“Italia in villa”: nel cuore di Cracovia tre giorni di eccellenze italiane sotto l’egida di Ambasciata e IIC

Wojciech Wrobel Photographer
CRACOVIA\ aise\ - Dopo il grande successo della prima edizione del 2024, “Vino in Villa” cambia volto e diventa “Italia in Villa”, un festival di tre giorni interamente dedicato all’Italia che, dal 25 al 27 luglio, ha trasformato la storica Villa Decius a Cracovia in un autentico angolo del Belpaese nel cuore della Polonia. Per tre giorni la villa e il suo parco sono stati cornice di masterclass enogastronomiche, workshop culinari, concerti, mostre, degustazioni, lezioni di lingua italiana, laboratori creativi e cene di gala, con l’obiettivo di portare uno spaccato d’Italia nel cuore della Polonia, promuovendone la cultura in tutte le sue declinazioni.
L’evento è stato organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia in collaborazione con Willa Decjusza, Consolato Onorario d’Italia a Cracovia e Wine Atelier sotto l’Alto Patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Varsavia e con la partecipazione, come partner strategico, del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.
“In un’epoca dettata spesso da ritmi frenetici ed alienazione dell’individuo, “Italia in Villa” ci ricorda il valore della lentezza, del gusto per la bellezza, della convivialità” ha evidenziato l’Ambasciatore d’Italia Luca Franchetti Pardo nel messaggio di saluto inviato per l’occasione. “La promozione commerciale del prodotto italiano di qualità si lega così alla promozione culturale nel restituire un assaggio del significato profondo dello stile di vita all’italiana”.
Seguendo questa filosofia, il festival ha affiancato degustazioni enologiche, workshop gastronomici, una cena di gala sotto le stelle a cura degli chef stellati Andrea Camastra (NUTA, Varsavia), Luca Dal Col (Osteria di Collalbrigo, Conegliano) e Marcin Filipkiewicz (Stary niedzwiedz, Zakopane) e la possibilità di guidare due tra i veicoli italiani più iconici – la Vespa Piaggio e un’auto Ferrari – con tre grandi declinazioni dell’arte italiana.
In primo luogo, l’inaugurazione della mostra fotografica Italia Giardino del Mondo: Where Nature meets Art, Craft and Design, curata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana. Uno straordinario percorso visivo che, attraverso il patrimonio dei giardini classici e contemporanei all’italiana, dal Rinascimento a oggi, racconta come il saper fare italiano abbia saputo plasmare la natura per trasformarla in arte.
Poi la musica, con il concerto inaugurale per pianoforte e due violoncelli intitolato Un Insolito Trio, composto dai giovani e talentuosi musicisti Viviana Velardi, Giacomo Furlanetto e Dylan Baraldi, con opere di Barriere, Popper, Piatti e Menotti. Il concerto rinnova la collaborazione dell’IIC di Cracovia con l’Accademia dei Cameristi di Bari, con l’obiettivo di sostenere la proiezione all’estero dei più talentuosi musicisti italiani delle giovani generazioni.
Infine, la danza, con due straordinari momenti: Rhythm of Life, performance di danza contemporanea realizzata dalla ballerina italiana Paola Sannino per la coreografia di Mariacira Iacomino; e Bella Regina, una suite di eleganti danze rinascimentali in stile italiano, ispirate ai trattati originali di Fabrizio Caroso e Cesare Negri, coreografi e maestri di ballo del Cinquecento, e abiti ispirati alle realizzazioni del coevo Maestro e artista Santi Gucci. Le due performance sono state realizzate in collaborazione con la prestigiosa compagnia Cracovia Danza.
“Promuovere la cultura italiana oggi significa mostrare come la nostra eredità storica sappia dialogare con il presente, come la tradizione sia fonte di continua innovazione”, ha evidenziato il Direttore dell’IIC di Cracovia, Matteo Ogliari, inaugurando l’evento. “Italia in Villa è la dimostrazione che la cultura non vive solo nei musei o nelle sale da concerto, ma nella capacità di creare momenti di autentica condivisione”.
L’evoluzione da “Vino in Villa” a “Italia in Villa” riflette il crescente interesse del pubblico polacco per la cultura italiana in tutte le sue sfaccettature. Come evidenziato dai dati del 2024, il mercato vinicolo polacco ha raggiunto un valore di 1,1 miliardi di euro con una crescita del 7,3%, segno di un interesse in costante evoluzione, mosso proprio dalla ricerca del consumatore polacco di un prodotto che non è soltanto eccellente, ma che è chiave d’accesso per uno stile di vita che affascina. (aise)