I passi della cooperazione

Roma – focus/ aise - Si terrà domani, a Roma, il G7 delle Avvocature, incontro internazionale promosso dal Consiglio Nazionale Forense - organismo apicale istituzionale dell’Avvocatura e rappresenta l’intera classe forense – che vedrà i rappresentanti delle avvocature di Stati Uniti, Giappone, Regno unito, Germania, Francia, Canada e Italia confrontarsi sul tema “Intelligenza artificiale e valori democratici. Etica, innovazione tecnologica e tutela dei diritti della persona”.
All’incontro è stato invitato a partecipare Giovanni Comandé, professore ordinario di Diritto Privato Comparato e coordinatore del Lider-Lab della Scuola Superiore Sant'Anna. I lavori prenderanno il via alle ore 10.30 di giovedì 16 aprile, presso l’aula magna della Pontificia Università della Santa Croce.
Giovanni Comandé interverrà su “Intelligenza Artificiale, libertà democratiche, sovranità tecnologica ed economica”, durante la prima sessione, introdotta da Francesco Greco, presidente del Consiglio Nazionale Forense, e moderata da Andrea Pancani, vicedirettore del Tg La7, che vede la partecipazione di Alfredo Mantovano, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; padre Paolo Benanti, teologo, professore straordinario della Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana e presidente della Commissione AI per l’Informazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e componente del Comitato sull’AI dell’ONU; Lucilla Gatt, professoressa ordinaria di diritto privato e diritto civile dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Il G7 delle Avvocature prosegue nel pomeriggio di giovedì 16 aprile, nella sessione che vede, tra relatrici e relatori, l’intervento di Alessio Butti, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è concluso dalla lectio magistralis di Guido Alpa, professore emerito di diritto civile dell’Università La Sapienza di Roma.
La Comunità San Patrignano e Confindustria hanno organizzato la sesta edizione del Sustainable Economy Forum, il Forum sull’economia sostenibile che rappresenta un importante momento di riflessione e condivisione di esperienze sui temi chiave della sostenibilità e della responsabilità nelle loro varie declinazioni e nei più diversi settori.
Questa edizione ha provato a declinare il tema della sostenibilità di fronte alle recenti crisi e rifletterà sulle sfide a cui l’Italia è chiamata per rispondere dal risparmio energetico alla trasformazione digitale, passando al contributo alla crescita dell’Africa.
Il direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Marco Riccardo Rusconi, è stato protagonista di un panel intitolato “L’Africa e il Contributo Italiano“. “Incoraggiare la ownership di Paesi e comunità e puntare sulle risorse umane attraverso la formazione, il trasferimento di conoscenze e il sostegno all’innovazione sono alcuni dei capisaldi dell’AICS”, ha dichiarato Rusconi nel corso del suo intervento. “Per questa sfida l’apporto del settore privato, come peraltro previsto dalla Legge 125, è sempre più importante. Un apporto che deve inserirsi, nello spirito del Piano Mattei, nel partenariato con gli altri soggetti della cooperazione, dalle Università, agli enti territoriali, alle OSC“.
Il 5 aprile scorso si è tenuta, a San Salvador una visita del progetto abitativo per 40 famiglie della cooperativa edilizia di mutuo soccorso ACOV-UVD, situata nel quartiere San Esteban. Si tratta di uno dei complessi abitativi da realizzare nell’ambito del progetto “Riqualificazione socioeconomica e culturale del Centro Storico di San Salvador e della sua funzione abitativa mediante il movimento cooperativo”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) ed eseguito dal Ministerio de Vivienda di El Salvador.
Il progetto della cooperativa ACOV-UVD, che risulta completato al 95%, comprende 40 appartamenti distribuiti in tre edifici da quattro piani, tre locali commerciali per famiglie imprenditrici, un salone multifunzionale, un’area verde, un sistema di acqua potabile e una cisterna. Gli appartamenti hanno un valore commerciale stimato di 60.000 dollari, le famiglie pagheranno tra il 30% e il 50% dell’importo in base al loro reddito.
La ministra de Vivienda, Michelle Sol, ha evidenziato che il modello cooperativista ha diverse qualità, tra cui la proprietà collettiva, l’autogestione e il supporto mutuo. Le famiglie associate alla cooperativa sono coinvolte nelle varie fasi del processo di costruzione, rafforzando così le loro capacità gestionali, amministrative e di manodopera.
“L’Italia, attraverso la sua Cooperazione, è ancora una volta protagonista e promotrice di un intervento a favore delle salvadoregne e dei salvadoregni e del loro diritto a una casa dignitosa”, ha commentato l’ambasciatore d’Italia a San Salvador, Edoardo Pucci. Con questa iniziativa, s’intende riabilitare la funzione abitativa del Centro storico di San Salvador, un luogo “dove si possa sviluppare qualsiasi tipo di attività sociale, culturale e lavorativa in piena sicurezza, garantendo così lo sviluppo economico di questo Paese”, ha aggiunto Pucci.
“Vedere oggi la felicità delle famiglie che hanno lavorato per costruire la loro casa ci rende orgogliosi di aver dato un piccolo contributo per un grande traguardo”, ha sottolineato Paolo Gallizioli, direttore della Sede di San Salvador dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. “Questo progetto continua”, ha aggiunto: “l’obiettivo è quello di costruire un totale di 352 appartamenti”. (focus\ aise)