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ROMA – focus/ aise – In occasione della settima edizione della “Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo”, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l'Ambasciata d'Italia in Brasile organizza il 21 maggio, alle ore 12, un evento scientifico dal titolo “Cooperazione scientifica in Fisica tra Italia e Brasile”.
L’iniziativa si svolge in collaborazione con il Consolato Generale di San Paolo, l'Istituto Principia, un'istituzione focalizzata sull'insegnamento, la ricerca e la diffusione della scienza, e l'Istituto di Matematica, Statistica e Informatica Scientifica dell'Università Statale di Campinas (Imecc).
Combinando una parte in presenza, da tenersi presso l'auditorium dell'Imecc - Università Statale di Campinas e nell'auditorium dell'Instituto Principia a San Paolo, e una parte online, accessibile a studenti, ricercatori e professori di altre istituzioni, l’incontro fornirà una piattaforma per discutere sfide, opportunità e progetti di collaborazione multidisciplinare tra Italia e Brasile.
In particolare, i temi di ricerca in fisica verranno trattati in diversi ambiti, come, ad esempio, l'energia sostenibile e rinnovabile, le nanotecnologie, i materiali, le particelle elementari, tra gli altri.
L'Ambasciata d'Italia offrirà due biglietti aerei Brasile-Italia a due studenti coinvolti in un progetto di collaborazione scientifica con un'istituzione scientifica o accademica italiana. La selezione dei candidati sarà effettuata dall'Istituto Principia.
Il console generale d’Italia a Barcellona, Emanuele Manzitti, ha inaugurato l’8 maggio la tappa spagnola della mostra “Mediterranea. Visioni di un mare antico e complesso”. Presenti all’evento anche Annamaria Di Giorgio, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona, Santiago Lumbrera, presidente del Consiglio di Amministrazione della Ciutat de les Arts i les Ciences (CASC), Ana Ortells Miralles, direttrice generale del CASC, e il console onorario a Valencia, Adriano Carbone.
Promossa dal Ministero degli Affari Esteri e la Cooperazione internazionale, dall’Ambasciata d’Italia a Madrid, dal Consolato Generale e dall’IIC di Barcellona insieme all’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Telespazio/e-GEOS del Gruppo Leonardo, alla Fondazione MedOr e all’Agenzia Spaziale Europea (ESA), la mostra giunge a Valencia dopo le tappe estere di Beirut, Algeri, Zagabria e Fiume.
La mostra, realizzata a cura di Viviana Panaccia, che ha poi accompagnato i numerosi ospiti nella successiva visita guidata, racconta, con un percorso innovativo e unico, la storia, la bellezza, i popoli e i miti del Mediterraneo, regione di grandissimo valore storico che acquista oggi una rinnovata centralità dal punto di vista geografico, politico e della connettività. “Mediterranea” fa ricorso a immagini ottenute dalla tecnologia spaziale più avanzata elaborate dalle Agenzie Spaziali Italiana ed Europea e da Telespazio/e-Geos. Immagini straordinarie in dialogo con mappe antiche e opere d’arte, in una sintesi di cultura, arte e scienza tra passato e presente.
La mostra si propone di promuovere il “Made in Italy” attraverso la valorizzazione e integrazione dei contenuti culturali e artistici con quelli dell’innovazione e della tecnologia.
“Mediterranea“ vuole rappresentare il Mare Nostrum in tutta la sua complessità, incluse le vulnerabilità che oggi lo minacciano, attraverso la narrazione della sua storia con immagini satellitari inedite, foto, video e installazioni site-specific di straordinario impatto visivo ed emotivo. Le immagini satellitari rimandano dallo spazio una visione di città e porti, crocevia di commerci ma anche di fertili contaminazioni culturali, di coste ricche di colture simbolo della “mediterraneità” come l’olivo, il fico, la vite.
L’esposizione intende infine rappresentare l’attuale stato di salute del Mediterraneo fornendo dati e immagini che mostrano i segni inequivocabili dei cambiamenti climatici in corso, dalla riduzione delle precipitazioni alle ondate di calore caratterizzate da lunghi periodi di siccità alternati a eventi meteorologici estremi, e alterazione degli habitat marini.
La storia e la contemporaneità del Mediterraneo ci ricordano la centralità di questa straordinaria regione per il nostro futuro e l’urgenza di rispondere efficacemente con soluzioni condivise alle molteplici sfide comuni di oggi.
La mostra apre ufficialmente al pubblico oggi, 9 maggio, Giornata dell’Europa, con l’obiettivo di sottolineare come la nostra casa europea, il suo passato, presente e futuro siano indissolubilmente legati a questo Mare ed alla sua storia. (focus\ aise)