Sarajevo: l’ambasciatore Di Ruzza presenta il progetto OIM-AICS sulla risposta ai disastri naturali

SARAJEVO\ aise\ - Presso la prestigiosa sede della Europe House si è svolto ieri, 26 giugno, a Sarajevo l’evento inaugurale del progetto “Bosnia ed Erzegovina: rafforzamento delle capacità locali di preparazione e risposta ai disastri”, importante iniziativa volta al miglioramento della preparazione degli attori locali nella risposta ai disastri naturali.
Il progetto è stato lanciato dall’Organizzazione Internazionale per la Migrazione (OIM) e dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo (AICS), con il supporto dell’Ambasciata d’Italia a Sarajevo.
All’inaugurazione erano presenti l’ambasciatore Marco Di Ruzza, la direttrice dell’AICS per i Balcani Occidentali Stefania Vizzaccaro e Laura Lungarotti, capo missione OIM in Bosnia Erzegovina, insieme ai principali partner del progetto: la Croce Rossa della Bosnia Erzegovina, la Protezione Civile della Republika Srpska, la Protezione Civile della Federazione di Bosnia ed Erzegovina e il Dipartimento per la Pubblica Sicurezza del Distretto di Brcko.
La capo missione di OIM Lungarotti ha illustrato le ragioni alla base dell’iniziativa, ricordando come la Bosnia Erzegovina sia uno dei paesi più vulnerabili in Europa a fenomeni naturali estremi, come testimoniato dalle gravi inondazioni del 2014. “Con questo progetto, finanziato dall’AICS, continueremo cosi’ l’impegno iniziato nel 2014 con una maggiore attenzione alla prevenzione e alla preparazione al rischio di disastri”, ha affermato Lungarotti.
La direttrice dell’AICS (Ufficio di Tirana con competenza regionale) Vizzaccaro, da parte sua, ha sottolineato che “grazie a questo progetto, venti comuni della Bosnia-Erzegovina beneficeranno di interventi di rafforzamento delle capacità per rispondere più efficacemente ai disastri”, aggiungendo che “il progetto è stato concepito per essere incentrato sulle persone e sulle loro potenziali vulnerabilità, comprese quelle indotte da fattori socio-economici, di genere, di disabilità, di età, con particolare attenzione alla parità di genere”.
Questo progetto svolge anche una rilevante funzione nel favorire l’allineamento della Bosnia Erzegovina agli standard europei e internazionali. Come ha infatti evidenziato l’ambasciatore Di Ruzza, “il progetto mira a sostenere gli obblighi della Bosnia-Erzegovina in qualità di nuovo membro del meccanismo di protezione civile dell’UE nonché l’impegno globale del Paese per l’agenda 2030. Vorrei quindi sottolineare l’importanza che l’Italia attribuisce alla realizzazione di un’iniziativa che garantirà un futuro più sicuro per i cittadini della Bosnia Erzegovina, al contempo contribuendo al cammino di integrazione europea del Paese balcanico”.
L’iniziativa, ha altresì ricordato l’ambasciatore, consolida ulteriormente il partenariato in essere tra l’Ambasciata d’Italia a Sarajevo e l’ OIM, proiettandolo oltre il settore della gestione dei flussi migratori. (aise)