“Showcasing Maltese and Italian Space Journeys”: la collaborazione spaziale tra Italia e Malta si rafforza

LA VALLETTA\ aise\ - Grande soddisfazione è stata espressa dall’ambasciatore d’Italia a Malta, Fabrizio Romano, e dall’amministratore delegato di Xjenza Malta, Silvio Scerri, per l’evento “Showcasing Maltese and Italian Space Journeys”, organizzato congiuntamenteil 10 dicembre scorso e incentrato sui percorsi spaziali dei due Paesi.
Organizzato nel quadro delle celebrazioni per la Giornata Italiana dello Spazio, l’evento è stato un’opportunità per riflettere sul significativo contributo che Italia e Malta hanno dato e continuano a dare all’esplorazione e alla ricerca spaziale.
L’Italia è un attore chiave nella ricerca e nelle missioni spaziali internazionali, a partire dagli sviluppi connessi alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e dai progetti innovativi attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e i suoi partner industriali e scientifici.
Come attore emergente, Malta ha compiuto passi significativi nella politica spaziale, nella ricerca e nell’innovazione. Attraverso la nuova Agenzia Governativa, Xjenza Malta, il Paese continua a sviluppare le sue conoscenze e capacità legate allo spazio, promuovendo la collaborazione con partner internazionali e supportando il crescente interesse per la tecnologia spaziale, le comunicazioni satellitari e il monitoraggio ambientale. In tal senso, il 2024 è stato un anno fondamentale per Malta, grazie all’avvio del programma PECS dell’Agenzia Spaziale Europea, il rafforzamento delle relazioni con l’Agenzia Spaziale UE e l’accesso del Paese alla Federazione Astronomica Internazionale.
“Con questo evento celebriamo con i nostri amici maltesi i primi 60 anni di Italia nello Spazio”, ha affermato l’ambasciatore Romano. “Infatti, dal lancio del primo satellite italiano, San Marco 1, avvenuto nel 1964, l’Italia continua a dimostrare uno straordinario impegno nell’esplorazione spaziale e nello sviluppo di tecnologie all’avanguardia. Oggi, non solo celebriamo i successi del passato, ma guardiamo anche al futuro della cooperazione con un importante partner dell’UE come Malta, sapendo che la nostra collaborazione bilaterale può avere un impatto significativo sulle sfide regionali e globali dei prossimi decenni”.
“Malta è orgogliosa dello sviluppo del proprio ruolo nella comunità spaziale internazionale”, ha affermato Scerri. “Mentre continuiamo a rafforzare la nostra partnership con l’Agenzia Spaziale Europea, le istituzioni dell’UE e gli innovatori del settore privato, vi è un notevole impegno a sostenere l’emergere di un ecosistema spaziale locale in grado di competere a livello internazionale”.
Quest’anno l’evento ha presentato un formato unico, unendo scienza, storia e musica, coinvolgendo rappresentanti dalle istituzioni, dal mondo accademico e dal settore privato e concretizzando l’opportunità di rafforzare ulteriormente le relazioni diplomatiche e scientifiche e di aumentare la visibilità delle attività e opportunità disponibili nel settore spaziale in entrambi i Paesi.
Durante l’evento, un focus specifico è stato dedicato al progetto ASTROBEAT, un esempio di cooperazione italo-maltese al lavoro. Il progetto, guidato dall’ingegnere aerospaziale e pianista italiano Leonardo Barilaro e in parte finanziato da Xjenza Malta, è attualmente a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
Barilaro, noto come The Space Pianist, collabora con la violoncellista nominata ai Grammy Tina Guo, il compositore Steve Mazzaro e la NYU Abu Dhabi, fondendo musica e scienza in un’iniziativa di sensibilizzazione globale.
Combinando scienza e arte, ASTROBEAT esplora le applicazioni di saldatura a freddo per la riparazione di emergenza dello scafo di veicoli spaziali, mentre porta avanti la sua missione culturale attraverso la Space Art. Dopo aver superato con successo le prove di saldatura a freddo, ASTROBEAT ha presentato in anteprima due brani musicali in live streaming dalla ISS, ottenendo il riconoscimento come uno dei cinque esperimenti promossi dal programma di outreach pubblico dell’ISS National Lab.
“ASTROBEAT rappresenta un cambiamento di paradigma nel modo in cui affrontiamo la riparazione dei veicoli spaziali in orbita, ampliando al contempo le opportunità di coinvolgimento attraverso la Space Music”, ha affermato Barilaro. “Credo che lo spazio debba essere accessibile a tutti, sia letteralmente che figurativamente, utilizzando l’arte per colmare il divario e rendere il cosmo più inclusivo e riconoscibile”. (aise)