Primi risultati del nuovo Consolato Generale di Bruxelles – di Alessandro Butticé

BRUXELLES\ aise\ - La presentazione del “Rapporto Italiani nel Mondo 2024” presso il Foyer Catholique Européen di Bruxelles, il 7 aprile scorso - sulla quale intendiamo ritornare con un più approfondito articolo - è stata anche l’occasione, per il nuovo Console Generale d’Italia, Francesco Varriale, di presentare un primo bilancio della sua attività.
L'evento è stato infatti un’ottima dimostrazione per confermare Bruxelles come piazza privilegiata per l’approfondimento di tematiche di alto respiro, come l’emigrazione italiana nel mondo, oggi diventata emigrazione più di qualità che di quantità con ricadute positive, e non solo negative, per tutto il Sistema-Italia. Essa contribuisce, infatti, a costruire una società più aperta, inclusiva e solidale, nella capitale belga ma anche dell’Unione europea dove, dopo anni di presenza di una semplice cancelleria consolare, assieme al potenziamento delle rappresentanze diplomatiche italiane in Belgio – presso l’Ue e la Nato, - è stato riaperto un Consolato generale, uno degli obiettivi del Primo Vicepremier e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani sin dall'inizio del suo mandato.
Ciò ha permesso, da un lato, il potenziamento delle risorse umane della struttura, quasi raddoppiando il personale destinato allo sportello unico; e, dall’altro, ha portato alla nomina, il 1° luglio del 2024, del nuovo Console Generale Francesco Varriale. Uno dei predecessori del quale, oltre trent’anni fa, è stato l’attuale Segretario Generale della Farnesina, Ambasciatore Riccardo Guariglia.
Soddisfazione della comunità italiana
Chi scrive, dopo aver intervistato diversi rappresentanti della Comunità italiana a Bruxelles, compresi membri del Comites, ha potuto constatare direttamente come, in pochi mesi di intensa attività, il nuovo Console Generale abbia già conseguito importanti e tangibili risultati, sui quali torneremo a breve, per la comunità italiana della circoscrizione Regione di Bruxelles-Capitale, Regione fiamminga, Provincia del Brabante Vallone e Provincia del Brabante fiammingo. In modo particolare nel superare il problema delle lunghe liste di attesa per il rilascio della carta d’identità e del passaporto. Che, per una comunità nazionale fatta, a Bruxelles, a differenza di altre circoscrizioni consolari, di molti giovani, funzionari Ue, internazionali, e dipendenti di gruppi e società internazionali con grande mobilità, era diventato un problema importante.
Il nuovo Console Generale Varriale, sin dai primissimi giorni dall’assunzione delle sue funzioni, ha avviato un mandato promettente e ricco di iniziative, concentrandosi su innovazioni operative e miglioramenti in vari ambiti dei servizi consolari. In poche settimane dal suo insediamento, avvenuto dopo l’estate, Varriale ha messo in atto cambiamenti chiave che stanno già mostrando risultati molto significativi.
Cifre di tutto rispetto premiano gli sforzi della Farnesina
Uno dei primi grandi successi conseguiti è stato l’apertura dello sportello unico il 7 gennaio 2025. Questo servizio ha permesso di aumentare l'interconnessione tra i vari dipartimenti, assicurando una gestione più snella ed efficiente delle richieste. L’aumento delle attività ha trovato riscontro nel numero di nuovi italiani che si sono registrati al consolato di Bruxelles, che comprende anche la circoscrizione delle Fiandre. A marzo 2025, gli iscritti erano 121.184, rispetto ai 96.263 di marzo 2015, segno di una comunità in forte crescita e ben radicata. Ma anche della crescente attrattività della regione, considerata una delle più prospere e dinamiche del Paese, caratterizzata da una popolazione giovane e attiva. La comunità italiana qui è recente, con forti legami con l’Italia, propensa a viaggiare sia per lavoro che per piacere. La presenza di importanti centri economici, sei tra le università più prestigiose del Paese ed il Porto di Anversa, sottolineano l'importanza strategica della circoscrizione.
Il console generale Varriale ha anche potenziato la capacità dei servizi documentali. Nel primo trimestre del 2025, solo per dare un esempio, sono stati emessi 2.143 passaporti e 1.534 carte d'identità elettroniche (CIE), marcando un incremento rispettivamente del 21% e del 24% rispetto allo stesso periodo del 2024. Solo a marzo, i passaporti emessi sono stati 800, con un incremento di oltre il 40% rispetto all’anno precedente. Ed è questo un chiaro segnale che il consolidamento dei servizi, grazie anche alle risorse supplementari fornite dalla Farnesina, ha avuto un impatto molto positivo sulla capacità di risposta del nuovo Consolato generale.
Rilascio carte d’identità anche in giornata, e passaporti in due settimane
Per le carte di identità, invece, il nuovo Console generale ha voluto adottare un sistema flessibile, permettendo agli utenti persino di ottenere il servizio in giornata, a condizione della capacità ricettiva. Se necessario, in caso di urgenze motivate, viene comunque proposto un appuntamento entro una settimana.
Per i passaporti invece, nuovi slot per gli appuntamenti vengono pubblicati settimanalmente, garantendo il rilascio entro 14 giorni. Nonostante la continua espansione, l'offerta di slot non riesce ancora però a soddisfare totalmente, come vorrebbe Varriale, la domanda crescente.
Un ulteriore passo avanti significativo è stato fatto anche sul fronte delle iscrizioni e variazioni anagrafiche. A fine settembre 2024, quando Varriale era appena arrivato, pendevano 964 iscrizioni e 396 variazioni da processare. Oggi, grazie anche alle maggiori risorse umane, le nuove richieste sono lavorate entro il giorno successivo all’arrivo, riducendo drasticamente i tempi di attesa.
15 dipendenti gestiscono allo sportello una popolazione pari a quella di città come Monza, Sassari o Bergamo
Per dare un ordine di grandezza a chi, spesso e a sproposito, compara i tempi di risposta di qualunque consolato italiano a quelli delle amministrazioni più efficienti di piccoli-medi comuni italiani (nessuno si azzarda mai a compararli a Comuni come quello, ad esempio, di Roma, del quale chi scrive ha triste esperienze dirette!), merita fare qualche riferimento numerico. Visto che le cifre parlano sempre meglio delle parole.
La popolazione della circoscrizione del Consolato generale di Bruxelles è paragonabile a città italiane come Monza, Sassari e Bergamo, ognuna con circa 120.000 abitanti. Ma il numero di personale destinato alla trattazione dell’anagrafe e lo stato civile (come accade per ogni altro consolato italiano nel mondo) non è paragonabile a quello di un’amministrazione comunale, al quale bisogna aggiungere quello che, nelle relative questure, si occupa del rilascio dei passaporti ai cittadini residenti in Italia.
Referendum 2025: uno spreco enorme di risorse umane e finanziarie, renderebbe urgente l’adozione del voto elettronico
In vista del referendum del 2025, inoltre, circa 100.000 cittadini avranno diritto al voto, richiedendo un impegno enorme per l’organizzazione consolare, che dovrà continuare ad avvalersi dello stesso personale. Rendendo urgente, a nostro parere, nell’interesse dell’ignaro cittadino e contribuente, l’adozione anche in Italia, come accade da tempo in altri Paesi come la Francia, del voto elettronico, almeno per i cittadini residenti all’estero. Tema, questo, che merita una robusta campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, visti i miliardi di euro sprecati a livello organizzativo, di stampa delle schede elettorali, e di spedizione. Oltre ad innumerevoli rischi di brogli, e sottrazioni di schede, che potrebbero essere invece quasi azzerati dal voto elettronico.
Il successo di questi primi mesi del nuovo Consolato Generale di Bruxelles è il frutto, oltre che della volontà della Farnesina, guidata da Antonio Tajani, e delle capacità del Console Generale Francesco Varriale, soprattutto dell’impegno dei 25 dipendenti, dei quali 11 addetti allo sportello e 10, compreso il Console, con funzioni di backoffice. I quali gestiscono documentazione di viaggio, anagrafe, stato civile e rilascio passaporti, e preparano il prossimo referendum. Con l’obiettivo di migliorare sempre l’esperienza consolare degli italiani residenti a Bruxelles e nella circoscrizione, al servizio dei quali pongono, come mi ha assicurato il Console generale, la loro abnegazione.
Ottima sinergia con le 3 sedi diplomatiche italiane in Belgio
Con una gestione così dinamica e orientata al cittadino, provata da cifre, e non dalle solite parole, il Consolato Generale, grazie alla determinazione ed al grande supporto fornito dalla Farnesina, è ben avviato ad affrontare le future e crescenti sfide con le dovute competenza ed efficacia. In grande sinergia con l’Ambasciatore d’Italia in Belgio, Federica Favi, la quale, proseguendo sull’onda della tradizione consolidata dal suo predecessore, Ambasciatore Francesco Genuardi, lavora in stretta sinergia con gli altri colleghi Rappresentanti Permanenti d’Italia presso l’Ue (Vincenzo Celeste) e la Nato (Marco Peronaci) ai quali mette a disposizione, oltre ai contatti bilaterali con Belgio, la sua bella e centralissima Residenza come base del “Sistema Italia” a Bruxelles. Che non è solo come capitale del Belgio, ma anche sede delle principali istituzioni Ue e della Nato. Superando cioè le divisioni campanilistiche o di parrocchia, che non sempre fanno parte delle migliori tradizioni del nostro Paese, neppure all’estero, e del gioco di squadra che è invece preteso dall’attuale capo della Farnesina.
Da parte nostra, da bravi watchdog, come ora ci rallegriamo per questi innegabili e tangibili successi, rassicuriamo i nostri lettori che non mancheremo di segnalare anche eventuali criticità che dovessero emergere. A garanzia della nostra oggettività, ma anche del nostro spirito sempre costruttivo, anche nella critica, del rafforzamento del sistema Italia a Bruxelles, in Europa e nel mondo. E del servizio che, prima di ogni altro obiettivo, questo Sistema deve sapere offrire ai cittadini. (alessandro butticé\aise)