Bosnia Erzegovina: l’Ambasciata all’Università di Sarajevo

SARAJEVO\ aise\ - Capo dell’Ufficio commerciale e culturale dell’Ambasciata italiana a Sarajevo, Giuseppina Gioia Salzano ha incontrato, il 25 luglio scorso, Kemal Durić, Vicerettore dell'Università di Sarajevo, e Jasna Bošnjović, capo dell’Ufficio per le relazioni internazionali.
L'incontro è stato l'occasione per discutere nuove possibili direzioni di sviluppo della cooperazione dell'Università di Sarajevo con numerose università e istituti di istruzione superiore italiani, ulteriore testimonianza della ricchezza delle relazioni culturali tra i due Paesi.
Nel corso di decenni, l’Università di Sarajevo ha attivato collaborazioni con Università di Roma Tor Vergata, Università di Napoli Parthenope, Università del Molise, Università di Trieste, Università "La Sapienza" di Roma, Accademia di Belle Arti e Design Poliarte, Università di Milano-Bicocca, Università di Ferrara, Università IULM di Milano, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Università "Carlo Bo" di Urbino, Università di Trento, Politecnico delle Marche, Istituto Nazionale per il Commercio Estero, Università di Torino, Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam, Università di Firenze, Università di Modena e Reggio Emilia, Centro Interuniversitario Europeo per i Diritti Umani (EIUC), Politecnico di Torino, Università della Tuscia, Rondine Cittadella della Pace, Università Iuav di Venezia, Istituto per la Ricerca sull'Inquinamento Atmosferico del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Università di Catania, Università di Napoli Federico II e Università della Calabria.
La cooperazione – precisa l’ateneo bosniaco – si realizza attraverso accordi bilaterali, ma anche attraverso numerose iniziative multilaterali come l'Iniziativa Adriatico-Ionica e il Consorzio Uniadrion, la Fiera delle Borse di Studio, i Forum Mondiali dei Rettori, EUPeace.
L'Università di Sarajevo ha avviato la cooperazione con le università italiane nel 1964, quando fu firmato un accordo quadro con l'allora Consiglio per la Cooperazione Internazionale. Oggi, questa cooperazione si concretizza attraverso diversi programmi, tra cui spicca in particolare Erasmus+, con progetti di mobilità per studenti, personale accademico e amministrativo, nonché iniziative volte a rafforzare le capacità istituzionali.
Nel corso dell’incontro con Salzano, il Prorettore Durić ha espresso la sua gratitudine all'Ambasciata d'Italia per il suo continuo supporto, sottolineando che l'Italia ha costantemente dimostrato il suo impegno per il progresso e lo sviluppo della Bosnia-Erzegovina nel corso degli anni. In particolare, è stato citato il contributo dell'Italia alla celebrazione del 30° anniversario del genocidio di Srebrenica e il fatto che l'Italia sia stata il primo Paese ad aprire una missione diplomatica e consolare in Bosnia-Erzegovina nel 1995. (aise)