La Giornata della ricerca italiana a Friburgo con il Consolato

FRIBURGO\ aise\ - Lo scorso 10 aprile si è tenuto a Friburgo il tredicesimo appuntamento di “Storie di Volti”, progetto del Consolato italiano, per l’occasione dedicato alla scienza, in concomitanza dell’ottava Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo.
La realtá di Friburgo – riporta il Consolato – è nota nel contesto tedesco per la presenza di numerosi centri di ricerca di eccellenza, per la sua prestigiosa università e clinica universitaria. Moltissimi, dei più di 60.000 connazionali che vivono nel territorio della Circoscrizione di Friburgo, sono impiegati in questi contesti e ricoprono spesso in essi posizioni di rilievo.
Nella sera del 10 aprile, nel formato previsto da “Storie di Volti”, al Planetario di Friburgo sono stati presentati i percorsi accademici, lavorativi e di vita di sei connazionali che da tempo vivono a Friburgo.
Da Giampietro Moras, responsabile simulazioni multiscala dell’Istituto Fraunhofer IWM dedicato alla meccanica dei materiali, a Edoardo Carnio e Giulio Rossi, ricercatori fisici quantistici e medici che ricoprono posizioni di prestigio presso l’università e la clinica universitaria, passando poi all’ascolto dell’esperienza di un professore di elettronica Paolo Guagni, di una project manager e di una key account manager in ambito farmaceutico, Daria Monaldi e Valentina Marchesin, tutti i percorsi dei connazionali – sottolinea il Consolato – sono iniziati in Italia a dimostrazione della solidità del nostro sistema di formazione e della qualitá della ricerca e dell’alta formazione che il nostro Paese sa assicurare.
“Come Consolato abbiamo deciso di valorizzare la loro attività attuale e anche il loro percorso fatto di sacrifici e di resilienza e di intraprendenza per continuare la loro carriera all’estero. I sei relatori hanno saputo, al contempo, promuovere un’immagine moderna e dinamica dell’Italia di fronte al numeroso pubblico italiano e tedesco presente”, riporta la sede di Friburgo.
L’evento è stato ospitato dal Planetario di Friburgo, scelto, spiega il Consolato, “come luogo simbolo della ricerca e della capacitá di andare oltre i confini, e catalizzatore per il coinvolgimento tra il pubblico di rappresentanti delle istituzioni scientifiche tedesche locali”.
Non poteva mancare, in una circoscrizione nella quale la comunità è composta in gran parte da giovani, un intervento dedicato alle future generazioni con lo stimolante discorso dell’ingegnera Annamaria Nassisi in collegamento da Roma, che si occupa da più di trent’anni di sistemi per l’osservazione della Terra e che con la sua associazione e il suo esempio avvicina le giovani studentesse al mondo STEM. (aise)