“Italian threads: conversations on fashion”: in Ambasciata a Londra un nuovo incontro dedicato alla moda
LONDRA\ aise\ - È tornato il 12 novembre, per il suo ultimo appuntamento del 2024, “Italian threads: conversations on fashion”, il ciclo di incontri che l’Ambasciata d’Italia nel Regno Unito, in collaborazione con la testata giornalistica online ThePlatform, dedica a una delle industrie italiane più rappresentative: la moda.
L’appuntamento era con uno dei maggiori e più antichi produttori di seta mondiale, Ratti spa società benefit.
Durante l’incontro, dal titolo “la cultura del tessile italiano: i partner delle case di moda nel mondo”, l’amministratore delegato di Ratti, Sergio Tamborini, in conversazione con Maria Silvia Sacchi, fondatrice e direttrice di ThePlatform, ha raccontato la storia di questo marchio, illustrato i processi di lavorazione e, attraverso una Londra contemporanea, immaginata sui disegni della mappa realizzata dall’artista inglese Jenni Sparks per Evermade, mostrato in quanti luoghi della capitale britannica si trovano i prodotti di questa eccellenza italiana. Con Tamborini, che è anche presidente di Sistema moda Italia, si è approfondita inoltre la centralità della filiera della moda italiana, l’unica ad aver ancora mantenuto in maniera pressoché intatta tutte le fasi della produzione.
Nella bellissima sede dell’Ambasciata in Grosvenor Square gli ospiti hanno potuto, infine, assistere a una performance dedicata alla stampa a mano tradizionale con la presenza di “planche” del XIX secolo direttamente in arrivo dall’Archivio Ratti di Guanzate, in provincia di Como.
Con l’intervento di Sergio Tamborini si chiude così il primo ciclo di “Italian threads: conversations on fashion”, ideata da Maria Silvia Sacchi, che ha visto alternarsi sul palco dell’Ambasciata alcuni dei più importanti nomi della moda italiana. Ad aprire il ciclo era stato Luca Sburlati, ceo di Pattern Group, seguito dagli imprenditori Renzo Rosso, fondatore del gruppo Otb, e Alfonso Dolce, amministratore delegato di Dolce&Gabbana. L’edizione 2025 è già in cantiere. (aise)