Stoccolma: l’ambasciatore Pala consegna il premio per l’Europa “Science, She Says!” a Eleni Stavrinidou della LIU

STOCCOLMA\ aise\ - Il 13 giugno scorso l’ambasciatore d’Italia a Stoccolma Michele Pala ha incontrato il rettore Jan-Ingvar Jönsson dell’Università di Linköping (LIU), una delle più giovani, ma dinamiche università svedesi.
Nata nel 1963, la LIU è un’università con un’attenzione particolare alla ricerca interdisciplinare, fortemente legata a un territorio dove esistono realtà industriali di grande rilevanza come la SAAB e la SECTRA.
Nell’occasione della visita l’ambasciatore, accompagnato dall’addetto scientifico Augusto Marcelli, ha consegnato il premio “Science, She Says!” alla ricercatrice della LIU Eleni Stavrinidou.
Il Premio per l’Europa viene assegnato dal nostro Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale a una scienziata europea che si è distinta attraverso le sue attività di ricerca e il suo contributo alla cooperazione bilaterale con il nostro paese nel campo della scienza e della tecnologia.
Nell’evento dedicato, organizzato per premiare una delle migliori scienziate della LIU che collabora da diversi anni con istituzioni italiane, l’ambasciatore ha sottolineato l’importanza della cooperazione bilaterale tra Italia e Svezia e ha ribadito che l’Ambasciata d’Italia a Stoccolma stimola e sostiene la cooperazione in tutti i settori, promuovendo il sistema scientifico e tecnologico italiano, e stimolando e incoraggiando ogni nuova forma di collaborazione in ambito scientifico e tecnologico.
Eleni Stavrinidou ha ricevuto il riconoscimento per la sua eccellente carriera accademica e scientifica e i risultati raggiunti, riconosciuti a livello internazionale. Grazie alle sue avanzate e ambiziose idee ha sviluppato tecnologie originali, supportate da brevetti internazionali. Eleni Stavrinidou ha infatti sviluppato metodi originali per l’integrazione di materiali elettronici organici nelle piante e realizzato dispositivi elettrochimici dedicati, integrati nelle piante. Ha cresciuto piante bio-ibride, testato materiali sintetici per migliorare i processi vegetali e realizzato un terreno bio-elettronico.
Negli ultimi anni, in collaborazione con scienziati italiani delle Università di Milano e Bari, il Consiglio Italiano delle Ricerche e l’Istituto Italiano di Tecnologia, si sta occupando anche di studi fondamentali di biologia vegetale. (aise)