Italiano, lingua oltre confini: la SLIM 2025 a Niamey con l'Ambasciata

NIAMEY\ aise\ - “Sprezzatura”, “Meraviglioso”, ma anche “Mah” e “Boh” sono state le risposte alle parole preferite in italiano, con una sequela esilarante di parole difficili da pronunciare: scoiattolo che è diverso dal formaggio squacquerone; coniglio che non si trova quando in farmacia si cerca un collirio per gli occhi. Questo il tono – partecipe e gioioso, ma anche molto serio – con cui quattro relatori di eccezione hanno animato la tavola rotonda svolta presso l'African Development University-ADU il 24 ottobre scorso e dedicata all’italiano senza confini, nell’ambito della XXV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo organizzato dall'Ambasciata d'Italia a Niamey, nel Niger.
Così, l’Ambasciatrice del Regno Unito e Decana del corpo diplomatico a Niamey, Catherine Inglehearn, ha raccontato di aver iniziato la sua carriera in Italia; Natsuko Sawaya, funzionaria giapponese presso OIM si è formata negli istituti pedagogici in Emilia Romagna; Daniella Montemarano, italo-americana ora in servizio presso la Banca Mondiale è orgogliosa attraverso la conoscenza dell’italiano di riconnettersi con le proprie radici; e Hans De Block, giovane diplomatico dell’Ambasciata belga, è un ex ‘normalista’, allievo del prestigioso Istituto Sant’Anna di Pisa.
Perché investire nella lingua italiana? Perché “la lingua più bella del mondo” è di volta in volta un veicolo per un percorso accademico di eccellenza; viatico per l’accesso privilegiato alla cultura e a uno stile di vita di eccezione; e un modo per ritrovare la propria storia. L’italiano, come ha sottolineato l’Ambasciatore d'Italia nel Niger, Roberto Orlando, è una lingua straniera “vocational”, ovvero del cuore: augurando anche agli studenti, magari prossimi frequentatori di un corso di lingua finanziato dal MAECI, di innamorarsene.
Il rappresentante dell’Ufficio della Cooperazione Svizzera, Luc Nicod, ha richiamato lo statuto dell’italiano nel proprio Paese quale lingua ufficiale, ricollegandosi al plurilinguismo della Svizzera quale tratto in comune con il Niger, e ha annunciato i prossimi progetti in materia di lingua italiana, che prevedono un ciclo di proiezioni cinematografiche e uno spettacolo teatrale sulla letteratura in lingua italiana, in corso di programmazione. (aise)