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ROMA – focus/ aise – Il 24 aprile 2024, in occasione della Giornata Internazionale del Multilateralismo e della Diplomazia per la Pace, due brillanti studentesse dell’Università nazionale (UNA) e dell’Università del Costa Rica (UCR) sono state “Ambasciatrici per un giorno” presso l’Ambasciata d’Italia a San José.
Si tratta di una iniziativa congiunta dell’Ambasciata e della Scuola di Relazioni Internazionali della UNA, che ha selezionato le due studentesse.
Angie Mora Sorano e Daniela Chaves Matamoros hanno vissuto un’esperienza diretta del lavoro del capo di una missione diplomatica, accompagnando l’Ambasciatore italiano durante la sua giornata lavorativa, scoprendo dal vivo in cosa consiste il lavoro di un Ambasciatore.
Tra le attività svolte il 24 aprile, la partecipazione allo staff meeting quotidiano per coordinare il lavoro della giornata, una colazione di lavoro con funzionari del BCIE, una videoconferenza con l’istituto culturale francese, la redazione/revisione di un discorso dell’Ambasciatore e la redazione di un testo di comunicato stampa. Angie e Daniela hanno potuto conoscere dall’interno il funzionamento dei vari settori dell’Ambasciata.
Entrambe studiano contemporaneamente in due facoltà di due diverse università, sono molto motivate e sono intenzionate ad intraprendere la carriera diplomatica. A completamento dell’esperienza compiuta, saranno invitate a partecipare al ricevimento per la Festa nazionale italiana, il 4 giugno prossimo.
Al termine della giornata di lavoro, l’Ambasciatore Colella ha consegnato loro un certificato di partecipazione all’iniziativa, e un libro in lingua spagnola sull’Italia.
Andrea Damascelli è il vincitore del Premio Ingegno Italiano 2024. Ad annunciarlo è l’Ambasciata d’Italia a Ottawa spiegando che la procedura di valutazione del premio è stata coordinata dall’Ufficio Scientifico dell’Ambasciata con il sostegno del Consiglio Scientifico di Ambasciata, composto da tre scienziati riconosciuti a livello internazionale: Rolando del Maestro (McGill University, Montreal, Emerito), Gabriel Niccoli (Università di Waterloo, Emerito) e Franco Mammarella (Direzione – Servizi Tecnici, TRIUMF Emerito).
Andrea Damascelli è il fondatore e Direttore Scientifico del Stewart Blusson Quantum Matter Institute (QMI) presso la University of British Columbia (UBC), Professore al Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’UBC, Tier I Canada Research Chair in the Electronic Structure of Quantum Materials, e co-Direttore del Max Planck-UBC-UTokyo Centre for Quantum Materials.
Il suo lavoro sui materiali quantistici – evidenzia l’Ambasciata – ha guadagnato il riconoscimento internazionale ed ha contribuito a posizionare il Canada come Paese leader nel campo della spettroscopia fotoelettronica. Andrea Damascelli è membro di diverse importanti Società Scientifiche ed il suo lavoro è stato riconosciuto con prestigiose borse e premi. È risultato vincitore della prima edizione del Premio Ambasciata d’Italia Ingegno Italiano “per i suoi eccezionali contributi scientifici e per la sua leadership nello studio dei materiali quantistici mediante innovative tecnologie che ne hanno migliorato significativamente la nostra comprensione e le loro applicazioni nella tecnologia quantistica”.
Il prossimo 10 maggio Damascelli terrà una lezione dal titolo “Quantum Materials by Design” nel contesto della discussione scientifica sul contributo italiano alla scienza in Canada, “Italian Talent in Canada: Excellence and Collaborations” alle 15:30, presso la Carleton University, Richcraft Hall, 1125 Colonel By Dr, Ottawa.
In questa occasione verrà celebrata la Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo.
A seguito dell’inaugurazione della mostra sulle missioni archeologiche italiane nel Kurdistan iracheno, che ha registrato una straordinaria partecipazione di pubblico e media, il 29 e 30 aprile, si è svolto ad Erbil un seminario che ha visto la partecipazione di tutti gli 11 Direttori delle missioni italiane e dei Direttorati delle Antichità e Patrimonio della Regione curda.
In apertura, dopo i saluti del Console Michele Camerota, il Ministro del Turismo e delle Municipalità Sasan Awmi e il Direttore Generale delle Antichità e del Patrimonio Kaifi Ali hanno sottolineato l’importanza della stretta cooperazione in essere e lodato l’eccellenza degli archeologi italiani.
È poi intervenuto da Baghdad l’Ambasciatore Maurizio Greganti, che ha già visitato sul campo la quasi totalità delle missioni presenti in Iraq e si distingue anche per la sua nota passione in materia di archeologia. Greganti ha offerto un excursus ad ampio raggio della presenza italiana, dagli esordi di due decadi fa con La Sapienza di Roma che, anche con fondi della cooperazione, ha curato l’ampliamento del museo di Sulaiymaniyah, arricchito dai reperti rinvenuti nel sito di Paikuli; per proseguire con i numerosi progetti dell’Università di Udine, tra cui quello che ha portato all’istituzione del Parco Archeologico di Faida e Khinis; passando per le attività dell’Università di Milano nella piana di Erbil, fino ai più recenti progetti nel Jebel Zawa della Sapienza e a Tell Zeyd della Ca’ Foscari di Venezia, le ricerche dell’Università di Palermo nei pressi della diga di Mosul, dell’Università di Pisa a Gird-i Matrab e sulla piana di Rania, per concludere con le attività dell’ISMEO a Kalar e Sarqala.
In collegamento dalla Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del MAECI, dove un apposito Ufficio supporta le missioni archeologiche italiane nel mondo, è intervenuto Federico Di Giovanni, a conferma della crescente attenzione che la Farnesina dedica alla diplomazia culturale.
La due giorni di lavori è proseguita con la presentazione dei progetti da parte di tutti i Direttori delle missioni italiane, alternati dagli interventi delle controparti dei Direttorati delle Antichità, evidenziando come le nostre missioni siano presenti in tutte le province della Regione. A margine, alcune Università hanno firmato accordi di estensione delle rispettive licenze di scavo e ricerca, rilasciate dalle autorità curde.
Il Console Camerota ha chiuso i lavori esprimendo soddisfazione per la riuscita dell’evento che ha ripagato il notevole sforzo organizzativo profuso dal Consolato e auspicato futuri momenti di scambio tra addetti ai lavori che incentivano le cooperazioni a vari livelli e contribuiscono a rinsaldare le già eccellenti relazioni dell’Italia con il Kurdistan iracheno.
Tutte le informazioni sulle missioni archeologiche italiane in Kurdistan iracheno, oltre che un catalogo illustrativo della mostra e dei progetti, sono disponibili sul sito dedicato www.archeokri.it. (focus\ aise)