“Bridging Continents with Green Energy”: l’energia verde protagonista in Ambasciata a Vienna

VIENNA\ aise\ - L’Ambasciata d’Italia a Vienna, in collaborazione con la Rappresentanza Permanente presso le Nazioni Unite a Vienna, ha ospitato ieri, 22 gennaio, a Palazzo Metternich un evento co-organizzato con il World Energy Council (WEC) Austria, dal titolo “Bridging Continents with Green Energy: North Africa’s Hydrogen Route to Europe”.
La conferenza, che ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico di esperti del settore, si inserisce nell’ambito di una serie di Energy Talk organizzati periodicamente dal WEC Austria, rappresentato per l’occasione dal vicepresidente Berislav Gaso, in collaborazione con diverse sedi diplomatiche.
L’incontro di ieri si ricollega tematicamente all’importante riunione ministeriale e forum imprenditoriale “Corridoio Meridionale dell’Idrogeno – SoutH2”, ospitati il 21 gennaio a Roma presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, alla presenza del ministro Tajani, del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin e di rappresentanti di Austria, Germania, Algeria, Tunisia, Commissione Europea e Svizzera, in qualità di osservatore.
Al centro della discussione ospitata a Palazzo Metternich, i progetti legati alle energie rinnovabili, con un focus particolare sull’idrogeno ed il suo trasporto anche attraverso appositi piani di riqualificazione di parte delle infrastrutture energetiche già esistenti.
L’ambasciatore Pugliese, nel suo saluto di benvenuto e ricordando la sua esperienza di ambasciatore d’Italia in Algeria, ha sottolineato “l’enorme potenziale che, anche nell’ottica dell’attuazione del Piano Mattei per l’Africa, i Paesi di quel continente possiedono in termini di possibile produzione di energia a zero emissioni”, ma, al contempo, “l’importanza di coniugare questo ambizioso obiettivo con le innumerevoli variabili che connotano il mercato energetico e che devono essere pertanto attentamente valutate nelle loro implicazioni tecnologiche, economiche e geopolitiche. Il corridoio”, ha aggiunto l’ambasciatore, “rafforzerà sul piano della transizione energetica le interconnessioni del nostro Paese con l’Austria, già oggi significative per ciò che riguarda la sicurezza energetica attraverso la pipeline SNAM – TAG, che, grazie ad aggiustamenti, potrà in futuro essere utilizzata per il passaggio dell’idrogeno”.
La complessità di questo tema così strategico e urgente, è stata affrontata da un panel di esperti sia austriaci che italiani. Sono intervenuti nella discussione, moderata da Gerhard Gamperl di WEC Austria: il managing director di Trans Austria Gas (TAG/SNAM), Daniele Gamba, che ha illustrato il progetto legato al SoutH2 Corridor, una infrastruttura per il trasporto dell’idrogeno dal nord Africa all’Europa; Petra Schwager, chief Climate and Technology Partnerships Division di UNIDO (United Nation Industrial Development Organization, con sede a Vienna), che ha focalizzato il suo intervento sulle dinamiche e potenzialità del Maghreb nel settore della Green Energy; Michael Woltran, managing director di AGGM (Austrian Gas Grid Management), il quale ha argomentato sulla roadmap dedicata al trasporto dell’idrogeno in Austria; e Ilaria Conti, coordinatrice Strategy & Development della Florence School of Regulation, che ha approfondito gli aspetti normativi e di policy da promuovere per l’efficientamento di questa filiera energetica. (aise)