Brasilia: l’ambasciatore Cortese inaugura la mostra di Lucio Salvatore

BRASILIA\ aise\ - L’ambasciatore d’Italia a Brasilia, Alessandro Cortese, ha inaugurato l’11 marzo scorso, presso la Galleria Karla Osorio, la prima mostra del rinomato artista italiano Lucio Salvatore a Brasilia.
L’esposizione, intitolata “Defeito de identidade” e curata da Marc Pottier, riunisce circa 40 dipinti realizzati negli ultimi due anni, affrontando tematiche legate all’identità, al dislocamento, alla natura e alle migrazioni.
Lucio Salvatore, artista nato a Cassino che da più di vent’anni vive tra il Brasile e l’Italia, costruisce le sue opere, sovente ispirate alla natura brasiliana, come costellazioni di frammenti visivi — ritratti di piante, immagini storiche e contemporanee, riferimenti a opere d’arte — creando composizioni dense e sfaccettate. I suoi dipinti funzionano come dichiarazioni artistiche e politiche, riflettendo sui concetti di appartenenza ed esclusione. Brasilia, città in cui identità e potere si intrecciano, è stata scelta strategicamente per ospitare questa esposizione.
Intervenendo all’inaugurazione l’ambasciatore Cortese ha sottolineato l’importanza dell’evento nel panorama delle relazioni culturali tra i due Paesi. “Italia e Brasile condividono un legame culturale storico e profondo”, ha detto. ”Molti dei più grandi artisti brasiliani hanno origini italiane e, d’altra parte, artisti italiani contemporanei come Lucio Salvatore trovano in Brasile un territorio aperto all’arte e alla sperimentazione. È essenziale sostenere i talenti emergenti che hanno molto da esprimere e che cercano un dialogo internazionale. Sono certo”, ha concluso Cortese, “che il pubblico di Brasilia accoglierà questa mostra con grande entusiasmo”.
La mostra sarà allestita sino al 23 aprile con ingresso gratuito su prenotazione.
Lucio Salvatore (1975) vive e lavora tra Rio de Janeiro e Sant’Elia Fiumerapido, in provincia di Frosinone. Le sue opere fanno parte di numerose collezioni pubbliche, tra cui quelle del Museo di Arte Moderna (MAM) di Rio de Janeiro, del Museo di Arte Contemporanea (MAC) di Niterói e del Museo Nazionale di Belle Arti (MNBA) di Rio de Janeiro. Ha presentato il suo lavoro in mostre personali presso il Museo dell’Ambiente di Rio de Janeiro (2022), il Museo Nazionale di Belle Arti di Rio de Janeiro (2021), il Museo di Arte Moderna di Rio de Janeiro (2017-2018), Palazzo Pamphilj a Roma (2017), il Museo Brasiliano di Scultura e dell’Ambiente (MuBE) di San Paolo (2011) e il Centro Cultural Correios di Rio de Janeiro (2010, 2014, 2015, 2016), tra gli altri.
Cresciuto a Sant’Elia Fiumerapido, Salvatore si trasferisce a Milano, dove si laurea in economia e studia filosofia. Nel 1998 si trasferisce a Caracas e, l’anno successivo, si stabilisce a Rio de Janeiro, città che lo accoglie e che, insieme a New York, diventa il fulcro della sua crescita artistica.
Attraverso l’esperienza dell’essere straniero in contesti socioculturali complessi, Salvatore riflette sulla complessità come elemento essenziale per la creazione di narrazioni inclusive ed emancipatorie, che si esprimono attraverso la sua arte, vissuta come un percorso di auto-comprensione. (aise)