I passi della cooperazione (2)

Roma – focus/ aise - UNIDO ITPO Italy — l’Ufficio Italiano per la Promozione Tecnologica e degli Investimenti dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale — partecipa al Codeway Expo di Fiera Roma — la fiera internazionale dedicata al ruolo del settore privato nei nuovi scenari globali della cooperazione allo sviluppo — e nell’ambito della manifestazione ospiterà dal 15 al 17 maggio la mostra dell’artista Mario Arlati con l’opera “UNcompleted flag”.
Al centro dell’esposizione la protagonista è la bandiera “UNcompleted flag”, nata dall’idea dell’artista Mario Arlati e della Direttrice di UNIDO ITPO Italy Diana Battaggia.
L’opera è risultato del laboratorio artistico realizzato nel luglio 2023 in collaborazione con la Galleria Monza Arte Contemporanea (M.Ar.Co.) e l’Impresa Sociale Il Carro. Il progetto, condiviso da UNIDO ITPO Italy e dalla Galleria d’Arte Contini di Venezia-Cortina d’Ampezzo, permette di esplorare e trasmettere i più alti e nobili valori dell’industria in termini di sostenibilità, inclusività e cooperazione.
“Tre sono le declinazioni fondamentali della sostenibilità: economica, sociale ed ambientale. In quest’ottica, un tema chiave per il mandato di UNIDO è l’economia circolare, attraverso l’implementazione di modelli di pensiero e business contro gli sprechi e a favore del riciclo di prodotti e materie”, sostiene Battaggia. “Altro tema fondamentale nell’operato di UNIDO, e in comune con il laboratorio, è l’inclusività, coinvolgendo giovani e donne per favorire l’integrazione socio-economica in diverse realtà del mondo, soprattutto laddove si presentano le sfide più complesse”.
I ragazzi de “Il Carro” hanno infatti avuto l’opportunità di dipingere insieme la bandiera delle Nazioni Unite su una tela realizzata con materiali di scarto riciclati provenienti dal settore tessile. Il laboratorio ha dunque offerto ai giovani dell’impresa sociale non solo un’occasione di incontro, ma anche un esempio tangibile, in maniera pratica e coinvolgente, di economia circolare in azione.
“Con questo laboratorio ho creato un gruppo di ragazzi che giocano con i colori intorno alla tela, alla materia, e quando vedi il risultato finale di queste unità, che poi compongono l’opera... lo stupore, la possibilità che dai ad alcune persone di rendersi utili, è una gioia incontenibile”, commenta il maestro Arlati.
Appuntamento alle 11:00 di mercoledì 15 maggio, primo giorno di Codeway Expo, per il vernissage della mostra che, oltre alla bandiera delle Nazioni Unite, includerà altre opere del maestro Arlati appartenenti all’ultima collezione esposta e varie bandiere di Paesi in cui UNIDO ha operato. L’esposizione rimarrà accessibile gratuitamente per tutti i tre giorni dell’evento, previa registrazione al Codeway.
Due filmati e un catalogo inediti sono stati realizzati da M.Ar.Co. e Picture of Change per raccontare la storia di questa creazione artistica, che si propone come best practice in grado di coniugare arte, integrazione e promozione dei processi di cooperazione.
La partecipazione di UNIDO ITPO Italy a Codeway 2024 si articolerà in diversi momenti di inclusione, visite e dibattiti presso lo Stand B4 del Padiglione 8. Tra gli appuntamenti in agenda “The New Era of Industrial Policy: Insights from UNIDO’s Industrial Development Report 2024”, la conferenza di UNIDO che si terrà il 16 maggio alle ore 12:00 nell’area della sessione plenaria; la visita della delegazione istituzionale irachena di alto livello nell’ambito del progetto UNIDO “Investment Promotion for Iraq – Phase II” finanziato dal governo italiano attraverso l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), con l’evento “Business & Cooperation in Iraq” il 15 maggio alle 15:00 nell’Innovation Arena; e “Twinning partnership for empowering Lebanese SMEs in the winery industry”, l’evento dedicato ai progetti finanziati dalla Regione Friuli Venezia Giulia ed implementati da UNIDO ITPO Italy, che si terrà il 16 maggio alle 10:30 nell’area Project Hub.
Si è tenuta il 7 maggio a Kiev una riunione di coordinamento tra l’Ambasciata d’Italia, il nuovo Ufficio dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) di Kiev e ventotto organizzazioni della società civile (OSC) italiane operative nel Paese: un’occasione per fare sistema, scambiare buone prassi e monitorare il livello di attuazione delle degli importanti progetti realizzati nel quadro dell’Iniziativa di emergenza a sostegno della popolazione colpita dalla crisi in Ucraina, finanziata dalla Cooperazione italiana con 46.5 milioni di euro.
Le OSC italiane, grazie alla loro professionalità, sono attive in Ucraina in molteplici settori, sempre a favore della popolazione e delle comunità locali: riabilitazione dei feriti, supporto psicologico, formazione per chi vive in un ambiente contaminato da mine, supporto legale agli sfollati interni, depurazione idrica, distribuzione di acqua potabile, di alimenti, di prodotti igienici, approntamento di rifugi per l’inverno. Oltre a queste iniziative prettamente emergenziali, sono attivi anche progetti di supporto alle scuole ucraine per il mantenimento e la ripresa della didattica in presenza, e l’organizzazione di centri estivi a beneficio dei minori.
Nel corso della riunione si è anche fatto il punto sulle condizioni di sicurezza, a tutela degli operatori, in un contesto che rimane caratterizzato da forti criticità.
Forti piogge e improvvise inondazioni indotte da El Niño stanno sconvolgendo il Kenya. I fenomeni atmosferici hanno causato la morte di oltre 200 persone, a cui si aggiungono 164 feriti, 72 persone disperse, 194.000 sfollati e quasi 205.000 colpite, in 36 delle 47 contee del Paese. Il 29 aprile, una diga a Mai Mahiu, nella contea di Nakuru, è crollata al mattino, uccidendo 45 persone e colpendone molte altre, con le autorità impegnate nelle operazioni di ricerca e salvataggio. L’impatto è forte anche sulle attività, dalla perdita di capi di bestiame ai danni sui terreni coltivati, con più di 600 piccole imprese coinvolte, 39 scuole chiuse e strade interrotte.
Le aree colpite dalle inondazioni corrono il forte rischio di diffusione di epidemie di malattie trasmesse dall’acqua e da altri vettori. Inoltre, secondo le previsioni, la maggior parte del paese sarà colpito da nuove precipitazioni, con il rischio di inondazioni nelle zone basse, nelle pianure alluvionali e nelle aree urbane con scarso drenaggio, alimentando la possibilità di frane.
In risposta a questi eventi, le Nazioni Unite hanno annunciato lo stanziamento di 3 milioni di dollari a valere sul Central Emergency Response Fund (CERF), il fondo centrale per la risposta alle emergenze delle Nazioni Unite, sostenuto anche dall’Italia. Questa dotazione del CERF punta a offrire sostegno a circa 150.000 persone che sono rimaste colpite dalle alluvioni descritte.
Dalla sua costituzione, la Cooperazione Italiana ha investito nel CERF secondo le disponibilità di bilancio annuali a valere sul budget dedicato agli aiuti umanitari. Alla luce delle crescenti esigenze umanitarie globali, dal 2016, il sostegno italiano al fondo delle Nazioni Unite è stato in costante aumento. Nel 2022 l’Italia ha raggiunto (per la prima volta dall’istituzione del CERF) il 9° posto tra i donatori del Fondo, con oltre 17 milioni di dollari versati. Nel 2023, l’erogazione di 15 milioni di euro ha consentito di posizionarsi nel gruppo dei principali 10 donatori del Fondo che al momento vede nelle prime posizioni Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia, Germania, Norvegia, Danimarca, Canada, USA, Belgio e Italia. (focus\ aise)