Il docufilm “Paolo Vive” di Debora Scalzo in Ecuador con l’Ambasciata

QUITO\ aise\ - Il docufilm “Paolo Vive”, diretto dalla regista e scrittrice Debora Scalzo, arriva in Ecuador dove sarà presentato il prossimo 2 ottobre a Quito per iniziativa dell’Ambasciata d’Italia e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
L’opera, già accolta con grande successo in Europa, negli Stati Uniti e in Canada, rappresenta un omaggio intenso e toccante al giudice Paolo Borsellino e agli uomini e alle donne che hanno sacrificato la propria vita nella lotta alla mafia.
Debora Scalzo è una delle voci più autorevoli e innovative della scena culturale italiana contemporanea. Scrittrice, sceneggiatrice e regista, ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti internazionali tra cui: il Premio Apoxiomeno agli International Police Award’s per la letteratura, accanto ai premi Oscar Colin Firth ed Helen Mirren, il Premio Nazionale Fiocco Bianco presso il Coni per l’impegno contro la violenza e la discriminazione e il Premio Eccellenza del Cuore in memoria delle vittime in servizio della Polizia di Stato. Autrice di otto romanzi di successo, tra cui il nuovo libro “Breve ma Intenso”, uscito il 5 Giugno 2025 (Santelli Editore), dedicato all’Arma dei Carabinieri.
Il docufilm “Paolo Vive” alterna ricostruzioni cinematografiche a testimonianze inedite di familiari, colleghi e cittadini che hanno condiviso il percorso umano e professionale del Giudice Paolo Borsellino. L’attore protagonista è il grande Bruno Torrisi, interprete di straordinaria intensità, che ha contribuito a rendere ancora più autentica e vibrante la narrazione. Il docufilm non è soltanto dedicato alla memoria del Giudice Borsellino, ma anche a tutte le vittime di mafia, tra cui l’Ispettore Capo della Polizia di Stato Giovanni Lizzio, assassinato a Catania il 27 luglio 1992. Inoltre, all’interno del film trova spazio un grande omaggio alla “Casa di Paolo”, fondata dalla Famiglia Borsellino, straordinario presidio di memoria e legalità rivolto soprattutto alle nuove generazioni.
Il film è stato in concorso ai David di Donatello 2025, nella categoria “Miglior Film Opera Prima – Esordio alla Regia”. La regista Debora Scalzo ha ricevuto la candidatura per il suo debutto alla regia, ottenendo grande apprezzamento per l’approccio originale alla legalità e per la narrazione intensa degli eventi legati alla Strage di Via d’Amelio. La critica ha inoltre sottolineato il contributo artistico dell’attore Bruno Torrisi, che ha arricchito ulteriormente il valore dell’opera.
Dopo l’anteprima all’Istituto Italiano di Cultura di New York e le proiezioni a Los Angeles, Montreal e Vancouver, il docufilm ha raccolto apprezzamenti dalla stampa internazionale, tra cui l’Hollywood Magazine (la rivista ufficiale di Hollywood) che lo ha definito “un potente tributo alla memoria e un atto di resistenza civile”.
“Con “Paolo Vive” ho messo anima e cuore nel raccontare non solo la figura del giudice Borsellino, ma soprattutto l’eredità di valori che ci lascia: il coraggio, l’onestà, la coerenza”, dichiara la regista. “Per me questo film è stato un viaggio profondo, doloroso e necessario, un atto d’amore verso la memoria e verso la giustizia. Ai giovani di tutto il mondo voglio dire che la legalità non è un concetto astratto, ma una scelta quotidiana, che richiede responsabilità e dignità. La proiezione in Ecuador mi emoziona particolarmente, perché significa che il messaggio di Paolo continua a vivere oltre i confini, unendo culture diverse nel segno della verità e della speranza”.
Debora Scalzo è attualmente al lavoro sul suo nuovo film “Oltre la Divisa”, in uscita nel 2026, girato tra Catania, Lugano e San Paolo. Il progetto racconta storie intrecciate di uomini e donne in uniforme e affronta tematiche delicate come la corruzione, l’abuso di potere, l’amore, la giustizia e il riscatto. L’opera è dedicata all’Arma dei Carabinieri, istituzione di cui la regista nutre profonda stima e ammirazione, e intende rendere omaggio sia a chi serve lo Stato con onore e sacrificio, sia a chi trova il coraggio di denunciare le “mele marce” al suo interno.
Parallelamente, Scalzo prosegue il suo impegno letterario e civile con romanzi e progetti culturali ad alto impatto sociale e sta lavorando ad un importante evento internazionale dedicato al poliziesco antimafia che vedrà la luce nel 2026 a Milano.
All’evento del 2 ottobre, organizzato d’intesa con la UDLA – Universidad de Las Américas, parteciperanno anche l’ambasciatore d’Italia in Ecuador, il magistrato italiano distaccato a Quito, insieme a funzionari dell’IILA – Istituto Italo-Latino Americano coinvolti nel programma ItaJus, dedicato al rafforzamento del sistema giudiziario e penitenziario ecuadoriano. Saranno inoltre presenti rappresentanti italiani impegnati nella cooperazione bilaterale, tra cui l’esperto per la Sicurezza distaccato dal Ministero dell’Interno.
La proiezione di “Paolo Vive” in Ecuador conferma l’impegno dell’Italia nel promuovere all’estero i valori di giustizia, legalità e memoria, contribuendo a rafforzare il dialogo culturale tra i Paesi e le nuove generazioni. (aise)