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ROMA – focus/aise - Si è conclusa il 20 febbraio scorso a Baghdad l’ultima sessione del laboratorio sartoriale “Traveling in the Fashion World 2”, tenuto dalla fashion designer Samanthakhan Thisler, imprenditrice e docente presso l’Accademia della Moda – IUAD, in occasione delle celebrazioni della Giornata design italiano nel mondo.
In onore al tema prescelto per l’IDD 2025, “Disuguaglianze. Il design per una vita migliore”, l’Ambasciata d’Italia a Baghdad, in collaborazione con Agenzia ICE – Amman e Makers of Baghdad, ha organizzato un workshop di quattro giorni rivolto al ruolo della moda come elemento promotore di accessibilità e sostenibilità, capace di far dialogare stili e tradizioni differenti, oltre che come volano per una crescita economica più inclusiva, foriera di opportunità anche per giovani designer.
La rassegna, dopo il successo dell’edizione del 2023, ha dato l’opportunità a quasi 35 studenti e docenti dell’Istituto di Arti Applicate di Baghdad, insieme ad altri esperti del settore, di mettersi in gioco nella realizzazione di nuovi modelli ispirati alle forme della celebre architetta e designer irachena Zaha Hadid.
A partire dal 17 febbraio, i partecipanti hanno seguito la prof.ssa Thisler nella creazione di un capo di abbigliamento con la tecnica dell’upcycle. Combinando artigianato, imprenditorialità e creatività, i progetti sono stati realizzati in piccoli gruppi, dando vita a una collaborazione che ha esaltato allo stesso modo il Made in Italy e la tradizione irachena.
Dopo i primi incontri dedicati allo studio e al confezionamento del prodotto, nel corso dell’ultima giornata si è svolta la presentazione dei progetti finali nell’entusiasmo degli autori, del Vice Rettore e dei docenti dell’Istituto. La consegna degli attestati di partecipazione ha sancito la fine di un workshop che ha riaffermato il ruolo della moda come stimolo all’inclusività e all’integrazione di diverse culture, assicurando una proficua collaborazione tra le varie istituzioni coinvolte.
In occasione della IX Giornata del Design Italiano nel Mondo, dedicata quest’anno al tema “Disuguaglianze. Il design per una vita migliore”, l’Ambasciata d’Italia a Teheran ha ospitato un evento per approfondire il ruolo del design nel ridurre le disuguaglianze e il loro impatto sul benessere nella vita di tutti i giorni.
Come sottolineato dall’ambasciatrice Paola Amadei, “l’architettura, in particolare, è quella forma di arte che permette di immaginare e poi concretamente realizzare una realtà nuova, più sostenibile e più vivibile, fornendo risposte a necessità sia individuali che collettive”. Accessibilità ai servizi, migliore concezione degli spazi, aumento della sostenibilità ambientale sono coordinate alla base di progetti innovativi e di rigenerazione degli spazi urbani al servizio delle comunità.
Attraverso la presentazione di alcuni dei suoi più importanti progetti realizzati in Italia e nel mondo, l’architetto Paolo Brescia, formatosi con Renzo Piano e oggi partner fondatore dello studio Open Building Research (OBR), ha condiviso con alcuni importanti architetti di Teheran presenti all’evento la propria interpretazione del contributo concreto dell’architettura per coniugare bellezza estetica e riduzione delle disuguaglianze in tutte le loro accezioni.
L’edizione 2025 della Giornata del Design Italiano nel Mondo è stata realizzata in sinergia con la 24esima edizione della Triennale di Milano, l’Esposizione Internazionale dedicata al design e all’architettura che quest’anno avrà al centro proprio il tema delle disuguaglianze. All’insegna del titolo “Inequalities. How to mend the fractures of humanity”, l’appuntamento 2025 della Triennale – che avrà luogo a Milano, da maggio a novembre prossimi – si propone di stimolare la riflessione su questo tema attuale e sul design come strumento a disposizione dell’uomo per ridurre le disparità e favorire l’inclusione sociale.
Il 18 e 19 febbraio scorsi, all’Istituto Salesiano Don Bosco nelle sedi de Il Cairo e di Alessandria d’Egitto Luca Nardi del Dipartimento Sostenibilità, Circolarità e Adattamento al Cambiamento Climatico dell’ENEA ha tenuto una lezione su “Agricoltura del futuro, dalla Terra alle stelle e ritorno”.
La lezione, incentrata sui più recenti progressi dell’agricoltura in ambienti controllati, ha permesso di illustrare agli studenti le potenzialità e la fattibilità di sviluppare agricoltura in ambienti estremi, come la stazione spaziale o, in prospettiva, l’esplorazione spaziale e di come questi studi stiano aprendo le possibilità di progettazione di agricoltura in ambienti estremi anche sulla terra, come spazi urbani, o gli ambienti desertici.
Più di 200 studenti - 140 a Il Cairo e 80 ad Alessandria d’Egitto - hanno assistito alle lezioni.
L’iniziativa nasce come integrazione Scuola-Università, promossa dagli Uffici Scientifico e delle Scuole dell’Ambasciata d’Italia a Il Cairo.
Numerose sono le iniziative che stanno nascendo in Egitto nel settore agricolo, in particolare l’Agenzia della Cooperazione Internazionale italiana sta sviluppando dei progetti per favorire la nascita di start-up nel settore agricolo nelle zone economicamente svantaggiate del Paese. Recentemente inoltre in occasione della prima fiera-evento “Villaggio Italia” all’estero, riguardante la formazione, promossa dal Ministero dell’istruzione e del Merito con la collaborazioni dell’Ambasciata d’Italia in Egitto, il 12 e 13 febbraio scorsi, alcuni Istituti tecnici superiori italiani del settore agroalimentare hanno mostrato una grande disponibilità ad avviare progetti di collaborazione con le scuole Don Bosco per la realizzazione di laboratori tematici tecnologicamente avanzati.
L’Ambasciata prevede pertanto ulteriori momenti di formazione teorica e pratica per sensibilizzare gli studenti delle Don Bosco per un utilizzo della tecnologia applicata per uno sviluppo ecologico e sostenibile dell’agricoltura e nella produzione di prodotti agricoli con caratteristiche biologiche. (focus\aise)