I passi della cooperazione (2)

ROMA – focus/aise - Il direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione Internazionale, Marco Riccardo Rusconi, ha partecipato sabato 22 giugno, a Roma, alla presentazione di “Tutti fratelli per l’ecologia integrale”, guida per la cooperazione tra i popoli realizzata da Focsiv, appello alle istituzioni e ai singoli cittadini ad affrontare i temi dell’ecologia ispirandosi ai concetti di fratellanza umana e di bene comune espressi nelle encicliche Laudato Si’ e Fratelli Tutti.
Il direttore Rusconi ha rilanciato temi propri dell’Agenzia e del suo operato quali: l’interconnessione, come idea di tanti attori che operano per un fine ed un risultato che solo insieme può essere raggiunto e può portare ad un cambiamento reale e duraturo e dove ogni elemento di cambiamento ha impatto e innesca reazioni virtuose che dal singolo arrivano ad un intero territorio e nazione; la comunità, senza il cui ascolto e coinvolgimento nessuna azione di cooperazione può davvero avere valore e senso e portare bene comune per tutti; il territorio, inteso come conoscenza e presenza fisica sui luoghi in cui devono avere luogo le azioni e gli interventi e l’Agenzia con le sue 19 sedi e altre 2 in apertura opera da sempre in questo modo.
Soprattutto però Rusconi ha condiviso l’importanza anche per AICS di intervenire là dove ce n’è veramente bisogno, con una “cooperazione di precisione” che solo grazie al prezioso aiuto e coinvolgimento delle OSC è possibile realizzare. Solo collaborando con loro e coinvolgendole in progetti che aiutino dal basso le persone, le comunità e i territori, l’ultimo miglio, il più difficile e remoto, può diventare il primo su cui operare ed agire ed innescare meccanismi virtuosi di scala che si propagano a tutta una comunità, ad una nazione intera, ha osservato il direttore AICS.
L’intervento si è concluso con alcuni virtuosi esempi di iniziative dell’AICS che puntano alla valorizzazione dei nessi di ecologia integrale, in particolare nel settore dell’agroecologia, e che associano la conservazione delle risorse genetiche e degli ecosistemi allo sviluppo rurale in un contesto di giustizia sociale e intergenerazionale. Tra questi: il progetto Semakenya II in Kenya che promuove l’introduzione di pratiche agroecologiche e tecnologie Climate Smart per aumentare la produttività dei sistemi agricoli tipici della contea di Makueni e contrastare l’impatto negativo dei cambiamenti climatici; Hab.AMA a Cuba, a sostegno di produttori e attori locali con l’obiettivo di promuovere l’autosufficienza alimentare attraverso l’aumento della produzione locale e l’accesso a cibo sano e diversificato; Agri.URB in Mozambico, progetto di agricoltura urbana che mira ad accrescere la resilienza delle famiglie in stato di vulnerabilità socio-economica tramite un approccio sostenibile allo sviluppo dell’agricoltura urbana agroecologica e misure integrate per la pianificazione urbana.
Il Global Education Network Europe (GENE) ha lanciato la quinta edizione del Global Education Youth Award per valorizzare iniziative di qualità nel quadro della Dichiarazione europea sull’educazione globale al 2050. Questa edizione del premio intende valorizzare le iniziative di Educazione alla Cittadinanza Globale che vedono i giovani protagonisti di riflessioni, dialoghi, azioni rispetto al processo di cambiamento per società sostenibili ed inclusive e sul loro ruolo in tale processo.
Attraverso un premio di 10.000 euro, il GENE intende supportare iniziative giovanili di Educazione alla Cittadinanza Globale di qualità che, attraverso un apprendimento trasformativo ed un approccio innovativo, sensibilizzino sulla necessità di migliorare le politiche sull’Educazione alla Cittadinanza Globale in tutta Europa.
La scadenza per le candidature è prevista per il 9 settembre 2024. Il testo del bando è disponibile qui.
Si è tenuta a Roma, a Palazzo Corsini, la cerimonia di conferimento dei premi “Antonio Feltrinelli” e “Premio Lincei” da parte dell’Accademia dei Lincei, in occasione dell’Adunanza pubblica a classi riunite per la chiusura dell’Anno accademico 2023/24, alla straordinaria presenza del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella.
A Medici con l’Africa Cuamm è stato conferito il premio “Antonio Feltrinelli 2024”, per una impresa eccezionale di alto valore morale e umanitario. “Per l’ampiezza e la serietà dell’attività svolta con continuità in ben 8 paesi tra i più fragili”, come riporta la motivazione.
A ritirare il premio, a nome del Vescovo di Padova, presidente del Cuamm e in rappresentanza di tutti i medici e gli operatori impegnati in Africa, è stato il direttore don Dante Carraro, che ha portato la voce dei più poveri in Africa e di chi si prende cura della loro salute.
“Sono profondamente grato e onorato del premio che oggi riceviamo da una istituzione così autorevole come l’Accademia dei Lincei”, ha detto don Dante Carraro, direttore del Cuamm, durante la cerimonia di consegna del premio. “Voglio dedicare questo premio a quanti si spendono ogni giorno, e si sono spesi in tanti anni di storia, per la salute dei più fragili, soprattutto di mamme e bambini; a quanti non vogliono rassegnarsi di fronte alle 280.000 donne che, ogni anno, muoiono a causa del parto nel mondo, la maggior parte delle quali si concentra in Africa sub-Sahariana. Non possiamo e non vogliamo rassegnarci a tutto questo! In 74 anni di storia abbiamo curato e assistito migliaia di mamme e bambini, nei luoghi più remoti dell’Africa, in quello che chiamiamo l’ultimo miglio del sistema sanitario, ma non lo abbiamo fatto da soli. Non crediamo agli “eroi solitari”. Lo abbiamo realizzato e lo stiamo realizzando grazie all’aiuto delle istituzioni internazionali, della Cooperazione Italiana, della Chiesa padovana e nazionale, delle Fondazioni bancarie, di tante Università dalle quali provengono molti dei giovani specializzandi che inviamo negli oltre 20 ospedali che stiamo sostenendo, e di tantissimi gruppi e singoli cittadini che credono nel nostro lavoro. Ci sentiamo, con grande umiltà, espressione di un’Italia coraggiosa e generosa, che quotidianamente crede e si adopera per il bene dell’altro”.
“Un impegno fatto di dedizione ma anche di ricerca, - ha ricordato don Carraro – come testimoniano gli oltre 248 articoli scientifici pubblicati, negli ultimi 13 anni, e la collaborazione con 132 partner di ricerca, perché siamo convinti che l’Africa abbia bisogno di passione e, insieme, di alta professionalità. I poveri meritano la nostra generosità, accompagnata da competenza e scienza”.
Il premio ricevuto andrà a sostenere il grande programma “Prima le mamme e i bambini” che si pone l’obiettivo di assicurare il parto assistito a 500.000 mamme, e altrettanti neonati, in 10 ospedali degli 8 paesi dell’Africa a sud del Sahara in cui opera il Cuamm.
Nata nel 1950, Medici con l’Africa Cuamm (Collegio Universitario Aspiranti Medici Missionari) è la prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. (focus\aise)