La Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo a Ginevra

GINEVRA\ aise\ - Si è svolto lunedì scorso, 14 aprile, a Ginevra un evento organizzato dal Consolato Generale per celebrare l’VIII Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo.
Alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Svizzera Gian Lorenzo Cornado e della Console Generale Nicoletta Piccirillo, Professoresse e Professori e ricercatori e ricercatrici delle principiali Università della Svizzera Romanda, si sono riuniti per celebrare la Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo, la GRIM, che l’Italia ha stabilito al 22 aprile, in onore della ricorrenza della nascita di Rita Levi Montalcini.
Un tributo alla ricerca italiana in un Paese dove la comunità delle ricercatrici e dei ricercatori italiani è tanto ampia quanto prestigiosa, con persone stabilmente attive nelle università, negli ospedali e istituti di ricerca, in larga parte in posizioni di responsabilità e prestigio.
“Questa Comunità è motivo di orgoglio per l’Italia ed elemento importante per la crescita delle relazioni bilaterali italo-svizzere nell’ambito scientifico e tecnologico. L’Italia è fiera di Voi”. Con queste parole l’Ambasciatore Cornado ha aperto la conferenza sottolineando come la formazione ricevuta in Italia continui a rappresentare un solido punto di partenza per percorsi di successo a livello internazionale.
L’evento organizzato dalla Console Piccirillo è alla sua seconda edizione e rappresenta, oltre che un momento di celebrazione della ricerca italiana, una preziosa occasione per promuovere reti di ricercatori italiani che all’estero svolgono un ruolo cruciale nel mantenere vivi i legami con l’Italia, ma anche nel favorire il dialogo con le istituzioni svizzere, creando spazi di confronto, progettazione comune e condivisione di buone pratiche.
Nel corso dell’evento sono intervenuti il Professor Ambrogio Fasoli, Vice-Presidente accademico EPFL, con la presentazione dal titolo “L’energia da fusione: una stella sulla terra” relativo a progetti di fusione nucleare per la produzione di energia pulita, e in particolare al progetto internazionale ITER a cui partecipa l’Italia; la Professoressa Costanza Bonadonna, Preside della Facoltà di Scienze dell’Università di Ginevra, che ha esposto una relazione sul “Rischio vulcanico una sfida per la scienza e la società” illustrando anche le attività in collaborazione con la Protezione Civile italiana, in particolare nei Campi Flegrei; il Dottor Lorenzo Amati, Direttore dell’OAS di Bologna INAF, con la presentazione dal titolo “Esplora l’Universo con i lampi di raggi gamma” relativo al progetto per la missione Theseus dell’Agenzia Spaziale Europea. (aise)