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ROMA – focus/ aise – Console italiano ad Erbil, Michele Camerota ha consegnato ieri, 29 maggio, gli attestati di frequenza al primo corso di cucina italiana svoltosi ad Erbil, organizzato dal Consolato in collaborazione con il rinomato ristorante italiano Don Gennaro e tenuto dallo chef Angelo Giannino.
Il corso, strutturato in moduli specifici sulle arti della panificazione, della pasticceria, della preparazione di sughi per primi piatti e condimenti vari, ha coinvolto 30 studenti, in due distinti gruppi, del Dipartimento Turismo dell’Università Salahaddin di Erbil, storica e prima Università pubblica del capoluogo regionale del Kurdistan iracheno, che in passato ha anche ospitato iniziative sul design italiano proposte dallo stesso Consolato.
Soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa dalle autorità regionali curde, che stanno puntando sullo sviluppo del turismo culturale nella Regione, anche investendo sulla formazione di competenze e professioni in grado di fornire adeguati servizi. Inoltre, lo scorso anno, le autorità regionali hanno approvato una legge che impone alle attività commerciali di impiegare almeno il 75% di manodopera locale, il che richiede ingenti sforzi in programmi di formazione.
Durante la cerimonia di consegna degli attestati, animata da un aperitivo offerto da Alessandro Casillo, titolare di Italian Delicacies, che gestisce anche il ristorante Don Gennaro, il Console Camerota ha espresso soddisfazione per l’entusiasmo con cui l’iniziativa è stata accolta dai giovani studenti che vi hanno partecipato e ha altresì evidenziato che essa è andata completare le attività promosse dal Consolato in occasione delle ultime tre edizioni della Settimana della Cucina Italiana nel mondo, celebrate anche nel Kurdistan iracheno. Il forte interesse riscontrato nella popolazione locale e nelle autorità curde ha fatto da volano ad altre simili iniziative in via di definizione, intese a formare professionisti che possano anche fungere da promotori delle eccellenze e dei sapori del made in Italy.
L’Ambasciata d’Italia a Sarajevo ha ricordato, a trentuno anni dalla scomparsa, i volontari Sergio Lana, Guido Puletti e Fabio Moreni, che persero la vita a Gornji Vakuf, nel Cantone della Bosnia Centrale, durante una missione di soccorso umanitario, il 29 maggio 1993.
I tre operatori di pace si trovavano a bordo di un convoglio di aiuti partito da Brescia e diretto alle città di Vitez e Zavidovici, allo scopo di creare un corridoio umanitario in una Bosnia Erzegovina falcidiata dalla guerra, quando vennero assaliti e barbaramente assassinati da una unita’ paramilitare bosniaca. All’eccidio riuscirono a scampare altri due volontari che facevano parte della stessa spedizione, Agostino Zanotti e Christian Penocchio. Venne riconosciuto responsabile dell’azione criminale – peraltro dai contorni mai del tutto chiariti – Hanefija Prijic (il comandante “Paraga“), che guidava il gruppo di miliziani.
“Analogamente a quanto accadde agli altri cittadini italiani uccisi durante il conflitto in Bosnia Erzegovina (militari, cooperanti, giornalisti, etc), la drammatica vicenda di Sergio Lana, Guido Puletti e Fabio Moreni”, sottolinea l’Ambasciata, “richiama lo straordinario movimento di solidarietà che dall’Italia si è riversato nei territori dell’ex Jugoslavia per soccorrerne le popolazioni vittime degli atroci conflitti di dissoluzione del Paese. L’impegno della società civile italiana in Bosnia Erzegovina prosegue tuttora intensamente con iniziative di grande valenza sociale ed umanitaria, spesso con il diretto supporto della Cooperazione allo sviluppo italiana”.
Di “esempio fulgido di una vita spesa al servizio degli altri”, ha parlato l’ambasciatore Di Ruzza, per il quale “il sacrificio di Sergio, Guido e Fabio rappresenta stella polare per tutti coloro che si impegnano a favore della stabilizzazione e della riconciliazione in Bosnia Erzegovina a tutela della sua tradizione multietnica e pluriculturale“. Di Ruzza ha rammentato come in coincidenza della trentesima ricorrenza degli accadimenti, su iniziativa della stessa Ambasciata, le massime autorità civili e religiose del territorio, unitamente ai familiari e agli amici della vittime e a espressioni della locale società civile, si erano raccolte per la prima volta in un ricordo collettivo dei volontari uccisi: un segnale forte e toccante sulla strada della pacificazione, che costituisce tappa imprescindibile del cammino europeo del Paese balcanico, di cui l’Italia è convinta fautrice.
Su iniziativa dell’Ambasciata d’Italia a Praga e della Camera di Commercio e dell’Industria Italo-Ceca (CAMIC), i rappresentanti di istituzioni, associazioni, distretti e imprese italiane e ceche si sono riuniti il 30 maggio al Parlamento ceco per discutere di mobilità e innovazione.
“L’iniziativa intende evidenziare il ruolo dell’Italia quale partner industriale strategico della Repubblica Ceca nei settori ad alto valore aggiunto”, ha commentato il Presidente della CAMIC, Danilo Manghi.
I lavori sono stati aperti dal Vice-presidente della Camera dei Deputati, Jan Skopecek, del Ministro dei Trasporti, Martin Kupka, dell’Ambasciatore d’Italia Mauro Marsili, dell’Ambasciatore della Repubblica Ceca in Italia, Jan Kohout, del Vice-Ministro dell’Industria e del Commercio, Petr Trešnák, del presidente del Gruppo interparlamentare di amicizia tra la Repubblica Ceca e l’Italia, on. Vojtech Munzar.
In rappresentanza del Parlamento italiano è intervenuto l'onorevole Nazario Pagano, Presidente della Commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati e presidente del Gruppo di amicizia tra l’Italia e la Repubblica Ceca. “L’ampia articolazione dell’evento e la presenza di interlocutori qualificati consentirà di acquisire una visione sulle tendenze e le opportunità di questo settore fondamentale per lo sviluppo dei nostri Paesi e dell’UE”, ha commentato al riguardo.
Del futuro della mobilità e dei trasporti hanno discusso anche Domenico Nucera, Presidente di Autobus Business Unit di Iveco Group, il Direttore generale dell’azienda del trasporto pubblico di Praga, Petr Witowski, il CEO Head of Corporate & SME di Intesa Sanpaolo, Giuseppe Ferraro, il Development Director di Kilometro Rosso, Roberto Marelli, il direttore generale del Centro nazionale per la mobilità sostenibile, Gianmarco Montanari e il Managing Director di Škoda X, Jaroslav Pelant. I lavori continueranno nel corso della giornata con incontri B2B con numerose imprese ceche e italiane.
Il Business Forum si realizza con il coordinamento del Parlamento italiano e del Parlamento ceco, in collaborazione con l’agenzia ICE, Confindustria, Federazione Industria e Trasporti della Repubblica Ceca e Intesa Sanpaolo e con il patrocinio del Ministero dei Trasporti e del Ministero dell’Industria e del Commercio della Repubblica Ceca. (focus\aise)