Caracas: il 2 giugno dell’Ambasciata

CARACAS\ aise\ - L’Ambasciata d’Italia a Caracas ha celebrato ieri, 2 giugno, l’anniversario della Repubblica italiana con un concerto di musica classica e il tradizionale ricevimento, realizzati in collaborazione con il prestigioso centro musicale “El Sistema” e l’Istituto Italiano di Cultura di Caracas.
L’Ambasciatore italiano, Giovanni Umberto De Vito, si è detto onorato di poter festeggiare la Giornata della Repubblica Italiana con “così tanti amici venezuelani e con la nostra collettività, protagonista in molti settori di questo Paese. L'Italia è al fianco della nostra comunità per affrontare insieme le sfide del nostro tempo e contribuire a costruire un futuro migliore”.
Ricordando le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’Ambasciatore ha voluto ricordare “l'esigenza di impegnarci per la pace, di perseguire ovunque libertà e sviluppo, democrazia e diffusione del benessere".
"Il 2 giugno 1946 il popolo italiano scelse la Repubblica a suffragio universale e con il voto, per la prima volta, delle donne”, ha ricordato il Capo Missione. “Una decisione che segnò l'inizio di un processo di trasformazione democratica e di riscatto dalla tragica esperienza della dittatura fascista, dando avvio al rientro nella comunità internazionale dell’Italia, oggi paese libero, aperto al mondo e terra di opportunità per i suoi abitanti".
L’Ambasciatore De Vito ha quindi evidenziato come “la musica, oltre ad essere espressione di creatività artistica, rappresenti un prezioso strumento di dialogo e di scambio, che supera le frontiere e favorisce la conoscenza reciproca tra culture: un messaggio particolarmente sentito e che ci avvicina ad un popolo fraterno come quello venezuelano”.
Ospitata dalla Sala Simón Bolivar, conosciuta nel mondo per la sua qualità acustica, la celebrazione ha visto la partecipazione del violinista italiano Paolo Tagliamento insieme all’Orquesta Sinfónica Simón Bolívar de Venezuela, alla Coral Nacional Simón Bolívar e alla Joven Coral Ángel Sauce. A questo emozionante viaggio musicale, che ha ripercorso alcuni dei brani maggiormente rappresentativi dell'opera italiana, ha partecipato un pubblico nutrito composto da membri del corpo diplomatico, esponenti della società civile, dell’imprenditoria e della cultura locale, oltre ai rappresentanti del “Sistema Italia”. (aise)