I passi della cooperazione (2)

ROMA – focus/ aise - Una cooperazione iniziata nel 2016, con la prima firma di un Protocollo d'Intesa nel campo della vulnerabilità al cambiamento climatico, valutazione dei rischi, adattamento e mitigazione, e che meno di un mese fa, a Dubai, si è arricchita con una nuova firma. È quella tra Italia e Perù. E, più nello specifico, è la cooperazione tra il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e la sua omologa peruviana, Albina Ruiz Ríos, che hanno sottoscritto un nuovo Protocollo d’Intesa che estende per ulteriori cinque anni la cooperazione ambientale tra i due Paesi.
L’intesa amplia gli ambiti di cooperazione, includendo le Convenzioni di Rio relative alla lotta ai Cambiamenti Climatici (UNFCCC), alla protezione della Biodiversità (CBD), alla lotta alla Desertificazione (UNCCD) e agli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030.
Nell’ambito del precedente MoU è stato realizzato il Progetto Supporting NDC’s implementing in Peru, con attività di raccolta dati, ricerca, capacity-building, sviluppo di strumenti e di policy, formulazione di progetti d’investimento negli ambiti della protezione dei ghiacciai e delle risorse idriche andine, del settore agricolo, forestale e idrico nell’area della Selva Central e la quantificazione del black carbon ad alta quota nella zona dei ghiacciai.
Il piano è stato realizzato anche grazie all’assistenza tecnica fornita da UNDP Perù, in qualità di agenzia di implementazione. Il budget totale del progetto, concluso a luglio 2023, è stato di 2,3 milioni, di cui due a carico del MASE.
Fornire ai più vulnerabili e nullatenenti nuovi abbigliamenti per far fronte al rigido inverno balcanico. Con questo obiettivo, Loro Piana ha deciso di affiancarsi alla Croce Rossa Italiana a supporto della popolazione del Montenegro.
L’azienda, infatti, ha donato alla Croce Rossa Italiana e ai suoi beneficiari all’estero un carico di 7.000 capi di abbigliamento. Vestiti per bambini e adulti che la CRI ha consegnato alla consorella, la Croce Rossa del Montenegro, affinchè fossero distribuiti tempestivamente, prima dell’ulteriore calo delle temperature, a coloro che non solo a Natale, ma durante tutto l’anno ne hanno bisogno. Anziani, rifugiati ucraini, migranti della rotta balcanica e popolazione rom, alcuni dei principali beneficiari della donazione che verrà distribuita nel corso del 2024 in modo capillare in tutto il paese, dalle regioni rurali e montuose del nord alle città e ai villaggi lungo la costa, tramite i volontari della Croce Rossa del Montenegro.
Questa collaborazione, sottolinea la Cri, ribadisce “ancora una volta il ruolo fondamentale del settore privato nel supportare le attività umanitarie e di cooperazione di attori quali la Croce Rossa”.
Per dare giusta visibilità alla donazione e promuovere ulteriori azioni di responsabilità sociale da parte del mondo delle imprese, è stata organizzata nei magazzini della Croce Rossa del Montenegro a Podgorica, una cerimonia di consegna della donazione, presenziata da Flavio Ciriaci, Delegato regionale CRI per l’Europa e Jelena Dubak, Segretario Generale della Croce Rossa del Montenegro.
In questa occasione, entrambi hanno ringraziato Loro Piana e auspicato nuove donazioni e iniziative in favore dei gruppi più vulnerabili. “Ringraziamo tutti i nostri donatori per l’attenzione e la responsabilità sociale che dimostrano ogni giorno che ci permette di essere ovunque per tutti, e allo stesso tempo lancia un messaggio forte che dobbiamo essere uniti per migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini”, le parole di Dubak.
Si è tenuto nei giorni scorsi l'incontro informativo presso il Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano. Per l'occasione, il mondo della cooperazione ha presentato al presidente del Consorzio, Andreas Schatzer, e al direttore Benedikt Galler i temi approfonditi nel corso del 2023. La delegazione era composta dalla direttrice dell’Ufficio per la Cooperazione della Provincia autonoma di Bolzano, Manuela Paulmichl, la presidente di Coopbund Alto Adige Südtirol, Monica Devilli, assieme al collega Alex Baldo, il vicedirettore del Raiffeisenverband Südtirol, Christian Tanner, il vicepresidente di Cooperdolomiti, Andrea Grata, e il vicedirettore di AGCI Alto Adige/Südtirol Nicola Grosso.
Panoramica dei progetti 2023
Nel corso dell’incontro, l’Ufficio per la Cooperazione e le Centrali di rappresentanza delle cooperative hanno presentato il modello della cooperativa di comunità, quello delle cooperative per la terza età e il modello del condominio solidale.
Le cooperative di comunità sono state a lungo studiate dalla cooperazione altoatesina. Si tratta di un importante modo di fare impresa cooperativa, che fornisce al territorio servizi e attività che altrimenti non sarebbero offerte. Ci si riferisce in particolare ai quartieri delle città oppure a paesi dislocati in zone periferiche i quali hanno perso alcuni servizi fondamentali, come per esempio il supermercato, e che possono essere riproposti in forma di cooperativa di comunità dove tutti i cittadini sono parte attiva del processo. In merito alle cooperative per la terza età, la delegazione ha illustrato l’importanza di mantenere un focus attivo sul mondo dell’invecchiamento attivo, affinché rimanga un tema centrale, con l’obiettivo di trovare soluzioni adeguate. Il modello presentato, lungamente studiato anche all'estero da parte dei componenti del gruppo, si propone come un modello in cui gli anziani possono essere parte attiva dell’erogazione di servizi a loro stessi e ad altri.
Infine, il modello del condominio solidale è stato approfondito grazie alla collaborazione con una cooperativa sociale e prevede la costituzione di uno stabile, al cui interno possono risiedere persone con problematiche, e non in una logica in cui la solidarietà intergenerazionale può offrire un modello abitativo nuovo ed efficace. (focus\ aise)