto il 28 ottobre dall’ambasciatore d’Italia in Serbia, Luca Gori, il programma “Museum Accessibility as Shared Culture and Collective Practice”, un’iniziativa di scambio e formazione per professionisti museali promossa dall’Ambasciata in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado e il locale Ufficio ICE e realizzata dalla Fondazione MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma.
Per quattro giornate, presso l’Istituto Italiano di Cultura, trenta curatori di musei serbi si confronteranno sui temi dell’accessibilità, dell’inclusione e della progettazione partecipata, attraverso sessioni teoriche e laboratori pratici tenuti da un gruppo di professionisti italiani coordinati dalla Fondazione MAXXI.
Nel corso del seminario, l’Ufficio ICE offrirà anche una panoramica delle tecnologie Made in Italy per i musei, dalle vetrine ad alta tecnologia, all’illuminotecnica e alle soluzioni per la digitalizzazione e l’interazione.
Per l’iniziativa, sostenuta anche da Air Serbia, sono previste due ulteriori fasi da sviluppare nel 2026, con incontri da remoto e una visita studio dei curatori serbi in Italia.
“Mettere le competenze e il know-how del MAXXI a disposizione di professionisti all’estero significa consolidare e rinnovare l’impegno del Museo nel promuovere il dialogo internazionale tra culture, linguaggi e persone”, ha detto Maria Emanuela Bruni, presidente Fondazione MAXXI, sottolineando che “accessibilità e formazione sono capisaldi fondamentali per il Museo e valori essenziali che guidano la mia presidenza”.
“Dopo l’apertura della mostra di Galleria Borghese presso il Museo della Città di Belgrado e la traduzione in italiano del catalogo della nuova collazione del Museo di Arte Contemporanea di Belgrado, siamo lieti di arricchire il dialogo tra musei italiani e serbi con questa nuova iniziativa dedicata all’importante tema dell’accessibilità”, ha dichiarato l’ambasciatore Gori. “Anche in vista di EXPO Belgrado 2027”, egli aggiunto, “vogliamo lavorare insieme ai musei serbi per costruire reti di istituzioni culturali sensibili al tema dell’inclusione come valore condiviso della progettazione e fruizione culturale”. (aise)