Londra: in Ambasciata si discute di sfide e opportunità della transizione verso sistemi alimentari più sostenibili

LONDRA\ aise\ -Guidare il cambiamento dei sistemi alimentari sostenibili” è il titolo dell’evento che si è tenuto ieri, 8 maggio, presso l’Ambasciata d’Italia a Londra.
Organizzato dall’addetta agricola Gabriella Manfredi, in collaborazione con il Ministero britannico per l’Ambiente, l’Alimentazione e gli Affari Rurali (DEFRA) e l’Università di Westminster, il panel ha riunito voci di primo piano sia dall’Italia sia dal Regno Unito per riflettere sulle sfide e le opportunità legate alla transizione verso sistemi alimentari più sostenibili, resilienti e inclusivi.
L’iniziativa ha accolto circa 70 ospiti, tra i quali rappresentanti di enti governativi britannici, università, organizzazioni internazionali, autorità locali e settore privato.
I saluti di apertura sono stati affidati al vice capo Missione, Riccardo Smimmo, che ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra Italia e Regno Unito nel campo della sostenibilità agroalimentare.
La discussione, incentrata su politiche nazionali, governance, innovazione, scelte dei consumatori e ruolo delle imprese nel settore alimentare, è stata moderata da Valentina Hargrave, responsabile del Farming and Countryside Programme di Defra.
Alessandra Pesce, direttrice delle Politiche Agricole e della Bio-economia presso il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA), ha illustrato l’approccio dell’Italia verso la sostenibilità agricola. Pesce ha poi analizzato l’evoluzione dei modelli di governance creati in risposta all’agenda della sostenibilità e presentato esempi concreti di politiche che hanno migliorato il sistema agroalimentare in Italia.
Jonathan Baker, vice direttore di Defra, ha offerto una prospettiva britannica, descrivendo le politiche agricole e alimentari post-Brexit centrate sulla sostenibilità, per poi riflettere sulle opportunità di sinergia fra Regno Unito, Italia e il più ampio contesto europeo.
Stefano Pascucci, professore all’Università di Exeter, si è concentrato sulle filiere agroalimentari e su come le imprese stiano adottando pratiche sostenibili, come l’agricoltura rigenerativa. Ha discusso strategie di governance che si sono rivelate efficaci nel promuovere cambiamenti concreti all’interno delle aziende private.
Luca Cacciolatti dell’Università di Westminster ha esaminato il ruolo degli ecosistemi dell’innovazione e la collaborazione tra mondo accademico, industria e governo nell’accelerare la transizione verso sistemi alimentari sostenibili. Ha evidenziato come le tecnologie emergenti e un approccio sistemico possano contribuire a ridefinire il sistema agro-alimentare in risposta a sfide globali come il cambiamento climatico e le disuguaglianze.
Fred Yamoah, professore di Sostenibilità presso la Buckinghamshire New University, ha spiegato come i consumatori stiano plasmando i sistemi alimentari attraverso il loro comportamento e la domanda di prodotti sostenibili. Ha sollevato domande chiave sulla disponibilità dei consumatori ad assumere un ruolo più attivo, e su quali iniziative, politiche o guidate dalle imprese, abbiano avuto successo nell’orientarli verso scelte più sostenibili. Yamoah ha, inoltre, affrontato il tema della “fiducia” in relazione a etichette e certificazioni di sostenibilità.
Oggi il confronto è proseguito con un incontro di approfondimento ulteriore presso la sede di Defra per discutere i modelli di governance nazionale e gli strumenti politici per l’agricoltura sostenibile insieme alla delegazione italiana, della quale facevano parte i ricercatori del CREA e l’addetta Manfredi.
Il programma è proseguito nel primo pomeriggio con un incontro all’Università di Reading e la visita alla fattoria sperimentale, per valutare possibili sinergie tra i due istituti di ricerca.
L’iniziativa di due giorni ha riaffermato l’impegno condiviso di entrambe le nazioni nella costruzione di sistemi agroalimentari più sostenibili e resilienti, con un forte accento sulle politiche basate su scienza, innovazione e collaborazione tra più attori. (aise)