Migliorare la qualità dell’occupazione: a Bucarest la conferenza promossa dall’Ambasciata

BUCAREST\ aise\ - Si è svolta giovedì scorso, 3 aprile, a Bucarest la conferenza “Migliorare la qualità dell’occupazione attraverso la valorizzazione delle competenze e la collaborazione globale: una sfida per le imprese italiane in Romania – Esperienze e buone pratiche in linea con gli standard OCSE”.
Organizzata dall’Ambasciata d’Italia in collaborazione con il Ministero del Lavoro, della Famiglia, della Gioventù e della Solidarietà Sociale di Romania e il contributo della società Adecco, la conferenza ha riunito rappresentanti delle istituzioni pubbliche romene, esperti di settore, associazioni di categoria e rappresentanti delle principali aziende italiane e internazionali attive in Romania. Al centro del dibattito, lo scenario di crescente complessità di un mercato del lavoro che richiede, tanto a livello europeo che dei singoli Stati membri, nuovi investimenti per la formazione continua e lo sviluppo di collaborazioni pubblico-privato.
Alla conferenza sono intervenuti Simona Bucura-Oprescu, Ministra del Lavoro, della Famiglia, della Gioventù e della Solidarietà Sociale di Romania; Alfredo Durante Mangoni, Ambasciatore d’Italia in Romania; Luca Niculescu, Segretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e Coordinatore Nazionale per il processo di adesione della Romania all’OCSE; Stefano Scarpetta, Direttore Generale per l’Occupazione, il Lavoro e gli Affari Sociali dell’OCSE; Mario Nava, Direttore Generale per l’Occupazione, gli Affari Sociali e l’Inclusione della Commissione europea (via video); Massimo Temussi, Direttore Generale per le Politiche Attive del Lavoro, i Servizi per l’Impiego e gli Incentivi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali italiano; Francesco Zacchetti, fondatore e membro del consiglio di amministrazione dell’Associazione romena dei Fornitori di Servizi per le Risorse Umane (AFSRU) e Country Manager Adecco Romania; Cosmin Boiangiu, Direttore Esecutivo dell’Autorità Europea del Lavoro (EAL); Robert Santa, Responsabile di ricerca di Rethink Romania; Emilia Botezan, Responsabile del Dipartimento Affari Internazionali e Investimenti Esteri del Comune di Cluj-Napoca; Roberto Musneci, Presidente della Camera di Commercio Italiana per la Romania (CCIpR); Alessio Cioni, Direttore Generale e Amministratore Delegato di Intesa Sanpaolo Bank Romania; Giulio Bertola, Presidente di Confindustria Romania.
“In Romania, come in Italia, la formazione e le competenze della forza lavoro sono una delle principali sfide da affrontare per rafforzare la competitività e la crescita sostenibile dell’ambiente imprenditoriale. Con questa conferenza vogliamo colmare una lacuna nelle attività di diplomazia pubblica dell’Ambasciata ed offrire alle istituzioni romene, ma anche alle nostre aziende investitrici e alle imprese internazionali che operano in Romania, un contributo concreto a un dibattito ormai ineludibile, proseguendo così il sostegno italiano all’adesione della Romania all’OCSE” ha evidenziato nel saluto di apertura l’Ambasciatore Durante Mangoni.
La conferenza, ha proseguito l’Ambasciatore, si è posta l’ambizione di offrire concreti contributi d’idee per lo sviluppo di politiche in linea con i principi della Union of Skills lanciata a marzo dalla Vice Presidente della Commissione europea, Roxana Mînzatu. Una sfida comune ai due Paesi, che può fortemente beneficiare del livello di eccezione raggiunto dal partenariato economico bilaterale italo-romeno.
“Le imprese italiane in Romania contribuiscono in modo significativo allo sviluppo del mercato del lavoro. In tale contesto, la collaborazione tra il settore privato e le Autorità è fondamentale per garantire un’adeguata formazione professionale e per ridurre il divario tra le esigenze dei datori di lavoro e le competenze disponibili” ha sottolineato la Ministra Bucura-Oprescu nel suo saluto. “La Romania ha un enorme potenziale, sia nelle nuove generazioni di giovani di talento che nella possibilità di investire nello sviluppo continuo di coloro che già lavorano. Tuttavia, è chiaro che settori chiave come l’IT, l’ingegneria, la sanità e i servizi stanno affrontando una carenza di competenze specifiche. Per questo è importante adattare la formazione professionale alle richieste del mercato del lavoro globale e alle professioni del futuro”.
Il Segretario di Stato Niculescu ha ricordato il percorso di rilievo compiuto dalla Romania dall’inizio del processo di adesione su un tema, quello del lavoro, fondamentale per l’intera Europa. In tal senso, la conferenza ha interpretato lo spirito migliore dell’OCSE per un confronto di ampio respiro che ha riunito a Bucarest rappresentanti dell’Organizzazione e dell’Autorità Europea del Lavoro.
Nella relazione principale della conferenza, il Direttore Stefano Scarpetta ha offerto uno spaccato dei rilevanti progressi compiuti dalla Romania negli ultimi 30 anni, ma anche delle sfide che rimangono attuali per completare il percorso di convergenza con i livelli di occupazione e formazione dei Paesi OCSE. La profonda trasformazione causata dalla transizione digitale e verde, dalla presenza sempre più granulare dell’intelligenza artificiale e dal progressivo invecchiamento della popolazione attiva eleva la necessità e urgenza di ulteriori misure per l’ingresso nel mondo del lavoro di giovani e donne. Analogamente, il rafforzamento dei servizi per l’impiego, anche con collaborazioni pubblico-privato, e la formazione continua degli adulti rimangono la chiave di volta per facilitare la transizione della forza lavoro verso le competenze richieste da un mercato in costante evoluzione.
Partendo dalla relazione, gli esperti e rappresentanti istituzionali intervenuti nei due panel hanno approfondito i temi della giornata, articolando proposte e condividendo esperienze progettuali italiane ed europee. Come il Direttore Massimo Temussi del Ministero del Lavoro italiano, che ha presentato un progetto attualmente sviluppato dall’OCSE e dall’Italia volto a rafforzare i partenariati pubblico-privati nell’erogazione dei servizi per l’impiego in Italia, e che può offrire utili riferimenti anche per la Romania.
Nell’intervento conclusivo, il Direttore Generale della Commissione europea Mario Nava ha ricordato come il mercato del lavoro europeo perderà da qui al 2050 un milione di lavoratori all’anno, con un impatto negativo sugli investimenti tecnologici e la competitività. Per rispondere a queste sfide, l’Unione europea ha lanciato la Union of Skills, una nuova iniziativa per i prossimi 5 anni. Una governance forte, il miglioramento dell’istruzione e dell’attrattività della formazione professionale per giovani e adulti e il rafforzamento dei servizi all’impiego sono il cuore della strategia. (aise)